< Non lo so, se fosse per me ti avrei lasciato andare subito, ma quando quei due si mettono in testa qualcosa è difficile far cambiare loro idea > esclamò Jin dispiaciuto.

< Però devo ammettere che prima sei stato davvero coraggioso a tenere testa a Yoongi. Non lo vedevo così incazzato dagli anni trenta, quando un ragazzo ubriaco lo aveva scambiato per una ragazza a causa della sua altezza... E' meglio che tu non sappia che fine ha fatto quel povero umano > disse Jin cercando di tirare su il morale il biondo.

< Lo hanno scambiato davvero per una donna? > chiese Taehyung ridacchiando.

< Si, però non dire che te l'ho detto, mi impalerebbe > rise di cuore il castano.

< Detto cosa? >

Una voce nuova entrò nella cucina facendo voltare i due che stavano parlando.

< Jungkook? > esclamò Tahyung strozzandosi con un pezzo di cibo, che aveva iniziato a mangiare.

< Non hai ancora finito? Sbrigati che ti devo mostrare la stanza in cui starai. Sei fortunato che questa casa non sia così antica da possedere delle celle sotteranee, se no saresti finito lì > affermò Jungkook impassibile.

< E Jin non c'era bisogno di essere così amichevole, un tozzo di pane e dell'acqua sarebbero stati più che sufficienti a sfamarlo >

< Senti, tu penserai anche a tutto il resto, ma lascia che almeno con il cibo ci penso io, d'accordo? > esclamò Jin irritato dal comportamento menefreghista del moro.

< Grazie per la cena Jin-hyung il cibo era squisito > disse Taehyung alzandosi dalla sedia e raggiungendo Jungkook.

Se fosse stato per lui, lo avrebbe fatto aspettare ancora per lungo tempo, ma non voleva che il moro se la prendesse con l'unica persona che si era comportata gentilmente nei suoi confronti.

Jungkook lo condusse ad una rampa di scale che portava a un lungo corridoio, pieno di porte.

< Questa è quella di Jin, questa quella di Yoongi, non credo ci sia neanche bisogno di dirti che non ti è permesso entrare se non vuoi morire definitivamente, questa è la mia, stesso discorso e infine ecco la tua >

Taehyung era ancora intimidito da Jungkook, ma nonostante le sue aspettative, lui si stava comportando come il solito idiota qual era, niente di più e niente di meno.

Quando aprì la camera, si aspettò una stanza del tutto sobria, invece la sorpresa lo spiazzò piacevolmente.

Era tutta sui colori del rosso.

Tende, tappeto, lenzuolo, c'era pure un letto a baldacchino in mezzo alla camera che occupava metà stanza.

< Si, siamo persone all'antica, ci piace avere molti confort, le stanze le ha volute arredare Jin >

< Perché tutto questo rosso? >

< Si abbina perfettamente al tuo sangue, non trovi? E ora sbrigati ed entra. I tuoi vestiti sono già nell'armadio e fammi aggiungere che hai un pessimo senso dello stile >

< Detto da uno che si veste sempre e solo di nero > borbottò Taehyung offeso, rendendosi conto solo in un secondo momento del fatto che Jungkook fosse entrato in casa sua, più precisamente nella sua stanza.

"Come diavolo fa a sapere dove abito?" si chiese sconvolto.

< Ma io sto bene, indipendentemente da quello che indosso e il nero mi dona non trovi? > Jungkook fece un occhiolino al biondo e l'altro non poté fare altro che alzare gli occhi al cielo.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now