2 - YURI - PRIMO ESAME SUPERATO, MA...

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Come se non bastasse, un'imponente spostamento d'aria preannunciò lo schianto di tre enormi blocchi rocciosi, e Yuri li sentì venire contro. Di scatto impugnò il pastorale come fosse una scopa, e al momento del terribile impatto, con un gesto sicuro, scacciò le rocce volanti come fossero un branco di gatti molesti! Esse invertirono la rotta a velocità raddoppiata, finendo in frantumi  contro il raccapricciante muso del serpentone, che però non fu scalfito. Tuttalpiù, emise un orripilante verso a fauci spalancate, dalle quali provennero gocce di saliva acida e maleodorante, prima di rivolgersi a Yuri.

«Insulso cieco, come osi!» lo ammonì. «Io sono il grande Pitone, il serpente-drago al quale...»

«Al quale hanno fatto vedere sorci verdi un mucchio di tempo fa!» gridò Yuri interrompendo il monologo della fiera.

«Non provocarlo, è pericoloso!» lo redarguì Timothy/Techne.

«Tranquillo, vecchio spirito, la stoltezza rende la carne dei semidei più gustosa!» sibilò il serpente.
«Mi servi morto, ah! Che stupido, tu sei già morto!» incalzò la belva.

«Hei! Tu! Io per te sarò un pasto indigesto!» lo schernì il giovane.

Le Lamie, approfittando della distrazione del semidio, gli si scagliarono contro cogliendolo di sorpresa. Ma Yuri le stava monitorando con i suoi sensi, e la lotta che ne seguì fu repentina: con un turbinio di calci in bocca, pugni e bastonate, mise le vampire demoniache al tappeto.

«E voi cominciate a rompere!» ringhiò accusando nuovi graffi e lividi da aggiungere alla già nota collezione iniziata involontariamente.

"Così non va bene, il tempo stringe!" Pensò.

   Sotto la furia del vento crescente, la pioggia di massi s'intensificò. Il novello guerriero ne schivò ancora un paio, malgrado i primi segnali di stanchezza.

"Devo creare un diversivo", convenne.

In una frazione di secondo avvertì, oltre al terreno che stava per inghiottirlo, anche le quattro Lamie inarrestabili caricarlo nuovamente.

Yuri, istintivamente, spiccò il più prodigioso salto mai eseguito prima, ed improvvisamente divenne leggero, i pochi raggi di sole che lo avvolsero diedero ulteriore carica al suo corpo, e lo sterno sembrò infuocarsi di netto.

Perfino lo zaino sulle spalle perse peso.

  La terra sotto i piedi svanì e Yuri scoprì di saper volare.

«Che bella sensazione!» esclamò ridendo.

   L'iliachtìda in mano vibrò ed emise, pura potenza, e lui se ne servì per frantumare la fitta valanga di massi volanti che gli venne incontro, appresso a un paio di Lamie, che non di meno erano capaci di volare.
Sfruttò la prodigiosa capacità acquisita per saltare da un masso all'altro.

Più di una volta si ritrovò ora accanto ad una demone vampira, ora accanto all'altra che, disorientate, assaggiarono bastonate a velocità "maxima" finendo sgretolate.

Senza trarre inutile compiacimento dalla disfatta delle megere, Yuri si lanciò contro l'assai più temibile Pitone, mosso dalla speranza di salvare il suo tutore.

In mezzo alla distruzione, Timothy/Techne, chiuso nella capanna, liberò la propria essenza spirituale e una tale quiete si diffuse malgrado lo scempio prodotto da Pitone, il quale s'inferocì di più. Dalle sue fauci fuoriuscirono volute di vapore velenoso. Ormai lo spirito di Techne non era più nelle sue priorità: accolse lo slancio di Yuri per inondarlo con una intensa e pesante coltre di nube venefica. Infine, Techne e Pitone svanirono in una e sfavillante luce bianca.

I Semidei Di Asteria - Il Ragazzo Dagli Occhi Di PerlaWhere stories live. Discover now