๑ Welcome back

535 59 0
                                    

Osservava vigile ed attento la strada, la sorvegliava quasi senza sbattere le palpebre, il naso schiacciato contro al vetro e le mani aggrappate alla cornice della finestra.
Era lì già da diverso tempo e niente riusciva a convincerlo a spostarsi.
"Eren, vieni a mangiare" gli aveva ripetuto Mikasa un numero infinito di volte.
"Vai avanti, ti raggiungo" era stata l'unica risposta.
Ad un certo punto la noia aveva preso il sopravvento: le palpebre si erano fatte più pesanti, il corpo si era lentamente accasciato in una posizione più comoda, ma era rimasto lì, vigile ed attento.
Poi, dal nulla, finalmente quel suono che aveva tanto aspettato.
Cavalli in corsa, fischi militari che segnalavano di aprire i cancelli del castello dove abitavano in quel periodo, il vento che agitava i mantelli verde scuro, come se quelle ali cucite potessero realmente farli volare.
Eren scese le scale a due a due, saltando tutti i gradini finali, solo per arrivare prima di lui.
Sbirciò dalla finestrella, si passò la mano tra i capelli e prese un lungo respiro.
Quando aprì la porta ed incontrò un paio di occhi grigio-azzurri piacevolmente sorpresi, capì che tutta quella vigile attesa era valsa la pena.
"Bentornato, Capitano!" disse facendosi da parte, per lasciarlo entrare.
L'espressione sul viso di Levi non cambiò di una virgola, ma passando accanto ad Eren alzò un braccio e gli spettinò teneramente i capelli, mandando il suo cuore in fibrillazione.
L'avrebbe aspettato anche il giorno dopo.
E quello dopo ancora.
E tutti i giorni che quella vita precaria gli avrebbe concesso di passare al suo fianco.
Perché per lui ne valeva la pena.
Sempre.  

MomentsWhere stories live. Discover now