40* Una canzone dolcissima

71 4 0
                                    

Camminare sulle scarpe alte non è sicuramente una delle mie abilità. Anzi, finalmente ho capito perché non l'avessi mai fatto prima. I miei passi sono incerti, le mie gambe ondeggiano insicure e sembra che io sia in preda a un giramento di testa perenne.

Non che non ci siano stati dei miglioramenti rispetto all'inizio, per essere obiettivi. Appena Bea, paga del suo lavoro, ha deciso di aggiungere il tocco seducente alla mia trasformazione, infilandomi ai piedi questi sandali dal tacco alto e sottile, sono letteralmente caduta per terra, generando non poche risate nella camera dove mi tengono prigioniera da almeno tre ore.

«Stai migliorando, ancora qualche giro, poi vedrai che sarà come se non avessi indossato altre scarpe per tutta la vita!» mi incoraggia entusiasta, mentre approva il risultato con le mani sui fianchi.

«A me sembra ancora che se la stia facendo addosso!» ride Ludo, mentre messaggia al cellulare e manda foto delle sue labbra a Rodda.

«Se tu mi dessi una mano, invece di fare sexting con il mio ex, forse faremmo prima!» la ammonisce Bea, strappandole il telefono di mano.

«Non stavamo facendo quello, mi aiutava a scegliere il colore del rossetto!» risponde sbuffando e mettendosi accanto a me, prendendomi sottobraccio. «Sol, tesoro, tutto sta nella tua mente. Non sono le scarpe a comandare, sei tu che usi loro!», mi spiega, intanto che la osservo confusa.

Sbuffa, scostandosi i capelli dalla faccia e mi mette una mano sulla schiena. «Per prima cosa, raddrizza le spalle, ti aiuterà a stare in equilibrio e a non sembrare un uomo delle caverne, secondo, tieni le gambe vicine e i piedi con le punte rivolte in avanti, cammina lentamente fingendo di pestare due linee parallele e vicine. Con i tacchi non puoi avere fretta ed è assolutamente vietato camminare a cosce aperte con le punte in fuori, se non vuoi sembrare Crudelia Demon» continua, dandomi una pacca sul sedere.

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo sconsolata, mentre tento di mettere insieme i suoi suggerimenti. Raddrizzo la schiena e avvicino i piedi, mettendoli uno davanti all'altro. Il male non scompare, ma devo ammettere che mi sento molto più sicura.

«Come hai fatto?» le domanda Bea, con la mia stessa espressione stupita, mentre mi guarda sfilare lungo il corridoio. «Adesso ci siamo!»

«Non ti svelerò mai i miei segreti!» scherza Ludo, accostandosi a me e Bea, davanti allo specchio verticale che occupa un'intera anta del suo armadio. «Anche tu non sei stata niente male», concede poi a Bea, passandomi un braccio intorno alla vita.

Sorrido imbarazzata nello specchio, al riflesso delle mie due migliori amiche che osservano orgogliose la loro creatura.

«Per fortuna non mi ha messo un giubbotto di pelle!», scherzo per stemperare la tensione che sento nel guardarmi.

«Non l'hai voluto!» ricorda lei, ancora infastidita per la mia decisione.

«Mi sembra che così sia abbastanza», mi sostiene Ludo, percorrendo la mia immagine da capo a piedi con uno sguardo ammirato. «Logan non scappa, puoi starne certa».

Mi lascio cadere sul letto, con le mani strette l'una nell'altra, mentre la guardo incredula.

«Logan può avere di meglio, non ho niente da offrirgli. Non credo che questa sia l'idea giusta», provo a dire. «Inoltre, è bravissimo a fare finta che io non esista».

«Smettila di sottovalutarti, o lo perderai sul serio. L'hanno capito tutti che vuole te, ora sei tu a dovergli dire che vuoi lui», spiega accarezzandomi una spalla coperta da un piccolo fiocco nero di raso.

«E comunque, se non ti nota lui, lo faranno sicuramente gli altri, cominceranno a girarti intorno e lui non riuscirà a stare a guardare», ipotizza Bea, mentre si trucca con cura.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Sep 21, 2020 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Io senza TeWhere stories live. Discover now