35

325 15 6
                                    

Denise
Siamo all'aeroporto. Stiamo aspettando il nostro volo per Los Angeles. Questa è la mia prima vacanza senza i miei. Ancora non ci credo che stiamo andando lì. Non so perché ma mi sono sempre sentita legata a quella città. Non pensavo che Lory mi potesse fare un regalo così bello.
-"Dobbiamo andare"- dice Lorenzo dopo che hanno chiamato il nostro volo.
Lui prende entrambe le valigie.
-"Ma sei matto!? La mia pesa un botto. La porto io, non ti preoccupare"
-"Non se ne parla. La porto io, tanto non pesa molto"
-"Sicuro?"
-"Si, tranquilla"
Quando saliamo sull'aereo mi inizia a venire un po' di ansia.
-"Non è che vomito? Che figura di merda ci faccio?"
-"Non vomiti. In ogni caso c'è il sacchetto per il vomito"
Io mi siedo vicino al finestrino.
-"Pronta?"
Io annuisco. L'aereo sta per decollare. Ogni volta quando l'aereo decolla io mi sento male, non so il motivo.
-"Lory, io mi sento male"
-"Respira lentamente"- dice prendendomi la mano.
Io lo guardo negli occhi e lui mi sorride. Lui con un sorriso fa sparire tutte le paure e mi fa sentire subito meglio. Secondo me mi deve aver stregato. È possibile che una persona ti faccia sentire meravigliosamente solo con un sorriso? Probabilmente si. L'aereo decolla e quei secondi mi sembrano ore. Io stringo fortissimo la mano di Lorenzo e respiro lentamente come mi ha detto lui. Finalmente quel momento finisce e mi sento molto più rilassata. Al pensiero che devo passare quattordici ore seduta mi viene la depressione. Io non sto ferma un secondo, come faccio a stare seduta quattordici ore? Non lo so, ma ci provo. Già vedo che le hostess hanno adocchiato Lorenzo. Se quelle oche provano a toccarlo io le strangolo una ad una e giuro che lo faccio. Ecco, una si sta avvicinando. Mentre si avvicina si sbottona di più la camicia (che è già sbottonata di suo) per far vedere ancora di più quei mandarini che ha al posto delle tette e si tira su la gonna. Che mignotta! Deny, carmate che se no fai er bordello.
-"Ehy piccolo, come va?"
Piccolo?! Ok, la ammazzo.
-"Tu esattamente come ti permetti a chiamarlo piccolo?"
-"Che vuoi tu? Voglio chiedergli il numero. A te che ti frega?"
-"Che mi frega? Lui è il mio ragazzo. PS: se un'altra zoccola come te si azzarda ad avvicinarsi a lui, la taglio la testa e la strangolo con le sue budella"
Lei mi dà uno schiaffo.
-"Tu come ti sei permessa a toccare la mia ragazza?"- dice Lorenzo alzandosi.
Quella poi mi si butta addosso e cerca di prendermi a pugni. Fortunatamente intervengono le sue colleghe e qualche passeggero. Prevedo già un mega cazziatone.
-"Ti ha fatto male?"- chiede Lorenzo.
-"Un po"
-"Peccato che è una donna, perché se no sarebbe già stata buttata di sotto"
-"Tu non le stavi guardando il davanzale, vero?"
-"E cosa dovevo guardare? È più piatta di una tavola da surf"
-"Porterà una prima scarsa"
-"E poi tu hai due airbag, perché dovrei guardare le altre?"
-"È una cosa pervertita da dire, ma grazie"
Lui mi bacia.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
-"Deny, Deny! Svegliati! Siamo arrivati"
Mi risveglio sulla spalla di Lorenzo.
-"Di già?"
-"Si. Abbiamo dormito tredici ore"
-"Cosa!?"
-"Si"
-"E come mai è ancora mattina?"
-"Siamo dall'altra parte del mondo, ricordi?"
-"Ah, giusto! Però mi sento strana"
-"Tranqui, è il jet lag. È per il cambio del fuso orario"
-"Ok"
Scendiamo dall'aereo e andiamo a prendere le nostre valigie. Due agenti ci fermano. Mi dicono in pratica che mi devono perquisire. Perché? Non sono una drogata o una spacciatrice! Arriva un uomo.
Salve! Le parti che devono essere in inglese le faccio in italiano perché così capite tutti e non devo perdere sette giorni e mezzo a tradurre. Grazie dell'attenzione 😘😄💞😊
-"Signorina, eseguirò io la perquisizione"
-"Col cazzo"- dice Lorenzo-"Tu non la tocchi la mia ragazza. O fate venire una donna o ce ne andiamo subito"
-"Signore, è solo una semplice perquisizione"
-"Si, ma nessuno può toccarla. Fate venire immediatamente una donna"
-"Ok"
Chiamano una loro collega. Questa mi perquisisce tutto!
-"Perché avete fermato questa ragazza? Non ha niente di strano e inoltre non ci sono tracce di droga nel suo bagaglio. Capisco che è una bella ragazza è volete assolutamente toccarla perché siete dei porchi, ma ve ne trovate un'altra. Non potete fermare la gente senza motivo"-dice diretta ai suoi colleghi.
Lorenzo lancia a quei due uno sguardo assassino poi gli si lancia addosso.
-"Io vi ammazzo!"
Io lo prendo per un braccio. Non voglio che lo arrestino per aggressione, soprattutto qui in America. Lorenzo lascia perdere e mi segue.
-"Ma è possibile che il mondo deve provarci con me!?"
-"Ovvio che ci provano con te, sei bellissima. Ma se qualcuno osa fissarti io gli spacco il cranio"
-"Sei bellissimo quando sei geloso"
-"Pure tu non scherzi. Ti devo ricordare il casino che hai fatto in aereo?"
-"Quella troia. Se la rincontro le spezzo il collo. Tu sei solo mio"
-"E tu sei solo mia"
Ci baciamo. Due vecchi ci stanno fissando. Lorenzo li manda a fanculo. Però se lo meritano. La gente ancora non ha capito che chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni.
-"Te la cavi con l'inglese?"- mi chiede poi Lorenzo.
-"Ho fatto il linguistico. Sono uscita con il massimo dei voti"
-"Allora siamo apposto"
Chiamiamo un taxi. Mi affaccio dal finestrino. È bellissimo sentire il vento fra i capelli. Vedo tutto il panorama di Los Angeles. È spettacolare!
-"Sono qui da solo venti minuti è già adoro sta città"
-"Bella ve?"
-"Stupenda!"
-"Devi vedere ancora la stanza dell'hotel. Ti dico solo che è una suite"
-"Una suite!? Quanto cazzo hai speso!?"
-"Non è importante. Per te spenderei i milioni"
-"Grazie! Ma come hai fatto a capire che amo le suite?"
-"Così. Anche perché, schifo non piacciono le suite?"
-"Beh, in effetti​. Comunque grazie mille di tutto! Ti amo!"
-"Pure io Stellina"
Arriviamo davanti all'hotel. È un grattacielo altissimo. Entriamo nell'hotel. L'interno è bellissimo. C'è un'acquario enorme e ci sono dei pesci tropicali. Si intravede poi un giardino interno. È pieno di Iris rosa, i miei fiori preferiti. C'è poi un distributore pieno di KitKat. Ovviamente io e Lory spenderemo i miliardi in quel distributore. Appena varchiamo la soglia la receptionist fissa Lorenzo a bocca aperta. Ma oggi devo squartare qualcuno!? Bacio immediatamente Lorenzo davanti a quella per farle capire che è il mio ragazzo e che non lo deve toccare assolutamente. Lorenzo ha già capito tutto. Quanto è intelligente sto ragazzo! La receptionist ci dà la chiave della nostra stanza. Dice che è al ventesimo piano. Cosaaa!? Prendiamo l'ascensore.
-"Scusa un attimo, ma come mai siamo al ventesimo piano?"
-"Ti spoilerarmi una cosa. Abbiamo un intero piano tutto per noi"
-"Che!!?"
-"Ho preso la suite presidenziale, te l'ho detto"
-"Tu sei pazzo"- dico sorridendo.
-"Si, sono pazzo di te"- dice baciandomi. Entriamo nella nostra stanza.
-"È stupenda!!!!"
È tutto fottutamente stupendo! Il letto è a baldacchino e ci sono come minimo dieci cuscini. C'è anche un divano bianco e una televisione così grande che sembra di stare al cinema. C'è addirittura una sauna!
-"Aspetta, ancora non hai visto il bello. Chiudi gli occhi"
Faccio come dice lui. Quando riapro gli occhi sono quasi senza fiato dalla sorpresa. Siamo su una terrazza enorme con una piscina e uno scivolo è tutto ciò con la splendida vista di Los Angeles.
-"Tu hai fatto tutto questo per me?"
-"Certo. Qualsiasi cosa per farti sorridere"
Lo abbraccio.
-"Grazie, grazie, grazie, grazieeee!"
-"Prego amore mio"
Lo bacio.
Sono un po' stordita. Sarà a causa del jet lag. Decido di andarmi a fare una doccia per rilassare i muscoli. Mentre sono sotto la doccia ascolto la mia playlist creata apposta per quando mi faccio la doccia. Si, sto male, lo so. Quando esco dalla doccia mi ricordo che devo chiamare mia madre. Digito il numero di casa mia perché so che mia madre ha il cellulare sempre spento. Dopo tre anni che aspetto, risponde.
-"Pronto mamma"
-"Tesoro! Come stai? Com'è Los Angeles?"
-"È bellissima! Poi non puoi capire cos'ha fatto Lorenzo"
-"Che ha fatto?"
-"Ha preso una suite su un intero piano. È stupenda e dalla terrazza si vede tutta Los Angeles!"
-"Wow! Aspetta, ti passo papà"
-"Ok, ciao mamma"
-"Denise?"
-"Ciao papà"
-"Ti devo dire una cosa"
-"Cioè?"
-"Non andare a Beverly Hills. Dicono che ci sono dei delinquenti"
-"Ok, non ci andrò"
-"Mi raccomando, non ci andare"
-"Si papà, ho capito"
-"Ciao"
Chiudo la chiamata. Vado da Lorenzo.
-"Lory, dobbiamo andare subito a Beverly Hills"
-"Perché?"
-"Mio padre mi ha detto che non ci devo andare"
-"E tu ci vai?!"
-"Ovvio. Mi stanno nascondendo qualcosa, me lo sento. Hanno detto che non ci devo andare perché ci sono dei delinquenti. Come se io ci credessi"
-"E se fosse vero?"
-"Ma che vero! È il quartiere più ricco di tutta Los Angeles, non ci possono essere delinquenti"
-"Dici?"
-"Si"
-"Ma io volevo fare sesso!"
-"Sempre a quello pensate voi maschi. Prometto che quando torniamo in camera lo facciamo, ok?"
-"Ok"
Mi metto la prima cosa che trovo e andiamo verso Beverly Hills. Voglio sapere a tutti i costi perché mio padre mi ha detto di non andarci. Voglio e devo sapere.

Spazio autrice
Prima che possiate venire sotto casa mia con torce e forconi, vi devo dire che questa volta non ho pubblicato perché:
1) ho perso il conto😂 si, sono una rincoglionita, lo so
2) durante questi giorni ho scritto minimo dieci capitoli perché voglio avantaggiarmi il lavoro e voglio farvi felici😘💞😊
Comunque sto partecipando agli wattys2017 con questa storia. Spero di vincere, ma anche se non vincerò sarò felice perché ho reso (spero) felici voi💞❤ Fatemi un in bocca al lupo e incrociamo le dita. Sono felicissima che la mia storia vi piaccia❤
Domani il prossimo capitolo.
Ve amo!❤💞😘😍💕💋
La vostra rincoglionita Denise❤😂💞😘


Come Le Cuffie Possono Essere Cupido❤|| Lorenzo Ostuni Where stories live. Discover now