Apro gli occhi e lo trovo a fissarmi. Quanto vorrei sottrarmi al suo tocco e parlare ma non ci riesco e non voglio.

<C-che ci fai qui?>

Passa la mano sull'altro zigomo e poi accarezza il mio labbro delicatamente. Quando preme un pó di più sul mio zigomo faccio un mugolio di dolore e Luke chiude gli occhi come se gli avessi tirato un pugno.

Mi guarda e mi tocca come se fossi la cosa più preziosa e le sue mani mi riscaldano l'anima.

Mi aspettavo una reazione di disgusto, rabbia. Ma nei suoi gesti c'è così tanta dolcezza che mi sembra di percepire amore tramite le sue carezze.

Fa un sospiro e poggia la fronte sulla mia senza metterci troppa pressione. Le sue labbra sono così vicine alle mie che i nostri respiri si mescolano senza riuscire più a distinguere.

<Vai da loro> mormora con voce roca.

<Vieni anche tu>

Mi fa un piccolo sorriso <Arrivo tra qualche secondo>

Annuisco e senza provare a ribattere scendo in salotto.

Sono tutti lí, seduti sul divano. Ronnie che singhiozza mentre Derek prova a consolarla, Lucy in lacrime tra Jay e Kyle che ha uno sguardo perso.

Vedi? Stai facendo soffrire i tuoi amici!

Perché deve essere sempre tutto scuro nella mia vita?

Mi siedo sulla poltrona il più lentamente possibile dato che mi fa ancora male la schiena. Sento gli occhi di tutti puntati addosso.

All'improvviso sentiamo un rumore forte, come se qualcuno avesse appena tirato un pugno contro il muro e purtroppo so già di chi si tratta.

Guardo Derek e senza che gli dica qualcosa va a vedere cos'è successo.

Lucy e Kyle non fanno altro che guardarmi con rimprovero. Ma cosa avrei dovuto fare secondo loro? Con quella gente non ci si può scherzare.

Luke e Derek tornano e si siedono sul divano. Nella stanza si sentono soltanto i nostri respiri e i singhiozzi di Ronnie.

<Cos'è successo?> dice Luke guardandomi negli occhi.

****

<Ma questi cosa volevano da te?> mi chiede per la centesima volta Jay.

Alzo gli occhi al cielo. <Non lo so! Non pensi che mi sia fatta questa domanda mille volte in questi giorni?>

Luke mentre noi parliamo non fa altro che fissare un punto indefinito davanti a sé. Non sembra neanche essersi accorto che ho incominciato a raccontare quello che è successo.

La maglia bianca è un pó troppo larga e non fa intravedere il suo fisico, mentre le sue braccia possenti risultano senza problemi. Mi sembra un'eternità che non osservo i suoi tatuaggi tracciandoli con il dito.

Le gambe sono fasciate da un jeans scuro con dei tagli sulle ginocchia.

Il suo sguardo è perso nel vuoto e solo ora noto un accenno di barbetta sul mento. Gli dà un aria più grande.

I capelli non hanno un senso logico, ho perso il conto delle volte che si è passato le mani nei capelli.

Come siamo finiti in questo casino?

Il silenzio regna sovrano un'altra volta prima che Luke apra bocca.

<Riusciresti a descrivermi il loro aspetto?> mi chiede serrando la mascella.

Oltre il buio c'è la luceWhere stories live. Discover now