~Capitolo 58~

7.5K 305 12
                                    

_Qualche giorno dopo_prima di una gara_

HELLEN

"HELLEN CAZZO MUOVITI!" Mi urla Matt da dietro la porta del bagno.

"NO. IO NON CORRO!" Grido a pieni polmoni appoggiandomi al muro ed incrociando le braccia al petto.

"Devi farlo e lo sai!" Mi ribadisce per l'ennesima volta mentre bussa insistentemente alla porta.

"Smettila di dirmi cosa posso o non posso fare! Fammi parlare con Julio. ORA! Altrimenti non esco da qui!" Ribadisco con lo stesso tono.

"Va bene, come vuoi. Adesso lo vado a chiamare." Matt esce fuori dalla stanza sbattendo la porta. Appena la sento chiudersi, esco dal bagno e comincio a fare avanti e indietro per la stanza, impaziente di vedere quello stronzo.

'ODIO QUESTO POSTO ED ODIO JULIO! NON CE LA FACCIO PIù! Sono poco più di cinque giorni che aspetto di vedere mio zio e ancora nessuno mi ci ha portato. Ho fatto tutto quello che voleva: parlo poco con Miguel, tengo le distanze da tutti, non ho detto a nessuno della mia vera identità ed ho vinto tutte le gare assegnatemi. Adesso però sono stanca di aspettare, voglio vedere mio zio e voglio andarmene da qui!'

"Hellen che cazzo ci fai ancora qui?!" Esclama Julio entrando di colpo nella stanza seguito da Matt ed altri tre dei suoi. 'Finalmente si fa vedere sto coglione.' Mi dico girandomi verso di loro.

"Io non corro stasera. Voglio vedere prima mio zio; me lo avevi promesso." Gli dico seria.

"Decido io come e quando fartelo vedere; quindi adesso muovi quel tuo bel culetto e piazzalo sulla linea di partenza. Ti stanno aspettando tutti." Mi ordina con il suo solito fare da stronzo.

"No! Pensi di potermi comandare a bacchetta? Credi davvero di continuare a tenermi qui ancora per molto?! Cosa farai quando i miei amici verranno a prendermi e ti spaccheranno il culo? Eh? Cos'hai intenzione di fare?!" Gli grido contro infuriata. Si avvicina in modo minaccioso per poi ordinare a tutti di uscire dalla stanza e di lasciarci soli.

"Pensi davvero che verranno a salvarti?" Mi domanda ironico scuotendo leggermente la testa. "Povera illusa. I tuoi amici se la stanno spassando anche senza di te; e sai perché? Perché non si sono nemmeno accorti che tu sei sparita, o meglio, lo sanno ma non gliene importa niente." Lo guardo accigliata e confusa, senza sapere cosa rispondere.

"Te l'avevo detto che per loro non sei stata altro che una spina nel fianco, un peso, un impiccio di cui dovevano sbarazzarsi; ed ora che ti ho presa con me, loro cosa stanno facendo?"

"Non è vero e smettila di dire così! Loro mi vogliono bene e ci tengono a me."

"Ah davvero? Allora perché non sono ancora venuti qui? Perché non hanno mai chiesto di te, né a Miguel e né a me?" Lo guardo un attimo senza sapere come rispondere ed indietreggio da lui di poco. 'Già perché?...'

"Te l'ho detto mille volte: nessuno mai ti vorrà. Nessuno si preoccupa di una piccola e povera orfanella come te; sei marchiata, proprio come me. Insomma, sei così debole ed insignificante che sei riuscita a far scappare anche tua sorella che, poverina, non ne poteva più di te. Ma sai una cosa? Io sono stato buono con te." Mi dice indicandomi.

"Tu saresti quello buono?" Domando ironica e sorridendo. "Tu sei solo uno stronzo manipolatore che non fa altro che approfittare delle debolezze altrui!" Si avvicina nuovamente a me, per poi fermarsi e strofinandosi il mento pensieroso. 'Adesso cosa vuole fare?'

"Visto che non mi credi, vieni con me che ti mostro una cosa." Mi dice mentre mi fa segno di seguirlo.

"Che cosa?" Domando un po' intimorita. 'Non mi fido per niente di lui e ne tanto meno delle sue parole; anche se...'

Shut up and drive #Concorsiamo2k17Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora