Shut up and drive #Concorsiamo2k17

~Capitolo 30~

"Ho cercato di proteggerti, ma non è servito a niente... Adesso ti racconteremo tutto, dall'inizio alla fine" prende posto vicino a me e fa un respiro profondo prima di riprendere a parlare.

"Tu sai com'è partita la mia attività e sei stata abbastanza intelligente per capire che le auto in cui mettiamo mano, non sono auto normali. In parte è vero che le modifichiamo per dei clienti e per dei set cinematografici, ma lo facciamo sopratutto per alcune gare"

"Che tipo di gare?" domando interrompendolo

"Gare clandestine" interviene Travor appoggiando la schiena al muro.

"Cosa?! Ma se mi hai sempre detto di esserne contrario" commento sconvolta. 'Non ci credo... Insomma, ogni volta che ne parlavo mi sgridava manco gli avessi detto che avevo intenzione di uccidere qualcuno... Era l'argomento tabù per eccellenza... E invece adesso dice così!'

"È vero. Ma lo dicevo perchè so di che tipo di ambiente si tratta e ti posso assicurare che non è come nei film... Comunque, la storia è un po' diversa da quella che ti ho raccontato tempo fa, o meglio, è più lunga. All'inizio l'officina non l'ho fondata da solo, ma ero in società con un mio amico: Diego Santos. Sono andato alla mia prima gara con lui e da lì abbiamo cominciato a parteciparvi attivamente diventando piloti a tutti gli effetti. Eravamo molto bravi e le cose andavano piuttosto bene, anzi ci siamo arricchiti così: gareggiando e scommettendo grandi somme di denaro. Una volta avuto i soldi necessari, decidemmo di creare l'officina. Il nostro obbiettivo era quello di svolgere un'attività pulita; ma c'era una cosa che ci differenziava dagli altri, ovvero ci occupavamo di maneggiare le auto di alcuni nostri alleati in cambio di favori, quali ad esempio: aiuti economici o rifornimenti di pezzi da tutto il paese. All'inizio era nato tutto per la nostra pura e semplice passione e con il tempo diventammo famosi." fa una piccola pausa per poi alzarsi in piedi.

"Avendo molte sedi, decidemmo di spartircele così da ottimizzare il nostro lavoro. Lui, fra quelle di cui si doveva occupare, aveva questa di Los Angeles. Cominciò un periodo in cui ci vedevamo davvero poco, sopratutto perchè lavoravamo a distanza e gli unici momenti in cui comunicavamo avvenivano attraverso email, messaggi e chiamate. In poco tempo il nostro successo aumentò sempre di più e Diego cominciò a montarsi la testa fino a impadronirsi pian piano dell'azienda. Inoltre, scoprì che oltre che di auto, si occupava di altri traffici e più precisamente: droga e prostituzione... Sia chiaro, io non ne sapevo niente; ma non appena ne ho avuto le prove, sono tornato qui per riprendere in mano la situazione. Dopo diverse discussioni e avvertimenti tutto sembrava essere tornato come prima; ma purtroppo, non fu così. Anzi, i nostri rapporti non fecero che peggiorare e ben presto prendemmo strade diverse. Dopo che se ne andò, l'azienda cambiò nome e diventò Officina Carter come la conosci tu adesso." si ferma per prendere fiato. 'Le sue parole mi hanno a dir poco sconvolta... Non so cosa dire... Però ora che ci penso...'

"Ma adesso dov'è questo Diego Santos?"domando curiosa.

"È morto, in un incidente stradale. Almeno così si dice." mi dice lo zio secco.

"In che senso?" domando confusa

"Nel senso che nessuno sa come sono andate realmente le cose... Si dice solo che c'è stato un brutto incidente e che nessuno è sopravvissuto. Ma noi non ci crediamo." commenta Tony

"Ho capito... Ma in tutto questo, Miguel cosa centra?" domando ancora più confusa.

"Lui faceva parte del nostro team" mi risponde Valeriè con un tono carico di rabbia.

"Sul serio?! E perchè adess..." non finisco di formulare la domanda che interviene Travor

"Con la rottura fra John e Diego, abbiamo avuto delle discussioni piuttosto pesanti fra di noi e alla fine ha scelto di andare via con lui e, dopo la sua morte, è diventato il capo del team dei Demonios. Con il passare del tempo i nostri rapporti si sono interrotti e allo stesso tempo è cresciuta la rivalità fra i nostri team." Mi risponde Travor.