Mio. -capitolo 227-

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MIA POV'S.
Restiamo ancora un pò in giro e scatto varie foto anche per la mia scuola. È tutto stupendo qui, tutto in ordine, tutto perfetto, non ricorda per niente Roma e solo ora sto realizzando che ormai non cambierei la mia città per niente al mondo. Guardo Lore che parla con i ragazzi alquanto agitato e sospiro pensando a tutto ciò che ci aspetta una volta ritornati, il mio lavoro, il suo lavoro, le bambine e tutto il resto. Dobbiamo metterci daccordo con i nostri genitori perché le bambine non potranno restare da sole, poi ci vedranno poco e non sappiamo come andrà a finire questa storia. Tutto questo mi aspetta e mi mette ansia, non voglio pensarci ora e soprattutto non voglio rovinare quest'ultimo giorno e quest'ultima notte...
Lore: eccomi...
Io: che è successo?
Lore: niente tranquilla...
Io: Lorenzo.
Lore: problemi al lavoro e problemi a casa...
Io: in che senso problemi a casa?
Lore: adesso non pensarci ok? Appena ritorniamo ti aggiornano di tutto.
Io: ma qualcosa alle bambine?
Lore: no amore sta tranquilla davvero.
Annuisco sospirando e afferra il mio viso, lo avvicina al suo e preme le sue labbra calde contro le mie, sorrido rassicurata e lo bacio come si deve.
Lore: dai andiamo principessa.
Io: dove???
Lore: nella zona commerciale.
Annuisco sorridendo e mi attacco a lui osservando tutto. Camminiamo per queste strade così perfette finché non arriviamo alla zona commerciale, anche qui è tutto bellissimo ed è pieno di persone. Mi guardo intorno stupefatta e sorrido guardando Lorenzo che mi stringe felice. Iniziamo a passare nei vari negozi finché non ci fermiamo in un negozio di intimo, rido guardandolo e ricambia con quel suo strano sorrisino, rido scuotendo la testa ed entriamo. Osservo i vari completini stringendo il mio uomo che è guardato da troppe troiette francesi...
Io: scegli il colore...
Lore: tu non hai capito che io te li compro tutti.
Rido spingendolo e mi stringe da dietro mentre sento la sua erezione premere sul mio sedere, ridacchio diventando rossa e scuoto la testa imbarazzata...
Lore: dai scema!.
Rido mentre indica un colore molto scuro...
Io: vinaccio? Non credo mi stia così bene è scurissimo...
Lore: provalo.
Annuisco e ne prendo uno della mia taglia andando verso il camerino, neanche il tempo di chiudere la porta che bussa dandomene altri, rido chiudendo la porta e inizio a provare quello color vinaccio. Lo faccio entrare e mi fissa mordendomi le labbra...
Lore: dio quanto sei bona.
Rido mentre si avvicina e si sbottona i pantaloni, scuoto la testa poggiando una mano sul suo petto e sussurro piano...
Io: Lorenzo non possiamo sporcarli, non prima di averli comprati sai che vergogna? Come li presentiamo alla cassa?.
Lore: dio se voglio scoparti.
Io: dai porco.
Ride in modo perverso e mi leva il perizzoma calandosi i pantaloni, mi afferra dai fianchi e inizia a baciarmi il seno, intreccio le gambe alla sua vita e mi poggia al muro iniziando a spingere il suo bacino contro il mio, trattengo i vari gemiti e mi aggrappo a lui spingendo il poi veloce possibile dall'alto verso il basso. Sorride e continua a spingere finché non veniamo insieme. Mi aiuta a scendere e prende tutti i completini uscendo, esco dal camerino cercando di sembrare presentabile, sorrido osservandolo mentre sceglie varie calzette per le bimbe così prendo anche varie mutante e canotte per lui. Alzo lo sguardo quando sento una gallina urlare il suo nome...
X: Lorens!.
Ma dio mio possibile che tutte ste svitate me devono capità a me?. Mi precipito da lui e mi attacco al suo petto guardando la ragazza...
Lore: Michel come stai?
Michel: benissimo tu?
Lore: anche io.
Gli ciampo il piede e ridacchia presentandomi a questa stronza mentre il suo ragazzo la raggiunge...
Michel: compri delle cose per le tue nipoti?
Io: no compriamo delle cose per le nostre bambine.
Mi guarda restando in silenzio e sorrido soddisfatta...
Michel: non mi avevi detto che ti eri adottato delle bambine...
Ma questa è scema oppure si diverte a rischiare la vita?. No vabbeh calma Mia.
Io: veramente le abbiamo fatte noi. Sai come si fa? Hai un fidanzato credo che sappiate come funziona la procedura.
Resta in silenzio mentre Lore mi stringe a se ridacchiando, annuisce scuotendo la testa e sorride falsamente...
Michel: che ne dite se questa sera andiamo a cena tutti e quattro?
Io: certo.
Sorride e va via, mi giro mentre sto scemo mi bacia ridendo...
Lore: perché hai accettato? Io volevo restare con te a... mh... giocare...
Rido tirandolo alla cassa e compriamo tutto. Prendo la borsa guardandomi un'ultima volta allo specchio e scendiamo giù...
Lore: questo vestito mi fa impazzire.
Io: aspetta di vedere cosa c'è sotto.
Ridacchio mentre mi palpa una natica ed entriamo nel salone, andiamo da quei due deficenti e ci sediamo mentre la cena inizia. Non la sopporto più dio mio è da mezz'ora che si struscia sul suo ragazzo guardando Lorenzo come per dire che potrebbe fare la stessa cosa con lui e cazzo la sto per ammazzare. Adesso ti faccio vedè io un pochetto!. Poggio una mano sul membro del MIO ragazzo che mi guarda sbarrando gli occhi e stringe una mia coscia sussurrando il mio nome, sorrido mentre sento la sua erezione indurirsi nella mia mano e ridacchio al pensiero che ormai sia solo io a provocargli tutto ciò. Inizio lentamente a muovere la mano e a baciarlo per soffocare i suoi gemiti mentre cerca di bloccarmi, ridacchio sedendomi sulle sue gambe e schiaccio il mio sedere sul suo membro che preme voglioso, guardo la faccia di sta troia che resta in silenzio premendo il viso del suo ragazzo contro il suo seno. La guardo sfidandola con gli occhi e ricomincia a strusciarsi sul suo ragazzo, scuoto la testa iniziando a muovere il culo sul suo membro, mi stringe spingendomi verso di se e spingo più forte. Poggia il viso sulla mia schiena e inizia a baciare e a mordere parte scollata, mi trattengo spingendo di più finché non si svuota nelle sue stesse mutande mentre un gemito sfugge al suo controllo. Rido guardando quella stronza soddisfatta che si alza infastidita, ridacchio mentre Lore mi tira una pacca sul sedere e sussurra piano al mio orecchio...
Lore: giuro che te la faccio pagare.
Io: non vedo l'ora.
Lore: non ci arrivi alla camera ti avviso.
Chantal: andiamo a pagare?!.
Io: certo.
Rido e paghiamo tutto prendendo l'ascensore...

Da Quando Ti Ho Perso Non So Più Chi Sono 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora