colpevole -capitolo 203-

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MIA POV'S.
Osservo il dottore mentre piano fascia il mio dito scheletrico in silenzio, guardo il pavimento e poi le mie scarpe, sento lo sguardo ferito di Lorenzo fissare il mio dito e poi il mio viso ma non riesco a guardarlo in faccia. Non ci riesco, non so come chiedergli scusa, non so cosa dirgli, non riesco a trovare le parole adatte per farlo sentire bene, per fargli capire che non è colpa sua...
Dott: stia tranquilla passa subito non è niente di grave può succedere soprattutto nello stato in cui è lei...
Annuisco sospirando mentre Lore stringe la mano al dottore e usciamo dalla struttura andando verso l'auto, cammina veloce senza degnarmi di uno sguardo. .
Io: amore....
Cammina facendo finta di non sentirmi e sbuffò alzando il passo..
Io: Lorenzo!. LORENZO CAZZO FERMATI.
Si gira infastidito mentre mi fissa con sguardo omicida..
Io: per favore..
Lore: lasciamo perdere ok? Se scoppio ti faccio più male.
Io: lo sai anche tu che se stiamo in silenzio non risolviamo niente. Parla.
Lore: andiamo a casa..
Io: Cazzo Lorè!.
Lore: CAZZO COSA?!. TI SEI VISTA?!. TE LO AVEVO DETTO. TI AVEVO PREGATO DI LASCIAR PERDERE E TU TI OSTINI SEMPRE COME UNA BAMBINA, TI PIACE AVERE QUELLA STECCA AL DITO ADESSO?!. PERCHÈ PUOI TENERTELA.
Io: non mi importa del dito...
Lore: NO, PERCHÈ GIUSTAMENTE NON TE NE FREGA UN CAZZO DI TE STESSA. NON VENIRE CON LA SPARATA CHE NON È COLPA MIA. NON TI AZZARDARE PROPRIO PERCHÈ È COLPA MIA E NON POTRAI FARE NIENTE PER SOLLEVARMI DA CIO.
Io: parliamone...
Lore: andiamo a casa..
Io: no. Io resto qui finché non parliamo.
Lore: allora resta qui da sola.
Io: non puoi lasciarmi qui da sola...
Sento le lacrime rigarmi il viso mentre mi guarda disperato e sospira cercando di restare calmo..
Lore: sali in macchina.
Tiro sù col naso mentre la freddezza delle sue parole mi colpiscono il viso come uno schiaffo e salgo in macchina, mi poggia la giacca addosso e mette in moto fissando la strada, mi raggomitolo nella sua giacca calda e guardo fuori in silenzio. Arriviamo a casa in un batter d'occhio e subito entro in casa in silenzio, entra sbattendo con violenza la porta camminando velocemente e superandomi, vedo Clary correrci incontro con quel suo solito sorriso stupendo ma la supera velocemente facendola cadere a terra e salendo velocemente le scale. Guardo la mia bambina che scoppia a piangere urlando e guardando le scale, la prendo in braccio stringendola e baciandola mentre i ragazzi si piazzano nel corridoio e guardano tutto in silenzio...
Io: Aria?
Nina: si è addormentata cinque minuti fa...
Stringo Clary che tira su col nasino e mi stringe in silenzio, osservo i ragazzi che a volte guardano dispiaciuti e altre volte fissano a terra non sapendo cosa dire..
Alex: è rotto?
Io: no, non è niente di grave passerà tra dieci giorni anche di meno se tutto va bene...
Fra: è così incazzato?
Io: non si è degnato neanche di rialzare la figlia da terra quindi...
Alex: capiscilo però...
Io: ma che devo capire? Ma stiamo scherzando? È lui che la prende sempre così criminale.
Alex: si ma cavolo te lo aveva detto e tu niente...
Io: volevo solo fare l'amore col mio uomo. Chiedo tanto con tutto quello che sto passando Alessio?!. Sei tu che ti imbottisci di medicine arrivando alla sera che non riesci neanche a giocare con le tue bambine? O magari è lui!. Tu non sai cosa mi devo subire io ogni giorno, voi non lo sapete.
Stringo mia figlia e salgo su, entro nella stanzetta delle bambine e osservo Aria che allunga le braccine verso di me, la prendo stringendola al mio petto e accarezzo Clary che guarda la porta con le lacrime che ancora gli rigano il viso..
Io: dai puffettina del mio cuore vieni qui...
Clary: pa...
Io: è solo arrabbiato con me..
Clary: cativo.
Io: no amore..
Clary: tiiiii.. 
La stringo al mio petto mentre scoppia di nuovo a piangere e a singhiozzare stanca, cerco di calmarla mentre Aria mi guarda triste e subito dopo scoppia a piangere anche lei, le stringo agitata e cerco di calmarle invano, scoppio a piangere sussurrando uno "sh" e stringendole

Da Quando Ti Ho Perso Non So Più Chi Sono 2.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora