~Le cronache di un Deus Mortis.

12-Inferno. (secondo atto)

12-Inferno. (secondo atto)

Cosa voleva dire?
Adesso perche era cambiato?
Cosa stava succedendo?
Queste erano alcune delle domande che correvano veloci sull’autostrada dei miei neuroni.

Seduto a quel tavolo,con un uomo che avevo appena conosciuto e che in meno di cinque minuti aveva completamente stravolto quello che era il mio quieto vivere.
Mi aveva messo al corrente di tutto quello che mi stava capitando,anche se qualche tassello del puzzle mancava,adesso avevo un quadro più nitido.

Ma quel biglietto.
Quello era il mio unico legame con Selene,almeno l’unico legame che non comportava un attacco ogni tre per due di mostri che volevano la mia testa.
Ma non era il biglietto in se il problema,ma bensì il contenuto:
il giorno prima,quando mi ero risvegliato in ospedale,il messaggio scritto su di esso era completamente diverso da quello che potevo leggere adesso.
Se prima era un messaggio da interpretare completamente,questo invece era peggio,meno criptato,ma molto peggio.
Adesso si parlava di guardie e di morte,e sicuramente io non ero proprio nello spirito giusto di affrontare il pensiero,figuriamoci delle vere e proprie guardie.

Io:-Ma non ha senso….ieri il contenuto era diverso,anche Martina aveva letto quello che avevo letto io.
Strinsi il bigliettino ,ormai perso tra gli spazzi dell’inchiostro.

Lucifero:-Quello che succede nel Limbo,rimane nel Limbo,è una regola imprescindibile,se qualcosa con materia e forma,anche un semplice foglio,riesce ad uscire,ammettendo che è una cosa impossibile a meno che non si abbia un pass o si trasgredisca alle mia regole,non può lasciare il posto in quella forma,perche una volta uscito alternerebbe l’equilibrio energetico di cui ti parlavo prima.
Non riuscivo a capire se fosse incazzato con me oppure se fosse soltanto una ramanzina di poco conto.
-Anche i tuoi “viaggi” hanno alterato la composizione energetica sia del Limbo sia del tuo mondo,anche se in piccola parte in quanto gli Shinigami hanno poi provato a riportarla a un equilibrio.
Adesso pensavo fosse davvero arrabbiato.

Io:-Ma come le ho detto prima non so neanche come ci sono arrivato lì,so solo di essermi svegliato su un prato con una ragazza che per poco non mi uccideva per avergli rubato la collana,figuriamoci se volevo alterare il livello energetico del suo regno o chi sa cosa.

Lucifero:-Fatto sta che qualcosa ti ha condotto lì,forse Selene stessa ti ha scelto,oppure un a semplice casualità del destino.
Dubitavo che lui credesse al destino,almeno non come lo intendevo io,ma non gli chiesi neanche in quanto,al momento non mi sembrava importante.

Io:-Ma perche adesso il messaggio è cambiato?
Arrivati a questo punto mi trovavo con ancor meno risposte,almeno per quanto riguardava Selene,sembrava che più mi avvicinavo a lei,più mi sentivo che qualcosa ci stava unendo,forse il destino come aveva detto Lucifero,più succedeva qualcosa che in un secondo avvolgeva di nuovo,con un alone di mistero quella fantomatica figura per cui adesso stavo combattendo.

Lucifero:-Prima che divagassimo sul fatto che tu hai alterato gli stadi energetici,ti stavo dicendo che niente può lasciare il Limbo con la forma che ha,appunto nel Limbo,per cui tramite non so quale sortilegio ha modificato la composizione energetica del biglietto e ha fatto in modo che tu potessi leggere il contenuto soltanto visionandolo solo in Versione Naturale,devo dire che è stata molto scaltra.

Non avevo capito nulla di quello che aveva detto,troppe cose che non rientravano nella mia realtà,composizione energetica,Limbo,sortilegi,erano troppo distanti da me.

Io:-Cosa dovrei fare? Perche mi sta dicendo tutto questo? Io non c’entro nulla con il suo regno o la sua guerra.

Lucifero:-Ma centri con una mia “prigioniera” hai avuto contatti con lei,e adesso per via di questi contatti lei è stata deportata al tribunale degli Inferi che si trova nella cittadella di Pandemonio,e visto che è adesso sono in guerra con il mio “popolo” la mia parola non vale poi molto se consideri che io sono un disertore.