-03 Memoirs. (secondo atto)

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-03 Memoirs. (secondo atto)

Ero steso per terra,tra l'erba verde di un campo sconosciuto.
Sembrava un posto paradisiaco,se non fosse stato per la sensazione di essere come un topo in trappola.

Di fronte a me due grandi occhi spaiati mi guardavano con fare esaminante.
Pensai che per quanto mi stesse fissando,mi avrebbe potuto di scrutare fin dentro la mia anima.

La ragazza bicolore era china in avanti con il viso rivolto verso il basso,cioè verso di me e le braccia ai fianchi come per dire:
"Adesso devi spiegarmi un paio di cosuccie."

Sapevo solo il suo nome:
Selene.

Selene:-Allora mi vuoi dire chi sei? O devo insegnarti a parlare oltre che le buone maniere?
Sfoggio il miglior sorriso che potesse fare per mettere i brividi,mi aveva incuto timore,come se volesse uccidermi o peggio.

Io: -Te l'ho detto: mi chiamo Angeal.
Portai lo sguardo a destra e a sinistri in cerca di una possibile via di fuga,ma non c'era nulla,l'unica era l'ingresso della casa,ma non volendo sul serio finire sepolto nel giardino per violazione di domicilio,stessi a terra.
Mi sentivo abbastanza stupido.

Selene:-Si ho capito,ma non mi hai risposto alla seconda domanda:
Perché hai una parte della mia collana?
I suo sguardo cambiò,si fece più spigoloso e i suoi occhi adesso incutevano davvero paura,era cose se brillassero,il suo freddo sorriso era scomparso,lasciando spazio a un'espressione che era un misto tra irritazione e curiosità,il che mi fece sentire anche peggio.

Io:-io...non lo so... l'ho trovata o meglio mi è comparsa al collo...non so dirti altro...
Se prima mi sentivo abbastanza stupido,adesso mi sentivo un perfetto idiota,ma era la verità in fin dei conti.
Quella maledetta collana mi era comparsa un paio di giorni fa e d'allora tutta la mia vita era andata a rotoli:
mostri alati armati di falce,sensazioni da brividi e impotenza e ombre striscianti sui muri e i pavimenti della propria casa.
Tutto questo sembrava impossibile.

Selene:-Va bene,ti credo.
Adesso sorrideva,ma non un sorriso freddo come prima,ma bensì un sorriso sincero che emanava anche tranquillità in quel posto.

Devo ammettere che pensai che fosse pazza,ma poi ,ricordando quello che mi era successo nelle ultime 72 ore,mi resi conto che per quel che mi riguardava poteva mettersi anche a volare,non sarei rimasto comunque a bocca aperta.

Io:-Ehmm okkey...va bene,grazie.
La guardai con un'espressione un po' perplessa.
Come poteva credermi,cosi su due piedi,dopotutto poteva accusarmi di furbo,anche se non c'eravamo mai visti prima d'allora.

Selene:-Hai detto la verità,l'ho visto nei tuoi occhi.
Si concesse un altro secondo del suo sorriso,poi si alzò in piedi per poi voltarsi e andare a sedersi vicino al pianoforte color perla.

Io:-Come scusa? Mi stai dicendo che mi credi semplicemente perché mi hai guardato in faccia?
Devo ammettere che mi aveva incuriosito,per cui mi alzai da terra mettendo una mano sull'erba per aiutarmi,e quando fui in piedi la seguii con lo sguardo.

Selene:-Ti sembra così strano? Ti ricordo che hai detto di non sapere come sei arrivato qui,quindi non dovresti rimanere basito per così poco.
E poi,dopotutto,gli occhi sono lo specchio dell'anima,se li sai guardare attentamente non servono le parole.
Parlava senza neanche guardarmi,come se sapesse che tutto quello che diceva fosse giusto,fosse vero,non cercava di convincermi.
Il che mi fece incuriosire ancora di più.
Adesso che ero in piedi riuscivo a vederla a figura intera:
Era alta quasi quanto me,non indossava calzature ed era coperta da un vestito bianco e nero che sembrava avere un taglio antico,forse greco.
Aveva una carnagione bianca come la mia,forse un pò più sull'incarnato,aveva una corporatura esile e non era sproporzionata,come la maggior parte delle "cose" che ormai ero abituato a vedere.
I capelli erano lunghi e biondi,un biondo innaturale,le arrivavano fino a metà della schiena,e a contrario di molte alter ragazza,aveva le punte di un nero corvino.
Era davvero bizzarra,ma aveva un suo fascino,era alternativa e diversa da tutte e poi aveva quel non so che mi spingeva a conoscerla.

~Le cronache di un Deus Mortis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora