Capitolo 9

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Arrivati all'Hotel Tsukishima prese una stanza rapidamente.
-Wow! Sei così fomentato nello scoparmi Tsukki caro?- Nessuna risposta. Solo un sorrisino beffardo comparve sul viso di Tsukishima. 'Non sai cosa ti aspetta.' Pensava continuamente il biondo.
-Tsukkii! Dove mi stai portando?- Chiese allegra la ragazza.
-Smettila di chiamarmi così.-
-Ma Tsukki! Sei adorabil- Tsukishima gli tappò rapidamente la bocca con una mano, guardandola freddo.
-Ti ho detto. Di. Non. Chiamarmi in quel modo.- La ragazza rabbrividì e annuì leggermente con il capo.
-Bene.- Tolse la mano, asciugandosi dalla sua bava sul proprio giaccone.
-È questa la camera?- Chiese impaziente la ragazza.
-Si. È questa.- Vi entrò per prima la mora, poi Tsukishima.
-Allora da dove iniziamo?- Tsukishima mise una mano in tasca tirando fuori dello scotch, facendo inclinare la testa della ragazza per la confusione. Ma poi la ritirò su con un sorrisino.
-Mi vuoi legare eh?- Disse poggiando una mano sul petto del biondo.
-Si, esatto. Vedo che capisci al volo.- La scaraventò sul letto, cercando di essere il meno delicato possibile.
-Tsukishima mi hai fatto male!- Tsukki fece un sorrisino.
-Ops. Non volevo di certo farlo apposta.- Futaba alzò gli occhi al cielo.
-Dai scopiamo.- Lo prese per la cravatta, ma Tsukishima diede uno schiaffo alla sua mano facendola sobbalzare.
-Non mi toccare.- Futaba annuì lievemente con il capo per poi dargli i polsi uniti. Tsukishima prese lo scotch e iniziò a girarlo intorno ai polsi della ragazza. Una volta finito la legò al letto, mani e piedi. Poi prese il telefono allontanadosi dalla ragazza.
-Che stai facendo Tsukishima?- Chiese parecchio confusa.
-Chiamo qualcuno.- La ragazza inarcò un sopracciglio.
-Chi?- Tsukishima fece il suo solito sorrisino da angelo diabolico.
-Tuo padre.- La ragazza sgranò gli occhi.
-No! Non osare!-
-Oh. Come se tu mi facessi paura da legata.- Gli fece un occhiolino, e la ragazza ricambiò con uno sguardo truce.
-Mi hai ingannata!- Tsukishima rise in modo amaro.
-Ma davvero? Pensavo ci arrivassi già da prima francamente, ma evidentemente non sei come il mio ragazzo.- Affermò e sottolineò la parola "ragazzo".
-Guarda che Yamaguchi pensa che tu lo stia tradendo!- Disse con un tono di cattiveria, Tsukishima si avvicinò a lei stringendo fra le mani le sue guance in modo aggressivo.
-Yamaguchi ha capito sicuramente che non lo avrei mai tradito. Non con te. Zoccola.- La ragazza gli sputò in una lente.
-L'unica zoccola sei tu!- Tsukishima si pulì tranquillamente la lente, per poi sferrargli un cazzatto sul viso.
-Mh. Era da tanto che non alzavo le mani. Le ho sempre alzate per Yamaguchi.- Assottigliò gli occhi. -Chissà perché.-
-M-Ma non puoi picchiare una donna.- Tsukishima rise di nuovo.
-Ah perfetto quindi posso continuare a picchiarti, un essere come te non è paragonabile alle vere donne.- Tsukishima compose il numero sulla tastiera del telefono.
-No! Non farlo!-
-Ops sta squillando. Scommetto che tuo padre sarà felice di riportarti in America no? Così potrà stare con la sua amata figlia.-
-No! Lo odio quel vecchio!- Tsukishima sorrise in modo malato.
-Meglio, ti faccio soffrire.-

Dopo una chiacchierata con il padre durata 10 minuti, Tsukishima abbandonò letteralmente la ragazza legata al letto e corse rapidamente dove aveva lasciato Yamaguchi. Quando disse a Futaba che Yamaguchi aveva capito sicuramente che non lo stava tradendo, tremava. Tsukishima aveva di nuovo paura. Paura di perdere per la terza volta in due giorni il suo amato Yamaguchi. Corse il più rapidamente possibile. Vedeva il vuoto. Dove si trovava Yamaguchi ora c'era solo il vuoto. Non c'era nulla e nessuno. Si avvicinò al muro dove era appoggiato, facendo un piccolo muso di tristezza apparì sul suo volto. Lo aveva perso? Aveva perso l'amore della sua vita? Quel ragazzino lo faceva totalmente impazzire. Come riusciva Yamaguchi a sopportare una persona così stronza come Tsukishima non si sapeva. Ma entrambi erano follemente innamorati. Amavano i pregi e i difetti di entrambi allo stesso modo. Tsukishima fece un piccolo sorriso. Ma quali difetti di Tadashi? Lui era perfetto. Forse si sminuiva troppo. Ma è dannatamente adorabile quando cerca di trovare scuse per giustificare Tsukishima. Tadashi è sempre stato adorabile. E Tsukishima certe volte si sentiva in colpa a fare pensieri erotici su di lui mentre era così carino, dolce e innocente.
-Tsukki!- Lo chiamò il moro, cons guance arrossate e piccole lacrime ai lati dei suoi occhi. Tsukishima gli corse incontro e lo abbracciò, stringendolo con delicatezza. Come se fosse una cosa pregiata. La cosa a cui tiene di più.
-Tadashi... Io... Io ti amo. Davvero. Non riuscirei mai a tradirti.- Yamaguchi arrossì più di quanto già non lo fosse.
-T-Tsukki d-da quando mi chiami... In quel modo...- Tsukishima sorrise.
-Da quando ti amo.- Gli alzò il mento con due dita.
-T-Tsukki...?- Chiuse gli occhi.
-Hey Yamaguchi.- Sorrise. -Sei stupendo.- E poi lo baciò, un bacio puro. Non di malizia o altro. Solo dolcezza.

Si staccarono dopo una serie di baci che il biondo lasciò sulle labbra del moro, diventato ormai rossissimo in viso. A prima vista si poteva dire che fosse un ubriaco.
-B-Basta Tsukki!- Affermò il ragazzo non riuscendo più a respirare.
-Altrimenti?- Soffiò sulle labbra dell'altro, facendolo rabbrividire.
-A-Altrimenti... Non ti bacerò più!- Tsukishima fece un sorrisino.
-Come se ti dovessi chiedere il permesso per baciare il mio ragazzo.- Il moro sgranò gli occhi.
-Il tuo che...?- Tsukishima si mise in ginocchio con le guance arrossate, porgendogli una scatolina con all'interno un anello.
-Vuoi essere il mio ragazzo per sempre Tadashi?-

*spazio all'autrice*
ECCO QUA. ORA LA VOSTRA SETE DI SANGUE DEL CAPITOLO PRECEDENTE SI È DISSETATA? Comunque andate a leggere  50 shades of iwaoi (CHE È UNA IWAOI MA CHE STRANO) E ukaeda date più amore a sti due pls

Tsukkiyama ¦ DaisukiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora