Capitolo 4

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Yamaguchi's Pov
Era un giorno caldissimo... Me lo ricordo bene. Accadde tutto grazie ad un semplice ghiacciolo alla fragola... Che io e Futaba ci fecimo quella promessa.
-Tadashi! Ho caldo! Voglio un gelatino! Lo compreresti alla tua principessa Futaba?- Mi fece una linguaccia e un visino adorabile. Come potevo dire di no?
-Certo! Se la mia principessina lo desidera lo andrò a comprare!- Mi fece uno di quei sorrisi calorosi che tanto amavo. Le mie guance arrossirono vistosamente.
-Grazie mio principe! Al mirtillo!- Mi girai verso l'altro che aveva un'espressione disgustata da tutti quegli stupidi nomiglioli.
-Tu come lo vuoi, Tsukki?- Conobbi Tsukki poco prima di Futaba... E noi tre fummo come un trio, finché qualcosa accadde fra Tsukki e Futaba. Non mi vollero mai dire il perché o cosa fosse accaduto. Sta di fatto che non si rivolsero più la parola e non si sorrisero più a vicenda.
-Alla fragola.- Gli rivolsi un sorriso e lo vidi arrossire.
-Come sempre alla fragola, eh?-
-Stai zitto Yamaguchi.-
-Scusami Tsukki!- Quella piccola atmosfera che si era creata fu interrotta dalla voce squillante di Futaba.

-Dai principe mi compri il gelatino?-
-Si si! Ora vado a comprarlo!- Mi allontanai dai due, che intanto si scambiarono occhiatacce orrende.

Tsukishima's POV
Quella stupida bambinetta di nove anni lo stava palesemente usando. Ed io ero lì, a guardarlo sgretolarsi piano piano pur di farla felice. La odio ancora dopo 7 anni. È normale. Quello che fa e faceva era orrendo. Lei usava le persone per i suoi scopi personali.
-Tsukki~- Dopo che Yamaguchi si allontanò di parecchio per prendere i gelati presi parola anche io.
-Non ti senti una brutta persona per quello che stai facendo a Yamaguchi? Lui è fragile. E non ti azzardare a chiamarmi in quel modo. Solo lui può.- Le lanciai un'occhiata molto fredda e lei ricambiò con uno sguardo acido e un sorriso inquietante sulle labbra.
-Perché non glielo dici? Ah no aspetta... Se glielo dici io dirò qualcosa che tu hai fatto.- Un'espressione di disgusto si dipinse sul mio volto.
-Sei sicura di avere 9 anni?- La vedevo come se fosse un lupo nelle vesti di un dolce agnello innocuo. Ma quello lì dentro era peggio di un lupo. Era un mostro, usava a suo piacimento più e più bambini per poi renderli suoi schiavi.

Io non ero da meno. Quello che avevo fatto era qualcosa di imperdonabile. Forse anche peggio di ciò che faceva Futaba. Anzi, sicuramente peggio di ciò che lei faceva.
-Sei sicuro di essere umano?- Abbassai la testa. No, quello che avevo fatto non era per nulla umano. Da un bambino di 9 anni per giunta! Era una cosa orribile.
-Io non ho mai fatto ne toccato Yamaguchi.-
-Ahhh capisco... E tuo fratello? Come sta, Akiteru?- Gli occhi mi pizzicavano di rabbia. Ero un mostro.
-Siamo... Andati a trovarlo qualche giorno fa.-
-Akiteru ha parlato con la tua mamma e il tuo papà?- Nella sua voce si sentiva una leggera punta di crudeltà.
-No... È in coma.- La voce iniziava a tremare.
-Oh, quindi nessuno sa che cosa tu abbia fatto?-
-È stato solo un errore.-
-Siamo sicuri? Non credo che ciò ce tu abbia fatto sia un errore, lo hai fatto di proposito vero?- Sì. Ero arrabbiato. Lo avevo fatto con tutta la crudeltà di questo mondo... Ma mentre lo facevo mi sentivo morire, come se la mia parte umana mi stesse abbandonando completamente. Ero un bambino. Un bambino mostruoso. Che poi ha dovuto affrontare le conseguenze.
-Anche tu hai sfruttato tutti quei bambini di proposito. E loro non sanno che tu hai più di nove anni, vero?- La ragazzina era una dodicenne. Dalle piccole sembianze, e dall'aspetto carino e coccoloso.
-Tanto tutto quanto sta per finire?- Alzai lo sguardo e lo posai sul suo, con aria fredda e pungente.
-Che intendi?- Fece una piccola risata malefica.
-Non vorrai mica...- Aggiunsi, ma venni bloccato poco dopo.
-Ucciderli? No! Non sono mica come te!- Ridacchiò in modo malefico, mentre un brivido di disgusto e paura si diffondeva dentro di me.
-Allora che vuoi dire?- Inclinai il capo.
-Mi trasferisco, lontano da qui. In America.- Tirai un sospiro di sollievo
-Finalmente- Dissi tutto du'un fiato.
-Ma tranquillo... Per tua sfortuna tornerò fra sette anni.-
-Quindi tormenterai Yamaguchi?-
-Devi sapere... Che io lo amo davvero-
-Sei piccola, non puoi sapere come sia o cosa sia il vero amore.-
-Bhe allora posso dire che Tadashi mi piace tanto!- Le sue guance si arrossarono. 'che schifo' Pensai.
-Problemi tuoi.-
-Te lo dico... Perché so che piace anche a te.-

Yamaguchi mi è sempre piaciuto. È una persona di cui ci si fida facilmente dato il suo carattere stupendo. E poi oltre al fatto di essere così adorabile quando arrossisce mi fa letteralmente impazzire. Va oltre le apparenze della gente, ogni volta riesce a farti ridere per la sua goffaggine, riesce ad essere così stupendamente timido. Le sue lentiggini? Incredibili. Il suo sorriso? Fa impazzire chiunque. Il suo fisico gracilino è così attraente. È perfetto. Da ogni punto di vista.

-Bhe? Che ci puoi fare.- Feci un sorrisino provocatorio. -Almeno io ho un'intelligenza da usare... A confronto tuo.-
-SEI COSÌ ODIOSO.- Ripresi ad avere un atteggiamento freddo.
-Lo so.-

(ELI SE STAI LEGGENDO SI TI HO RUBATO UNA CIT :3)

-ECCOMI!- Vidi arrivare uno Yamaguchi tutto di corsa e con il viso accaldato, dalla piccola corsa fatta poco prima.
-Tieni Futaba!- Le porse delicatamente un ghiacciolo con un sorriso. Quel dannato sorriso bellissimo.
-Grazie Tadashi!- Lo prese e vidi Yamaguchi arrivare verso di me.
-E un ghiacciolo alla fragola per Tsukki! Il suo preferito!- Mi sfuggì un sorriso.
-Come sei stupido.-
-Ma hai sorriso!-
-Stai zitto, Yamaguchi.-
-Scusami Tsukki!-

Una volta finito il mio gelato l'unica che ancora lo teneva in mano era Futaba.
-Tadashi- Prese parola. -Devo andare via per sette anni... Mi aspetterai?-
-Eh? Ma come? Perché? È tanto tempo!- Iniziò a piangere, una morsa al cuore mi colpì.
-Tu mi piaci tanto Tadashi! Ma devo andare in America... Quando tornerò... Ci metteremo insieme se ci rivedremo... Ok?-
-Va... Va bene.- Si abbracciarono.
"Una singola mossa falsa, Tsukishima... E ti porterò via Yamaguchi" Mimó con le labbra Futaba. Tutto ciò era straziante. Non avevo la minima intenzione di lasciarglielo così. Ma forse... Era meglio lei. Infondo... Chi vorrebbe un mostro come me... Che ha bruciato vivo il fratello.

*SPAZIO ALLA SCRITTRICE*
Oh... Salve. LO SAPETE CHE VI AMO? NON MI UCCIDETE PLS. SO CHE LO DOVEVO FAR USCIRE. MA STAVO ASPETTANDO UN CAPITOLO... EEEEE Nulla. Zattutti

Tsukkiyama ¦ DaisukiWhere stories live. Discover now