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Dopo essermi sentita  realizzata con la mia risposta blocco lo schermo del cellulare e prendo un libro dalla libreria, si so che può sembrare strano che una ragazza come me adori leggere, anche se è così mi aiuta a rilassarmi e a staccare la mente da tutti i miei problemi.

  - Il resto del mondo non mi interessa, se non ci sei tu.
- Sollevò la mano, indeciso, esitante, stava combattendo con se stesso; accarezzò svelto il profilo della mia guancia, con la punta delle dita. La sua pelle era ghiacciata come sempre, ma la traccia che lasciò sul mio vso era bollente, una scottatura che non provocava dolore. (vi prego dovete riconoscere questo pezzo di librooo)

chiudo il libro arrabbiata e lo lancio contro la porta, mi alzo dal letto e afferro il cellulare che avevo messo sulla scrivania, sblocco lo schermo, è mezzanotte, ho davvero letto per tutto questo tempo? Guardo le varie notifche, nessuna risposta da parte di Hayes, solo delle risposte da parte di alcuni fan.

Prendo da dentro l armadio il pigiama e me lo infilo, prima di entrare dentro il letto però sento il suono di un'altra notifica, incuriosita sblocco il cellulare e noto subito che è un messaggio, lo apro, è da parte di Hayes.

"Beh se proprio sei stupita da come siamo passati dal esssere """""""""conoscenti"""""" al essere estranei, ti do un consiglio, diventiamo estranei del tutto, scordati di me." Cosa?

Una lacrima involontaria scende lungo la mia guancia fino a schiantarsi sullo schermo del cellulare. Perchè devo essere così stupida? So che Hayes è geloso e allora perchè sono andata via? Perchè ho spento il cellulare? Ma soprattutto perchè non riesco mai a capire quando sbaglio? 

Blocco lo schermo del cellulare per l'ennesima volta e mi butto sul letto, senza rendermene conto inizio a piangere, molto, fino a singhiozzare. Mi addormento così: paingendo, non c'è cosa più brutta dell addormentarsi piangendo.

«Hey Cris, svegliati, faremo tardi a scuola...» sollevo leggermente la testa dal cuscino e con un misto fra un sbadiglio, una tossita ed un sussurro rispondo «Ethan, io rimango a casa non sto per niente bene» il ragazzo si passa una mano fra i capelli, lo fa sempre quando è pensieroso o nervoso «Sai Cris, ieri sera ti ho sentito mentre piangevi... Cos'hai? Sai io ci sono se vuoi parlare...» mi metto a sedere sul letto e senza dir nulla lo abbraccio.

Anche questa volta qualche lacrima fuggiasca esce incontrallata dai miei occhi fino a bagnare la maglietta bianca del biondo.

Non avrei mai pensato che si potesse stare così male per amore, specialmente per una cavolta come la mia, questa con Hayes è la mia prima vera relazione anche perhcè non voglio considerare quella che avevo in prima elementare.

«Okay, noi adesso andiamo ma, quando torno io e te faremo un lunga chiacchierata...» annuisco sorridendo leggermente giusto per farlo stare tranquillo e appena chiude la porta tiro un lungo sospiro per poi ributtarmi a letto.

Non riesco a dormire, guardo il soffitto in silenzio con le mani intrecciate sotto la testa. Chissà se a Hayes gli dispace, dalle cosa che mi ha detto ieri non si direbbe, pensavo che fosse un ragazzo dolce e sensibile, mi sento anche una stupida ad avergli raccontato la mia infanzia, non volevo che 'uno dei tanti' avesse un motivo in più per prendermi in giro, lensavo che lui fosse diverso...

La notifica di un messaggio, è di Tay, sorrido già prima di aver letto il messaggio, Taylor è un po' come me: è completamente pazzo ma credo che anche lui in fondo abbia il suo lato sensibile.

''Hey piccola Cris, come stai? Ieri ho letto i tweet tuoi e del Noiosone, così l'ho chiamato e mi ha raccontato quello che è successo, è un vero cretino sai? Sono sicuro che presto ti chiederà scusa, è davvero dispiaciuto per quello che è successo fra voi due, ci tiene a te, sei l'unica ragazza ad essere riuscita a fargli perdere la testa e, non per la tua bellazza esteriore ma, per quella interiore perchè tu, così come sei, sei l'unica cosa di cui avrò sempre bisogno.''

Mentre lo sguardo scorre fra una riga e l'altra il mio sorriso cresce sempre di più e prima che possa digitare una risposta arriva un altro messaggio "Sono stato un vero cretino a farti soffrire, non volevo farti del male." sorridendo digito velocemente la risposta "Sei un vero cretino, Noiosone xx"

Blocco lo schermo del cellulare  e mi alzo dal letto, non faccio in tempo ad uscire dalla stanza che qualcuno suona alla porta, mi gurdo per un attimo, ho una felpa lunga che mi arriva a metà cosia più meno e dei calzettoni da basket bianchi dell adidas. Cerco di sistemarmi alla meglio i capelli castani ramati tutti spettinati e vado ad aprire alla porta «Si?» chiedo sbadigliando «Stavo cercando il signor Ethan, per caso può dirmi dov'è?» mi giro con l'intemzione di andarlo a chiamare poi, all improvviso il mio cervello mezzo addormentato riceve un illuminazione, mi giro e rispondo sorridendo furba

«Mi dispiace... Noiosone ma al momento Ethan non è in casa.» il ragazzo ridendo si avvicina a me e mi afferra leggermente la vita e inizia a camminare portandomi verso il divano, mi fa sedere sul bracciolo e mi guarda

«Sei bellissima anche da struccata e con il pigiama, lo sai?»

The crazy girl (H.G.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora