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«Hey Cris, svegliati, devi andare a scuola...» mi sussurra dolcemente il ragazzo all orecchio
«Cris... Sono quasi le otto...» apro di scatto gli occhi e per scendere velocemente dal letto cado dal letto

«Che vuol dire che sono quasi le otto?! Ma sei scemo a vegliarmi così tardi?!» mi alzo velocemente dal letto e raccolgo i pantaloni grigi che indossavo ieri e continuo ad indossare la felpa che ho rubato ieri al ragazzo.

Cerco disperatamente le scarpe e tra che me le infilo corro in bagno per sistemarmi i capelli e, solo dopo aver posato la spazzola ed essermi legata i capelli mi accorgo che nel bagno c'era anche la madre del ragazzo che si stava truccando.

«Cris vuoii che ti presti qualcosa?» dice sorridendomi dolcemente annuisco ricambiando il sorriso, la donna mi passa del mascara e dell' eyeliner che applico velocemente per poi correre di nuovo nella stanza del ragazzo e rubare un suo cappellino, lo saluto velocemente con un bacio sulle labbra ed esco di casa correndo.

Non voglio che mi accompagni dopo che le fan ci abbiamo viste ben due volte insieme: quella volta quando mi ha accompagnato a scuola e l'altra sera al luna park,

Se continuo a correre così velocemente credo di arrivare in tempo  per prendere almeno l'autobus, si ce la posso fare.

Per fortuna come avevo calcolato riesco ad arrivare in tempo per prendere l'autobus, cerco dietro la cover del cellulare il mio vecchio abbonamento per i mezzi di trasporto pubblici e dopo averlo fatto vedere al controllore del mezzo mi accomodo e controllo i social mentre aspetto.

Molti fan si stanno insospettendo del fatto che forse i hais potrebbero esistere veramente, tutto grazie a quei due semplici tweet di ieri sera...

Mi arriva un messaggio, è Hayes "Hey piccola, hai visto le nostre fan page?! Cosa vogliamo fare con i fan, come lo diciamo che stiamo insieme? Con un video? Con un tweet? Magari potresti venire al nostro evento quella della prossima settimana e potremmo dirlo li..." digito velocemente la risposta "Tranquillo, lascia fare a me, potremmo farlo capire indirettamente,  senza dirlo ufficialmente..." guardo fuori dal finestrino, la prossima fermata è la mia, così mi alzo dal mio posto e blocco lo schermo del cellulare.

Scendo dall'autobus e corro verso il cancello della scuola, non c'è nessuno fuori. Inizio a imprecare mentalmente e suono il campanello vicino al cancello.

Dopo essermi subita una bella brontolata da parte delle bidelle vado verso il mio armadietto pregando che ci sia qualche libro dentro, giusto per far credere ai prof che ho il materiale.

Per mia fortuna/sfortuna i libri ci sono anche se non sono delle materie giuste.

Prendo il libro di spagnolo e mi dirigo verso il laboratorio di chimica, bussa alla porta ed aspetto che la prof mi dia il permesso di entrare e, dopo essermi un bel poema anche da parte della prof, la signora mi comunica 
«Signorina Collins, abbiamo iniziato a fare un nuovo è progetto, il suo compagno è Alex.»

Sorrido e mi siedo vicino al mio amico, si lui ha un anno più di me ma, è stato bocciato l'anno scorso in questa materia così segue i corsi con me.

«Allora adesso scriverò tutte le formule che dovete testare con i vari acidi, mi raccomando ricopiateli e soprattutto usate i guanti, non sono acidi potenti ma potreste comunque avere delle reazioni allergiche.»

Prendo il quaderno e la penna del ragazzo e inizio a scrivere le varie formule scritte alla lavagna, credo di averle scritte bene, spero, quando la prof scrive sembra che scriva in cinese antico anzi che in inglese...

«Okay fatto.» dico mettendo un punto alla fine dell'ultima frase, Alex in silenzio prende il quaderno e inizia a leggere 
«Sei sicura di aver scritto bene?» domanda mentre legge i miei appunti

«Si perché?» chiedo a mia volta curiosa
«No perché, non che sia tutta questa cima in chimica ma credo che la candeggina non si dovrebbe mischiare con l aceto...» alzo le spalle e il ragazzo si arrende «Bah... Ma che ne voglio sapere io di chimica..» dice e versa le due dosi nel contenitore che ci ha dato la professoressa.

Appena le due sostanze si mischiano si crea un vapore assurdo e puzzolente, tutti iniziamo a tossire, la prof presa dal panico fa evacuare tutta la classe, contiuiamo a tossire anche mentre siamo fuori.

Si sente ancora quella strana puzza e pian piano anche tutte le altri classi iniziano ad uscire, tossendo come noi.

«CHI E' STATO A MISCHIARE L'ACETO CON LA CANDEGGINA?!» urla la prof alla sua classe, Alex mi rivolge uno sguardo terrorizzato, nemmeno quest'anno va molto bene in questa materia e molto probabilmente se si fa avanti verrà bocciato anche quest'anno

«Prof sono stata io, avevo sbagliato a leggere gli appunti alla lavagna...» la signora mette le mani sui fianchi e mi guarda con disapprovazione

«Vorrebbe dire che la mia scrittura non è chiara signorina Collins?!» mi gratto la nuca imbarazzata mentre il resto della classe inizia a parlottare e ridacchiare

«Beh diciamo che leggerei meglio la scrittura cinese della sua...» dice Valentine, ovvero la Barbie fatta male imitando la mia voce 

«Collins questo è troppo!» urla la professoressa «Vai in direzione adesso!» mi giro verso la finta bionda e le lancio un'occhiataccia per poi girarmi e rassicurare il mio amico, sono certa che si sente tremendamente in colpa

«Ma prof...» «Niente ma! Vai subito dalla preside!» mi urla in faccia quella vecchia vegera, così per non cacciarmi in altri guai sbuffo e vado verso l ufficio.

Busso alla porta ed aspetto che la dirigente mi dia il permesso di entrare, dopo qualche minuto busso di nuovo e subito la donna mi risponde con un semplice "avanti".

Imprecando sottovoce entro e mi metto seduta di peso su una delle sedie di fronta alla grande scrivania della donna
«Cri Cris Cris Cris, cosa hai fatto questa volta?» chiede lasciando un documento che stava leggendo e togliendosi gli occhiali da vista rosso scuro

Guardo la sedia di finta pelle bianca, poi alzo leggermente lo sguardo fino a guardare la grande scrivania lucida bianca, ed infine incotro lo sgaurdo della direttrice, vestita con un abito elegante nero con sopra una giacca bianca, è perfettamente intonata con tutto il resto della stanza visto che è completamente arredato con oggetti bianchi e neri, un quadro però attira la mia attenzione, uno sfondo bianco con delle piccole macchie nere e sul centro una mela gocciolante rosso acceso

«Cris? Mi stai ascoltando? Cosa hai combinato?» la voce severa e preoccupata allo stesso tempo della signora mi riporta alla realtà 

«Beh diciamo che... Per sbaglio ho mischiato due sostanze che non andavano mischiate e per colpa mia mezza scuola è dovuta evaquare... Poi quando la prfessoressa mi ha chiesto il perchè io le ho spiegato che non avevo capito la sua scrittura e Valentine mi ha messo in questo gaio perchè imitando la mia voce ha preso in giro la prof.»

La donna scuote la testa mentre rimane in silenzio e riprende tra le mani il foglio che aveva prima, rilegge il documento e poi sospirando mi chiede

«Cris, te per caso hai vissuto in Italia prima di trasferirti qui?» domanda mentre cerca qualcosa su un cassetto della scrivania

«Perchè?» chiedo timidamente «Perchè mi è appena arrivata una proposta di uno scambio culturale italia-america e mentre lo leggevo stavo pensando che te saresti stata perfetta ma, poi i è sorto il dubbio che forse te avevi origini italiane...» cosa?!?! Oh mio Dio posso tornare in Italia! Io voglio tornare in Italia... Dai mi devo inventare qualcosa...

«Ma no, io non sono italiana ma, prima di trasferirmi qui vivevo a... New York.» la donna mi guarda stupita e chiede

«Oh sul serio?! E' una bellissima città, perché ti sei trasferita?»  oh fantastico, ma perchè non si può fare un pacchetto di affari suoi?! E adesso cosa le dico?!

«Beh sa com'è... Motivi familiari..» beh non le ho proprio mentito, questa è una mezza verità, diciamo solo che è solo cambiato un pochino il paese...

«Oh non mi impiccio, allora dimmi, cosa ne diresti di andare in Italia per un mese?»

The crazy girl (H.G.)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon