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-Tutto bene?-
Kurt mi fa scendere dall' auto e io annuso l' aria che sa di neve.
"Tutto bene?" è una domanda che ho sempre odiato, perchè in pochi me lo chiedevano veramente e in questo periodo lo detesto ancora più, perchè lo sento  ripetere  ogni ora da quando Oliver è in coma.
Osservo le montagne e quello che mi circonda: distese di prati senza vita, alberi senza foglie, uccellini assenti.
L' unico suono che si sente è il canto del vento a momenti più forte, in altri più debole...come me.
Sì sono debole, sono una pessima creatura, un piccolo individuo che quasi non merita di esistere.
-Hathor?-
Mi volto verso Kurt che ha chiuso le portiere.
- Andiamo-
Mi prende la mano e camminiamo per un po' fino a casa mia.
Appena entriamo profumi di biscotti al cioccolato e alla cannella, di muschio e abete, di amore e felicità ci inonda.
Amaterasu e Artemide ci saltono addosso appena sulla soglia di casa e questo basta per mettermi un po' di allegria.
Tutto il mondo mi è sempre sembrato una merda, ma quando si parla della mia famiglia mi si stampa semore un sorrisino a pensare alle faccine delle gemelle, al carattere dei miei fratelli, alla mamma, al papà, al cane e al gatto...eh sì mi hanno regalato un gatto.
Il suo nome è Mew berry ed è bianca sulla pancia mentre il resto del corpo è nero come una notta fredda e malinconica, dove la luce della luna riesce renderla allo stesso tempo intrigante.
Tutti vengono a salutarci, parenti e amici ci inondano di baci e abbracci, ti complimenti e battutine.
- Hathor! Ma che bella ragazza sei diventata!-
- Uh, questo giovanotto è il tuo ragazzo?-
- Stareste bene insieme!-
- Che bel ragazzo che ti sei trovata!-
Tutti sono convinti che tra me e Kurt ci sia qualcosa, ma in realtà non c' è nulla tranne una forte amicizia.
Ora Kurt vive da noi, l' hanno fatto uscire dall' ospedale come mi aveva detto quel giorno maledetto, in cui saltando gli caddi addosso e...vabbè lo sapete.
Sorrido e con Kurt vado al piano di sopra in camera.
-Ma quanti parenti hai?-
Kurt mi guarda con gli occhi che paiono fanali.
Ridacchio.
- Alcuni sono amici, comunque molti.-
Ci sediamo sul letto e guardiamo un po' di video di Giorgio cappello di Paglia, è troppo forte sto tipo e fuori di gamella.
-Mi preparo prima io o te?-
Kurt si alza stiracchiandosi.
-vado io-
Entro in bagno e faccio una doccia velocissima, poi ancora in accappatoio mi trucco, asciugo i capelli che ora sono rosaaaaaaa e vado davanti l' armadio mentre Kurt va a lavarsi.
Guardo tutti i miei vestiti e visto che è la vigilia di Natale opto per un abito rosso e lungo fino al ginocchio.
Infine nel tempo in cui io mi piastro i capelli Kurt si è vestito con quello che gli hanno regalato i miei per S. Lucia.
Tutti hanno accolto Kurt come un figlio, un fratello, un nipote,  lo considerano come il mio gemello.
Per fortuna che mio padre ha cambiato lavoro e quindi guadagna più soldi di prima, se no una persona in più sarebbe stata difficile da mantenere, ma comunque Kurt aiuta un po' a pagare l' affitto con i soldi che ha tenuto da parte mentre era all' ospedale.
Ora io lavoro anche in un negozio di dischi, mentre Kurt fa il cameriere in un ristorante della catena American graffiti, ossia un ristorante fighissimo che si trova in molte città d' Italia, dove si mangia tanto buon cibo americano, tutto è arredato anni '50 e si sente solo musica anni'40 '50 e '60, A-DO-ROOOOO.
Io e Kurt ci guardiamo un attimo nello specchio e ci abbracciamo.
- Vorrei che si svegliasse!-
Mi esce un lacrima.
- Tutti lo vorrebbero.-
Poi all' improvviso qualcuno spalanca la porta.
Rimango ferma un secondo e poi..
- Waaaaah, Livia-
- Hathor-
entrambe saltiamo come delle pazze e guardiamo fantastici accessori e vestiti.
- Ti trovo molto bene-
La osservo con il suo abito nero e rosso e penso che sono anni che non la rivedevo, mi mancava tantissimo la mia cuginetta preferita.
Kurt e Livia si presentano, poi lei mi guarda e ride.
-Che c' è?- Domando confusa.
-Indovina chi si trasferisce da Roma in Trentino?-
Mi sorride e io non ci posso credere a quello che mi ha detto.
-Tu!?- Esclamo poco convinta per poi abbracciarla.
-Sì, è fà-vò-lò-sò ! - esclama guardando in alto e muovendo le mani.
Io e Kurt ridiamo e poi decidiamo di andare a fumare una sigaretta  fuori prima di andare a cenare.
-Quindi verrai a fare l' artistico a Rovereto?-
- Sì, do qua gli esami  per l' ultimo anno ... poi non so che farò, poi sai magari potrei avere un futuro su Youtube...-
Kurt mi guarda confuso.
- Livia, tu devi sapere che Kurt è stato per un sacco di tempo in ospedale quindi non sa chi sei.-
- Ohh, mi spiace. Ora stai meglio?-
Kurt mente spudoratamente.
-Certo.- Fa un grande falso sorriso per poi ascoltare Livia.
-Ah, comunque io su youtube ho un canale e ecco ... Hathor, non ce la faccio a spiegarlo.-
Sbuffo buttando nel posa cenere il mozzicone fumante.
-Livia, per tutti Lilly Meraviglia, è famosa sul web.-
Livia arrossisce e mi segue entrando in casa.
- Uhh, figo!- Livia lo guarda in modo strano e poi incomincia a fare urlettini.
- Dovresti farti i capelli rossi!!-
Ridacchio e mi accomodo nella grande tavola.
-Cosa? I capellli rossi?-
Rido e tutta la famiglia e gli amici incominciano a parlare.
Tutti, insieme, in compagnia, tutti felici, tutti spensierati, tutti ...tranne io.
Con tutti... tranne Oliver.

Spazio autrice: Salve a tutti, come va?*silenzio* Spero bene .
*Silenzio* Io come sto? Ah bene grazie.
Vabbè, vi è piaciuto questo capitolo. Se sì mettete una stellina☆, altrimenti lasciatemi un commento dicendo cosa secondo voi non va, dovrei migliorare, etc.
Se qualcuno dice a Lilly meraviglia di leggere sto capitolo, o meglio tutto il libro, sarebbe Favolosoooo.
E NON DIMENTICATE DI SEGUIRMI, AGGIUNGERE MIE STORIE A ELENCHI DI LETTURE  E DI FARE TUTTE LE ALTRE COSE CHE A NOI PICCOLI SCRITTORI PIACE .
QUESTO È TUTTO.
Bye Bye

Emolove

I'm not afraid to die ( IN REVISIONE) Where stories live. Discover now