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HATHOR
Apro la porta della mia camera che è come la ricordo, non che sia stata via tanto, ma negli gli ultimi mesi sono stata poco, anzi quasi mai, in questa stanza, in questa casa.
Sono stata prima assente dal mondo, poi in un castello di uno psicopatico.
I 16anni peggiori del mondo, l' anno peggiore della mia vita.
Annuso l' aria profumata di cannella e altre spezie, poi guardo le pareti, i poster, le collezioni di vinili, cd, musicassette, fumetti e tazze {si cosa strana ma io sono fissata con le tazze}.
Mi butto letteralmente sul letto e subito si siede Oliver accanto a me.
-Quando tu non c' eri sono stato molto tempo nella tua stanza, avvolte veniva anche Avril con me.
Ti pensavo di continuo, per un momento ho anche pensato negativo, ma per fortuna stai bene.-
Oli mi alza il viso per baciarmi, ma io lo abbraccio.
Non lo conosco ancora bene, non posso baciare il primo che capita come ho fatto con Kurt.
Le lacrime mi salgono pensando a quello che gli hanno detto i dottori, pensando a Riccardo e a quello che mi ha fatto, pensando a i mesi persi.
- So cosa stai pensando, ma perfavore non piangere.
So quello che hai passato, lo so ...ma pensa che ora hai amici come Micheal, Avril e gli altri. Pensa alla tua fantastica famiglia che ti ha aspettato e ti rimarra sempre accanto.
Sai non tutti hanno una famiglia come la tua.
Guarda per esempio Micheal suo padre lo obbligava a studiare musica classica per ore fin da piccolo e se bon ubbidiva lo picchiava di brutto.
John suo padre e sua madre hanno divorziato quando lui era piccolo chiedendogli con chi volesse stare dei due, alla fine è andato a vivere con la zia Mimi, suo padre non lo vede da anni e sua madre è morta l' anno scorso investita da un poliziotto ubriaco.
Quando sei triste pensa a tutte le cose belle della tua vita.-
Ha ragione, ha assolutamente ragione.
Lo abbraccio e sorrido.
-Comunque sei più bella quando sorridi.-
Mi volto e guardo la mia specchiera dove i miei occhi verdi grandi come fanali si rispecchiano e noto che sono cambiata.
Mi alzo e mi avvicino sfiorando con le dita il vetro.
Ho le occhiaie e il mio viso e scavato, i capelli sciupati e ...sono magrissima.
Oddio ma cosa avevo nella testa...sono anoressica.
Non piango più e vado all' armadio scegliendo di indossare qualcosa scelto da Oliver.
-Scegli tu!-
-Cosa?-Oliver mi guarda con la testa inclinata da un lato come un cucciolo.
-Scegli tu i vestiti che indosserò oggi.-
Vado dietro il separè(?).
{Nota del autore: Scusate ma sono una ragazza moltooooo pigra e non so se si scrive così..quindi non guarderò sul dizionario ma voi ragazzi molto intelligenti nella vostra testa lo leggerete corretto}
Noto che Oliver si alza e guarda tutti i vestiti con attenzione poi me li passa sebza guardarmi visto che ora sono in mutande e regiseno.
Ha scelto degli skinny tagliati sulle ginocchia, una canotta nera dei My Chemical Romance, { Nota dell autore: Tipo la tua canotta artemisia...scusate gente che non sa di cosa sto parlando ...ma c'è sta ragazzina che l' ha come quella che mi sono immaginata io}
delle vans con un motivo space, il berretto di Naruto Shippuden, una cintura a scacchi viola e neri e una felpa dei Bring me the horizon con la bella faccia del cantante.
-Bella scelta Oliver!-
{ Ehehe, non riuscite ad immaginarvi la felpa dei Bmth scelta da Oliver..ahahah oke basta note dell' autore}
- Eheh, ho buon gusto.-
Mi vesto e guardo Oli che ha in mano la chitarra.
- Posso?-annuisco e mi siedo accanto a lui.
{Oke, dai questa è l' ultima...allora la canzone che canterà dopo Hathor l' ho scritta io ..quindi guai a chi me la prende.}
Oliver strimpella un po', poi me la passa e mi fa segno di suonarla mentre canto.

-Lacrime solcano le guance
il cuore è ferito da lance
Sai ti capisco, ma sappi che tutto andrà bene

Sugli occhi la frangia lunga
in attesa che un raggio di sole giunfa
Sai ti capusco, ma un giorno tutto questo sarà finito

Vestirsi solo di nero
guardare a terra o il cielo
per nascondere i singhiozzi il cuscino sulla bocca
e ogni volta sentirsi cosí sciocca

Tutto è solo un passaggio
questo è solo hn amaro assaggio

Ma un giorno arriverà un raggio di sole
e non ci sentiremo più sole
... e non saremo  mai più sole

Cappucci larghi per nasconderti quando piangi
in qualcunque modo ti arrangi
Sai ti capisco, ma ora fai un bel sorriso

Vestirsi solo di nero
guardare a terra o il cielo
per nascondere i singhiozzi il cuscino sulla bocca
e ogni volta sentirsi cosí sciocca

Tutto è solo un passaggio
questo è solo hn amaro assaggio

Ma un giorno arriverà un raggio di sole
e non ci sentiremo più sole
... e non saremo  mai più sole-

Sto zitta e mia nonna ci chiama dalla sala.
-È stupenda, ma di chi è?-
Abbasso lo sguardo arrossendo.
- In realtà è mia.-
Oliver mi abbraccia.
- La potremmo cantare con la band..anzi la canti tu, ci aghiungiamo solo la batteria e un assolo ..e Wow ..Boom ...ciap Ciap.-
Rido.
- Ciap Ciap? Ahahah-
Mi alzo aprendo la porta.
- Sì, Ciap Ciap. Ahaha-
Oliver mi solleva e mi fa il sollettico.
Mi fa male la pancia dalle risate e nonno Ringo si aggiunge anche lui facendomi i dispetti mentre la nonna continua a dire
" Ringo smettila non sei più un ragazzino".
Usciamo di casa e prendiamo la macchina.
- Ehm, Signora io avrei un problema..non ho i soldi per pagarmi il biglietto.-
Oliver abbassa lo sguardo.
-Tranquillo giovanotto la mia pensione serve a questo.-
Il nonno ride e chiede a Oliver se guida lui perchè avendo una certa età non è poi tanto sicuro che guidi lui.
Dopo poco tutti e quattro ci perdiamo in chiacchere e risate mentre il tempo passa e Gardaland si avvicina.

I'm not afraid to die ( IN REVISIONE) Where stories live. Discover now