12. Fra gli alberi...

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" Harry....." disse il re delle scimmie, cercando di rubare il pezzo di carne a Louis.

Quest'ultimo lo scostò ed esclamò:

" Chiedimi per favore di dartene un pezzetto "

Harry lo guardò sorridendo, credendo che fosse un gioco e ripetè:

" Chiedimi per favore di dartene un pezzetto "

Louis allora sorrise e ne allungò un boccone al riccio che lo ficcò in bocca e lo masticò deliziato.

Saltellò subito a prendere altra carne e il naufrago la cucinò sotto gli occhi vigili del selvaggio che seguiva ogni suo movimento.

Louis gli raccontò che aveva imparato ad accendere il fuoco da bambino e che era stato suo nonno ad insegnargli e Harry ascoltava rapito le sue parole, cercando di capirle.

Ormai si stava avvicinando la notte e Louis si guardava in giro con timore.

Harry osservò i suoi occhi spaventati, allora si diresse dalla madre e da un altro gorilla e disse loro di vigilare sul gruppo perché lui avrebbe portato il ragazzo a dormire in un luogo più sicuro e sarebbe stato con lui.

Si avviò, quindi, verso il folto della foresta a passo svelto e fece cenno a Louis di seguirlo, ma il selvaggio si muoveva così rapidamente che il ragazzo dagli occhi blu, cercando di seguirlo meglio che poteva nelle tenebre, inciampò, cadde più volte in pochi minuti e finì col rimanere solo.

Temendo di perdersi, si mise a gridare e subito, con sua grande gioia, ricomparve Harry che si lasciò scivolare accanto a lui dai rami su cui si era arrampicato.

Il re delle scimmie rimase per qualche momento a guardare fisso il giovane inglese, come se fosse indeciso sul da farsi, poi si chinò e gli fece cenno di mettergli le braccia ben strette intorno al collo.

Quando Louis  ebbe fatto ciò che gli era stato chiesto, Harry si lanciò di nuovo fra i rami, portandoselo appeso dietro le spalle.

Nei primi minuti il giovane inglese provò una di quelle emozioni che non si dimenticano più, si sentiva volare fra i rami flessibili e ondeggianti, con una velocità che a lui pareva incredibile.

Harry saltava di ramo in ramo, nonostante il peso di Louis dietro le spalle, descrivendo parabole vertiginose, poi per un centinaio di passi avanzava con piede sicuro fra la  vegetazione, mantenendosi in equilibrio come un funambolo sopra una profondità tenebrosa di cespugli, di fronde, di piante rampicanti.

Passati i primi brividi di paura, Louis cominciò ad ammirare vivamente e, non senza invidia, i muscoli agili e forti di Harry e l'istinto meraviglioso che permetteva a quel
dio della notte e della giungla di procedere rapido e sicuro, com'egli avrebbe potuto
fare sul marciapiede d'una via di Londra, a mezzogiorno.

Ogni tanto, quando attraversavano qualche luogo in cui la volta del fogliame era meno fitta  e lasciava filtrare un po' della luce lunare, Louis  riusciva con un'occhiata a rendersi conto dello strano cammino che seguivano e in quei momenti gli mancava quasi il respiro, alla vista degli abissi che si aprivano sotto di loro.

Harry nella giungla ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora