Capitolo 28

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Ci sono rimasta male per il gesto di Darren, mi ha spinto via come se mi schifasse.
So che al momento il tempo è tutto, però trattarmi così non è proprio il massimo.
Darren apre la porta grazie al telecomando, mi sembra quasi un sogno.
Entriamo nelle celle, la porta si chiude automaticamente alle nostre spalle.
Non è una stanza molto grande, sia a sinistra sia a destra ci sono solo delle celle completamente vuote, al centro c'è lei.

-Mamma...- dico lentamente.
È davanti a me, dentro una cella, congelata e morta.
Non è per niente come l'avevo immaginata.
È praticamente la mia fotocopia, solo con qualche anno in più.
L'avevo sempre immaginata simile a me, ma avere davanti la mia copia perfetta è troppo.
Sarò così per via dell'esperimento?
Tutto ciò è davvero incredibile...
Continuo ad ammirarla in silenzio, cerco di sfruttare tutto il tempo possibile, voglio compensare gli anni che ho passato senza una madre con questi pochi minuti, per quanto possa essere assurdo...
Faccio dei piccoli passi verso di lei, tendo la mano per poter toccare il freddo vetro che ci separa, Darren però mi ferma stringendo forte il polso.

-Non toccare!
Non possiamo lasciare impronte, è già tanto se stiamo camminando.-
Che esagerato... non lo facevo così perfettino.

-Che t'importa?
Tanto adesso la portiamo via.-

-Sei seria?- dicono Claudio e Darren in coro.
È un'idea che mi è venuta in mente solo adesso, mi sembra uno spreco far riposare mia madre dentro una cella, voglio metterla in un posto caldo e accogliente
E poi non sopporto il fatto che abbia Lewis il corpo della mia defunta madre, lui non è nessuno, non si deve permettere di toccare mia madre.
Non ho fatto tutta questa strada per rimanere a mani vuote.

-Contaci che te lo permetterò.- dice Darren stringendo sempre più forte la presa -ho fatto l'impossibile pur di ottenere un telecomando e adesso butto tutto all'aria per uno dei tuoi assurdi capricci.
Scordatelo!-

-Non posso lasciare mia madre qui!- dico cercando di liberarmi, ma è tutto vano.

-Puoi benissimo invece!
Hai vissuto fino ad oggi senza di lei, e poi adesso che è morta non ha nessun valore.
È solo un corpo senza vita, a che ti serve?-

No... non può averlo detto veramente... come ha fatto...
Sentendo che ormai non sto più facendo resistenza, Darren lascia delicatamente il mio polso, in quel momento capisce l'errore che ha fatto.

-Senti, Amity...- dice Claudio dandomi una pacca sulla spalla -non ti devi preoccupare di quel corpo.
Quella non è tua madre, almeno... non più.
Tua madre sarà in cielo da qualche parte, vicino ad altre persone che la trattano come una principessa.
Lascia perdere questo cadavere, tua madre è in un posto migliore.-
Per quanto siano semplici, le parole di Claudio mi hanno fatto tornare calma.
Quella davanti a me non è mia madre, è solo un corpo vuoto, un cadavere.
Mia madre non è qui, lei è in un altro posto, un posto meraviglioso.

-Hai ragione! Allora... torniamo a casa!- gli dico girandomi verso di lui, gli mostro uno dei miei sorrisi migliori, lui ricambia facendomi l'ok con la mano.

Con quel poco tempo che è rimasto, prendo qualche secondo per vedere un ultima volta mia madre, cerco di imprimere per bene quest'immagine nel mio cervello, dopodiché iniziamo tutti e tre a correre verso la rampa di scale.
Salire è mille volte più complicato di scendere, ci metti il doppio della fatica e le gambe fanno male sin da subito.
Darren cerca di tirarmi per un braccio mentre Claudio mi spinge da dietro, non possono lasciarmi indietro come hanno fatto prima, però facendo così fanno ancora più fatica.
In tutta questa storia c'è anche un lato comico, dopotutto non è una cosa da tutti i giorni.
Questo sarà un ricordo che mi rimarrà impresso fino alla morte.
Ci sono stati dei risvolti negativi, ma non mi posso lamentare, credo sia la giornata più bella della mia vita.
Penso sia così per tutti, non solo per me.
Prima di fare qualcosa come un saggio oppure un concerto, abbiamo tutti paura, siamo incerti e tendiamo a scappare.
Ma poi inizia tutto e quel che sembrava pauroso inizia a piacerti, vai avanti senza preoccupazioni e sembra tutto un sogno ad occhi aperti.
Poi finisce tutto e ti dici "quasi quasi lo rifarei" "è già finito?" "tanta preoccupazione per niente".
Oggi ho fatto la cosa più illegale che potessi fare, avevo paura ma adesso penso sia stata la scelta giusta.
È stata un'esperienza che ci ha uniti un po' tutti, persino Darren e Claudio sembrano amici adesso.

-Finalmente si torna a casa!- esclama Claudio appena seduto nel posto di guida, si stiracchia e parte a tutta velocità.
Io ho il cuore che batte a mille, non ci credo ancora che siamo riusciti a farla franca, ma credo che presto se ne accorgerà, poco ma sicuro.
Ho le gambe che ormai non sento più e i polmoni che stanno derubando tutto l'ossigeno di questo mondo.
Invece, per quanto Darren sia stanco, lui continua ad essere composto e calmo, come se tutta la fatica che abbiamo fatto fosse una cavolata per lui.
-Prima di tornare a casa vorrei fare un salto da Adriano- dico a Claudio -vorrei ringraziarlo.
Mi sembra il minimo dopo tutto quel che ha fatto per me oggi.-
Claudio continua a tenere gli occhi fissi sulla strada, non c'è bisogno di rispondere.

-Non l'ho fatto mica per te!
Avevo i miei motivi...- dice Adriano continuando a fissare lo schermo, in questo momento avrei proprio voglia di spaccarglielo in testa.
-E poi...- continua -non mi piace Lewis come capo.
Sono sicuro che dopo questo giorno le cose cambieranno per me.-
Quindi ha fatto tutto questo solo per un suo tornaconto, in effetti non potevo aspettarmi molto da uno come lui.
Almeno siamo entrambi soddisfatti, è questa la cosa che conta.

Dopo averlo salutato, Darren mi dice all'orecchio che vuole rimanere altri due minuti.
Mentre io e Claudio l'aspettiamo in macchina, lui rimane da solo con Adriano.
Appena arrivata a casa voglio e devo chiedergli delle spiegazioni.
Mentre Claudio prepara da mangiare, sfrutto l'occasione per chiedere a Darren che cosa ha detto ad Adriano.

-Gli ho solo dato qualche consiglio.-

-Riguardo cosa?
Dopo quella risposta non mi sento più vicina a lui, non che prima lo fossi ma...-

-Non l'hai capito?
Dimmi... secondo te qual'era il suo motivo per aiutarci?-

-Il fatto che non...-

-Non c'entra Lewis!
Quello è il secondo motivo, però il principale è un altro.-

-Non capisco...-

-Se non l'ha fatto per te, per chi altri poteva farlo?-

Prendo qualche secondo per pensarci, mi viene subito un lampo di genio.
-Vuoi dire che a lui interessa...-

-Esattamente!-
Mi scappa una leggera risata, non avrei mai pensato che fosse per questo motivo.
Come ha fatto Darren ad arrivarci?
Probabilmente avrà notato qualcosa che ai miei occhi e a quelli di Claudio sembrava normale.
Beh... spero che anche Claudio se ne accorga presto.

Esperimento Umano 2: Speranza Oltre La MorteWhere stories live. Discover now