Capitolo 21

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-Amity! Amity, sei sveglia?-
Sento qualcuno che mi chiama, è una voce che mi strappa dal bellissimo e fantasioso mondo dei sogni, un suono fastidioso che fa uscire il sangue dalle orecchie... Claudio.

Vorrei chiedergli come ha fatto ad entrare nel mio appartamento, ma subito mi ricordo che sono stata io a dargli una copia delle mie chiavi, sono veramente una stupida.

-Un attimo... ti apro subito!-
Per fortuna non apre la porta, almeno quello non lo fa, è un'enorme fortuna.
Mi volto per svegliare Darren, ma lui non c'è.
Che se ne sia già andato? Che si sia nascosto?
Non riesco a nascondere la paura.

Non posso far aspettare ancora Claudio, per cui gli apro.
Lui si volta di colpo, sicuramente perché sono ancora in pigiama, pantaloncini corti e canottiera per la precisione.

-Scusa...- balbetta -non volevo... svegliarti...-

La sua incoerenza mi fa davvero riflettere, ma questo qui ha davvero un cervello?

Esco dalla stanza e faccio un giro per tutte le stanze: dove sarà andato Darren?
Lascio per ultimo lo studio, guardo attentamente tutte le cartelle del computer, niente è stato cancellato.
Potrebbe aver solo copiato delle informazioni, ma lo escluderei.

-Va tutto bene?- chiede Claudio -ti vedo agitata...-

-Si... avevo solo paura di essermi dimenticata di salvare un file...-

-Capisco... adesso vado a prepararti qualcosa da mangiare.
Appena è pronto ti chiamo.-

Controllo velocemente la mail di Arturo Lewis, la rileggo per avere una vaga idea di quel che dovrei scrivere.
Gli scrivo qualche parola veloce e precisa, voglio andare dritta al punto e finire le cose in fretta.

Dovrei mentirgli su alcune cose? Se lo faccio Darren manterrà il segreto?
Speriamo vada tutto a buon fine.

"Signor Lewis

Vorrei vederla al più presto, non amo parlare attraverso dei computer senza sentimenti.
Preferisco averla davanti a me e parlarle di tutto quel che vuole.
Decida lei l'orario e il luogo.
Io cercherò di liberarmi da ogni mio impegno pur di parlare con lei.

Cordiali saluti,
Amity Ford"

Forse mi sono dilungata troppo, ma non ho voglia di modificare o riscrivere tutto, così invio senza neanche ricontrollare eventuali errori.

Sento la voce di Claudio chiamarmi dalla sala da pranzo, lo raggiungo e consumiamo assieme la nostra colazione.

-Hai programmi per oggi?- chiede Claudio con la bocca piena, riesco a vedere tutto quel che sta mangiando, inutile dire che mi viene il voltastomaco.

-Oggi, per prima cosa, devo programmare un'intervista, quindi dovrò controllare tutte le mail che mi sono state inviate da tutti i giornalisti.
Come seconda cosa devo continuare il mio discorso riguardo l'intervista, tagliare alcuni pezzi, correggere errori e rendere potabile il tutto.-

-Una cosa che ti impedisca di usare il computer in poche parole...- dice ironico.

-Non posso fare altrimenti, ho una reputazione da mantenere.-

Lo ripeto così spesso... così spesso che inizio a dubitare che sia quello il motivo.
Magari è anche per quello ma in realtà c'è un secondo fine... sto diventando pazza.

Torno nel mio studio, il computer mi segna che è arrivata una mail.

Questa volta nessun giro di parole.
Arturo Lewis è stato davvero preciso e sbrigativo.

"8:30
Ristorante "perla viola"
Indossa un fermacapelli blu."

Avrebbe potuto darmi 48 ore di preavviso almeno...

E poi: la storia del fermacapelli mi è strana...
Forse è per riconoscermi, ma dubito seriamente che sia per quello dato che sono abbastanza conosciuta, sopratutto ora.
Sul serio... che senso avrà?
Adesso che ci penso però... io non so che aspetto abbia lui.
Come farò a riconoscerlo?
Sicuramente sarà lui a venire da me... ma se così non fosse?

Provo a vedere su internet se trovo dei risultati, se la sua azienda è famosa riuscirò a trovare una sua foto.
Ma... qual'è il nome della sua azienda?
Così poche informazioni... che rabbia!

Digito il suo nome su internet e avvio la ricerca.
La prima cosa che appare è un immagine, una vecchia immagine, è impossibile che sia lui.
Controllo tutti i siti possibili e immaginabili, ma niente... possibile che abbia fatto in modo che il suo nome non comparisse da nessuna parte?
Magari ha qualche hacker che l'ha aiutato... la cosa inizia a preoccuparmi.

L'unica cosa che posso fare al momento è prepararmi a tutto, considerare ogni singolo dettaglio.
Vorrei davvero poter essere aiutata da Darren, ma non posso andare da lui dato che c'è Claudio nei dintorni.
Chissà se è rimasto nell'edificio accanto al mio, potrebbe anche essere che, con il mio consiglio di ieri sera, abbia deciso di andarsene, di non lavorare più per quel Lewis.
Se così fosse... come lo ritroverò?
Non ho niente che posso usare per contattarlo.
Adesso che l'ho ritrovato non posso più permettermi di perderlo, ho già sbagliato una volta e di sicuro non sbaglierò una seconda.

Controllo nel mio armadio qualsiasi possibile vestito decente.
Non sono una ragazza molto elegante, preferirei dei comodissimi jeans piuttosto che un vestito aderente, di conseguenza i miei vestiti non sono tanti.
Sono due per la precisione: il primo ha la cerniera bloccata, il secondo non mi sta più.
Fortunatamente ho una gonna blu lunga, abbinata ad una maglietta dello stesso colore sarà perfetta.
Come fermacapelli userò una bacchetta, è rossa ma con dello smalto la trasformerò in blu.

Ormai è tutto pronto, devo solo far passare il tempo.

Cercherò qualcuno che può intervistarmi e continuerò il mio discorso.

Esperimento Umano 2: Speranza Oltre La MorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora