Capitolo 18

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-E queste... ora sono mie!-
esclama Claudio.
Adesso ha le chiavi del mio appartamento, sarà più difficile lavorare in santa pace d'ora in poi, con la paura permanente che possa venire da un momento all'altro.
Per adesso posso solo essere felice del fatto che non ha chiesto anche le chiavi di ogni singola stanza, quelle della mia camera e del mio studio in particolare.

Siamo di nuovo in macchina, dovremmo tornare a casa, però Claudio insiste perché vuole fare una passeggiata.

-Se ti metto il guinzaglio... per me va più che bene!- dico guardando fuori dal finestrino.
È una bellissima giornata, nessuna nuvola, il cielo è più azzurro che mai, le persone sono in giro per le strade, tipico di quando fa bel tempo.
Però non posso permettermi una passeggiata, ho una reputazione da mantenere e di sicuro chi mi vede penserà subito male di me, per un po' dovrò volare basso, ma a Claudio tutto ciò non interessa, o almeno non lo mostra.

-Andiamo Amity, una passeggiata al parco non farà male alla tua reputazione, ti stai solo prendendo una pausa!-
Quando ci si mette è davvero un bambino viziato, però devo ammettere che ho bisogno di una pausa ed è da molto che non faccio qualcosa di rilassante fuori casa.
Sono sempre dentro dei laboratori con un sacco di macchine e rumori fastidiosi, la tranquillità non me la può vietare nessuno, nemmeno la mia reputazione.

Ormai è deciso, andiamo al parco.
Però quello più lontano da casa, quello dall'altra parte della città, è più piccolo e con meno gente.
Claudio sembra un bambino che ha appena ricevuto il giocattolo che desiderava da tempo per il suo compleanno.
Cammina tenendomi per mano, è molto veloce e non riesco a tenergli il passo, così mi tira il braccio.
Non mi fa piacere tutta questa confidenza, non lo sopporto quando si crede chissà chi nei miei confronti, lui è il mio assistente e non un parente o un amico, va bene la confidenza ma senza darne troppa.
Gli chiedo se possiamo fermarci qualche minuto e sederci in una panchina a pochi metri da noi e, sia ringraziato il cielo, dice di sì.

-Hai già pensato a cosa fare dopo aver risolto la faccenda con Darren?-
La domanda di Claudio mi lascia sorpresa, è chiaramente una domanda fatta a caso così per non rimanere in silenzio, pensavo che dopo tutto quel tempo passato insieme a me gli avrebbe fatto bene e avrebbe incominciato ad essere un po' più intelligente, invece... che spreco.

-Dubito che riuscirò a continuare con la mia carriera di scienziata dopo che tutti sanno del mio passato, la stessa cosa vale se facessi altri lavori.
Dopotutto la reputazione è una cosa piuttosto importante per gli esseri umani, se ne hai una buona hai vinto tutto.
Quindi molto probabilmente rimarrò disoccupata fino alla morte... non che mi dispiaccia avere del tempo libero.
Mi trasferirò in un appartamento meno costoso e sopravviverò con i soldi che ho messo da parte in tutti questi anni.
Se ci penso... sono stata proprio brava a risparmiare invece di spendere tutto in cose inutili.-

Mi sento davvero una stupida ad elogiarmi da sola, però devo ammettere che sono stata proprio brava.
Anni fa non avrei mai pensato all'ipotesi di dover vivere con i soldi che mettevo da parte giorno dopo giorno, se avessi una macchina del tempo andrei subito a ringraziare con baci e abbracci la me del passato, non sono una tutta coccole e abbracci, quindi dovrebbe esserne grata di questa mia "concessione d'affetto".
Però... se lei è me... non accetterebbe di essere baciata e abbracciata... quindi non potrei ringraziarla come si deve.
Appena inventeranno la macchina del tempo devo assolutamente distruggerla.

-Ci sei ancora?- chiede Claudio dandomi dei colpetti leggeri sulla fronte, questo suo comportamento infantile mi sta dando sui nervi, chi gli ha detto di prendersi tutta questa confidenza?
Sul serio devo decidermi a dirglielo uno di questi giorni.

-Sono qui, smettila!- gli dico alquanto irritata, mi sto trattenendo dal dargli un pugno sul naso ma non so per quanto posso resistere.

-Comunque ti stavo dicendo...- dice girandosi dall'altra parte, sembra che dire queste parole lo metta in imbarazzo -se non trovi un posto dove andare potresti... venire da me... non è molto grande come appartamento ma una stanza libera c'è.-

-No!- dico senza tanti giri di parole.
L'idea di condividere una casa con lui non mi è mai venuta in mente e mai ci avrei pensato.
Ho paura solo a immaginarlo.

-Beh... nel caso cambiassi idea... il mio appartamento sarà sempre aperto per te!- dice mostrandomi uno dei suoi sorrisi da idiota.
Non si offende neanche dopo che è stato respinto a chiare lettere, come fa a sorridere?

-Anche la mia dato che hai le chiavi- vorrei dirgli, ma non mi sembrava il caso, voglio finire questa conversazione il prima possibile.

Torniamo nel mio appartamento, devo ammettere che essere uscita all'aria aperta non mi ha fatto per niente male, al contrario, adesso mi sento energica e pronta a risolvere la mia situazione.
Per prima cosa dovrò decidere cosa dire in mia difesa riguardo al mio passato, dovrò scrivere tutto quel che mi viene in mente per poi impararlo a memoria come un bambino delle elementari studia a memoria la poesia che gli hanno dato come compito.
Poi dovrò decidere dove e da chi farmi intervistare, non sarà difficile dato che ci sono un sacco di giornalisti che desiderano intervistarmi, però devo sceglierne uno che faccia domande che non mi mettino in difficoltá e che mi diano la possibilità di rispondere brillantemente per poter riuscire a conquistare nuovamente la fiducia delle persone.
Se sono ottimista e m'impegno al massimo sono sicura che andrà tutto bene, non posso fallire, non devo.

Inizio a buttare giù qualche parola d'introduzione quando mi arriva un e-mail.
Me ne sono arrivate tante di recente, la maggior parte tutte che riguardano interviste e cose riguardanti il mio lavoro.
Ma questa è diversa, si capisce subito dato che il nome utente del mittente è "AmityFord".
Il fatto che questa persona mi stia prendendo in giro mi fa irritare ancora di più.

Apro la mail e leggo attentamente ogni singola parola.
In tutta la mia vita non sono mai stata più spaventata e al contempo arrabbiata prima d'oggi.

Esperimento Umano 2: Speranza Oltre La MorteTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon