Capitolo 24

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Siamo seduti sul divano, uno di fronte all'altro.
Entrambi indossiamo degli abiti comodi, io ho il mio pigiama mentre Darren ha la sua roba, ha preso le sue cose dal suo appartamento e ha portato tutto qua, mi chiedo quando l'abbia fatto.
Ha rifiutato quando gli ho chiesto se volesse qualcosa, mi ha detto subito dopo che quel che mi deve dire è troppo importante e non ci devono essere distrazioni.

-Allora...- dico schiarendomi la voce -cosa devi dirmi d'importante?-

Darren continua a fissare il vuoto, sembra di vedere la morte nei suoi occhi, sono davvero inquietanti.
-Ci sono molte cose che non sai... ma ti racconterò solo le cose che ti riguardano e che ti potrebbero aiutare.-

-Va bene... dimmi allora.-

-Innanzitutto voglio scusarmi per averti fatto mettere in una situazione imbarazzante questa sera, è stato Lewis a dirmi di metterti in difficoltà.
Mi dispiace... adesso mi son tolto un peso di dosso finalmente.
Poi... devi sapere che Arturo Lewis non ha intenzione di averti come scienziata nella sua azienda, ma come cavia.-

Il presentimento l'avevo, ma non gli ho dato troppo peso, ho fatto uno sbaglio davvero grosso.

-Quello là ha intenzione di torturarti fino allo sfinimento solo per assicurarsi che tu sia realmente immortale.
Se così fosse prenderà un sacco di dati su di te e farà di tutto pur di diventare anche lui immortale.-

In questo caso ho fatto davvero bene a rifiutare la sua proposta, Darren mi ha proprio salvato la vita.
Adesso che ci penso... devo ancora ringraziarlo per avermi aiutata, anche se ancora non so come abbia fatto.

-Senti, Darren...-

-Fammi finire, quando ho finito puoi dirmi pure tutto quel che ti pare.-

Come faccio a capire se ha finito o meno?
Fa delle pause enormi, non riesco a capire se ha ancora qualcosa da dire o ha finito.

-Ti dico un'ultima cosa... questa è la più importante..
C'è una cosa che ti riguarda dentro la sua azienda.-

Fa una breve pausa, non capisco perché deve sempre farmi morire dall'impazienza.
Proprio non capisco... gli piacerà trattenermi sulle spine.

-Cosa?- lo esorto a continuare.

-La madre di tutta questa storia, la causa di tutto.
Il cadavere di tua madre.-

Rimango impietrita, m'irrigidisco di colpo come quando ti cade il cellulare e non riesci a prenderlo prima che faccia la sua povera fine.
Sento una fitta nel cuore, un dolore che non ho mai provato prima, che viene da dentro, fa male il doppio di un dolore esterno.
La persona che non ho mai conosciuto ma ho sempre sognato d'incontrare... finalmente ho l'opportunità di vederla, sapere com'è fatta, vedere se è veramente come l'ho sempre immaginata.
Anche se è nell'azienda di Arturo, devo assolutamente vederla.

-Per quanto vorresti vederla, sappi che non te lo permetterò.
È troppo pericoloso.-

Sembra che mi legga nella mente, provo un misto di felicità e dispiacere per ciò.
Dispiacere perché dopotutto mi sta negando l'opportunità di conoscere mia madre, cosa che ho sempre sognato da quando ero piccola.
Felicità ovviamente perché mi fa capire che ci tiene a me, che non vuole che mi succeda qualcosa di brutto.
È ufficiale... lo amo, anche per cose così insignificanti.

-Se non vuoi che ci vada allora perché l'hai detto?- lo provoco cercando di nascondere un sorriso causato dalla mia immensa felicità.

-Perché mi sembrava giusto dirtelo, dopotutto è una cosa che ti riguarda.
Beh... allora?
Come hai intenzione di agire dopo essere venuta a conoscenza di queste informazioni?-

Stavo per rispondere, ma un rumore mi vieta d'iniziare: la porta d'ingresso si è aperta.
Tutto quel che è successo dopo io l'ho solo visto di sfuggita e anche male, è accaduto tutto troppo in fretta.
Claudio entra nell'appartamento e si fionda verso Darren.
Lo prende per il collo, lo solleva in aria, cerca di fargli del male, ma Darren oppone resistenza.
Quest'ultimo riesce a resistere per poco, ha poche energie e si stanca molto facilmente.

-Sapevo che eri qui!- inizia ad urlare Claudio infischiandosene dell'ora tarda -so perché sei qui e non te lo permetterò!-

Darren cerca di liberarsi dalla presa, ma ormai ha esaurito inutilmente le sue forze e adesso non può fare altro che sopportare il dolore dei colpi di Claudio.
Ma anche quest'ultimo ha poche energie, di conseguenza non ci mette molto a finirla per riprendere fiato.
Sfrutto quel momento per mettermi in mezzo prima che Darren si renda conto della sua grande opportunità di vendicarsi.

-È tardi!
Vi do due opzioni: o vi sedete e parlate civilmente o continuate a modo vostro ma domani.
Scegliete!-

-La seconda!- dice Claudio senza indugio.

-Ma sei serio?
Fai silenzio e siediti.
Non hai il diritto di avere delle spiegazioni, ma siccome sono buona te le voglio dare comunque invece di mandarti fuori a calci.-

Cerca di ribattere, ma lo fulmino con lo sguardo e l'obbligo a stare zitto.
Maledetto il giorno in cui ho deciso di fargli la copia delle chiavi del mio appartamento.

-Io non mi fiderei- mi dice Claudio guardando storto Darren, ha sentito tutta la mia spiegazione stando buono e in silenzio, adesso è arrivato il suo momento per sfogarsi -secondo me ha un secondo fine. Vuole farti del male, è il minimo dopo che hai provato ad ucciderlo.-

-Non me ne può fregar di meno di quel che pensi.
Se le cose non ti stanno bene puoi dimenticarti di tutto e farti una nuova vita, non ti costringerò a stare con me.-

Prende qualche minuto per riflettere, osserva Darren come se stesse per ammazzarlo, come se tutto il male di questo mondo fosse concentrato tutto su quel povero ragazzo, infine tira un grande sospiro per poi dire -se questa è la tua scelta non posso far altro che rispettarla.
Spero vivamente che sia la strada giusta da percorrere...
E poi questa storia dell'esperimento fallito mi puzza un pochino... magari l'ha detto solo per avvicinarsi di più a te.-

-Qualsiasi cosa mi abbia detto gli avrei creduto comunque- dico guardandolo male -le cose stanno così. Se non ti va bene, puoi pure andartene.-

-Va bene, abbiamo capito- dice Darren roteando gli occhi -adesso però preferirei dormire dato che è stata una giornata impegnativa.
Domani inizierà tutto, ok?
Per stasera andiamo a letto.-
Con questa frase chiudiamo il discorso.

Claudio ha deciso di dormire qui dato che anche Darren lo fa, come se non avessero una casa dove dormire.
Darren si è preso il divano mentre Claudio la poltrona, io ho il mio amato letto, non rinuncio alla comodità.

Da domani ricomincerò daccapo, devo trovare un modo per sistemare tutto questo disastro.
Anche se alcune cose non sono state fatte a causa mia, devo comunque ripararle... che ingiustizia.
Però ogni tanto penso... se non fossi stata io la ragazza dell'esperimento?
Se fosse stata un'altra ragazza... come avrebbe fatto a sopravvivere? Sarebbe andata diversamente?
Magari avrebbe fatto meglio di me...
E se non avessi provato ad uccidere Darren... come sarebbe andata?
Sarebbe andata meglio o peggio?
Non potrò mai avere una risposta, l'unica cosa che posso avere però sono immensi dubbi sul mio futuro come "esperimento umano".

Esperimento Umano 2: Speranza Oltre La MorteWhere stories live. Discover now