Esperimento Umano 2: Speranza Oltre La Morte

Capitolo 1

-È devastante ritornare in un posto del genere... ti uccide dentro.- dico a bassa voce in modo che nessuno mi senta, ma anche se parlassi normalmente non mi sentirebbero comunque dato che l'elicottero crea molto rumore.
I resti di quella piccola "prigione degli indesiderati" erano davvero pochi, la maggior parte era stato distrutto, qualche pezzo era affondato nel mare, in pratica quasi niente era rimasto.
Riuscivo a capire che era quello il posto giusto perché c'era un enorme macchia nera, era tutto il petrolio fuoriuscito dalle macchine del laboratorio di Eiichi, non so come funzionano ma se andavano avanti col petrolio non dovevano essere molto ecologiche.

-Atterra nell'acqua- ordino al pilota, ricordando una scena del passato, ricordo che allora non sapevo che gli elicotteri potessero atterrare nell'acqua.
Il pilota con un tempo record riesce ad eseguire il mio comando, è davvero positivo avere un professionista con me, questo è un privilegio di chi sta bene con i soldi.

Guardo quella macchia nera con odio, tra poco dovrò immergermi in quel punto, spero di non prendermi qualche malattia, però ci ripenso: non credo di poter prendermi qualche malattia, non per come sono fatta.

In questi 6 anni ho continuato a iniettarmi virus di tutti i generi e nessuno ha avuto effetto, per espellere i virus devo solo vomitare, nulla di grave in confronto a quello che fa agli altri.

-È tutto pronto!- dice il pilota facendomi tornare alla realtà.
Avevo già la muta subacquea e attrezzature varie, mancava solo la bombola d'ossigeno.
Dopo aver preso anche la bombola mi sono gettata subito in mare, non volevo aspettare un secondo di più, sapevo già come dovevo fare, non avevo motivo per attendere.
Finalmente oggi avrei capito che quel che è finito è finito, non avrei più pensato al passato, la mia vista avrebbe comunicato al cervello che devo smetterla di rimanere con i pensieri nel passato.

Ma adesso mi domando... sto facendo la cosa giusta? Così non peggiorerò la situazione?
I ripensamenti vengono sempre all'ultimo minuto... ma ormai non posso tornare indietro.

Non posso e non devo.