Capitolo 43

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Riconosco la voce, è di Christian. ‹Che cosa vuoi da noi ancora?› dico
‹Posso sapere chi sei? E come fai a sapere il mio nome?›
Questa se lo poteva anche risparmiare.
‹Piacere Christian e so molto cose di te, più di quanto immagini, ti auguro molta fortuna per la tua carriera› dice poi se ne va, e Federico si tocca in quella zona›
‹Ma che fai?› dico
‹Meglio toccarsi, magari porta sfiga› dice
Sorrido e andiamo a prendere il treno per ritornare a casa.
‹Bel compleanno› dico
‹Il migliore, non ti ringrazierò mai di quello che hai fatto, è stato un gesto carino›
‹Almeno non direi che sono gelosa› dico.
Apro la porta di casa sua e vedo mio cugino seduto sul divano. ‹Cugino? Che cosa ci fai qua?› dico. Antonio, mio cugino di secondo grado ma eravamo uniti fin da bambini.
‹Niente, sono venuto a trovare zio e mi ha detto che ti avrei trovato qua, da quanto tempo è che non ci vediamo?›
‹Tanto› dico e lo vado ad abbracciare.
‹Si, okay però piano con gli abbracci› dice Federico
‹Fidanzato?›
Lui annuisce, ‹piacere Federico› dice
‹Non sapevo che ci fosse un ragazzo nella tua vita, sei sempre stata una riservata e con i gusti difficili›
‹A volte le cose cambiano› dice
‹Hai visto mio padre?› chiedo
‹Si, è uscito pochi minuti fa, torna stasera tardi› dice
‹Vado a lavarmi› dico e salgo in camera lasciandoli soli.

Non ci molto a farmi una doccia e quando esco prima di andare in camera mi affaccio alla scale per vedere se sono ancora vivi. ‹Tutto bene laggiù?› dico
‹Benissimo› dice Federico.
Mi rilasso e vado in camera mia, ma dopo neanche due secondi entra Federico senza bussare. ‹Non esistere più bussare?› domando nascondendomi con l'asciugamano
‹Ti vergogni di me? Ti ricordo che conosco il tuo corpo meglio di quanto lo conosca tu stessa› dice
Arrossisco. ‹Fatta conoscenza con mio cugino?›
‹Si, l'ho messo in riga›
‹Che gli hai detto?›
‹Nulla di pesante, solo di starsene al suo posto poi devo difendere quello che è mio› dico e mi bacia, ma a interrompere questo momento è il suo telefono. ‹Ben chiami sempre nei momenti più opportuni, che devi dirmi?› dice, ‹lo sapevo, non serviva che mi chiamavi, ci vediamo direttamente là› e chiude la chiamata.
Ma quando ci baciamo entra mio cugino. ‹Volete fare qualcosa per questa sera? Magari una pizza›
‹Si che sparisci› dice
‹Fede› mi rimprovera Silvia, ‹va bene per la pizza›
‹Stasera c'è una festa in un locale› dice
‹Domani devo alzarmi presto› dice lui
‹Silvia?›
Non voglio lasciare solo Federico, poi sono stanchissima per andare a una festa. ‹No› ‹Devi fare da baby-sitter al tuo fidanzato›
Alzo le spalle. ‹Anche fosse? Mi piace fare da baby-sitter al mio fidanzato› dico
‹Come vuoi› dice poi esce dalla mia camera chiudendo la porta dietro di sé
‹Non lo sopporto, ti vuole›
‹Ma che dici? Siamo come due fratelli›
‹Gli piaci, sono un maschio e so riconoscere gli sguardi e lui vuole entrare nelle tue mutandine›
Decido di cambiare argomento. ‹Come passiamo il resto della giornata?›
‹Quello che vuoi fare te›
‹Bene, pizza e Scusa ma ti chiamo amore› dico
‹Come vuoi› dice e mi bacia.



***

Sono uscita da scuola due ore prima per poter raggiungere l'evento a Roma. Federico mi ha scritto l'indirizzo tramite messaggio, e stamattina mi ha fatto trovare la colazione prima di scappare. Quando arrivo non mi va di aspettare dietro le quinte, così gli scrivo dicendo che mi vado a fare un giro per il centro commerciale. Ma appena uscita da Piazza Italia mi scontro con Christian. Mi stancando questo ragazzo. Che cosa vuole? Perché ci perseguita tanto?
‹Mangiamo una cosa insieme?› dice
Vorrei scoppiare a ridere in faccia. ‹Mi sta prendendo in giro per caso? Ovvio che no, poi sta anche iniziando l'evento del mio fidanzato› e faccio per andare ma lui mi segue. Ho come una sensazione che ha mente qualcosa.
Federico quando mi vede assieme a lui stringe i pugni
‹Ma è vero che Fede ha una fidanzata?›
‹Già ma dicono che sia brutta› dico una ragazza
‹Invece ti sbagli la sua ragazza è ragazza fantastica sia fuori che dentro, poi senza di lei non avremo passato mai il compleanno di Fede assieme a lui› dice una facendomi l'occhiolino. Intanto la fila scorre.
Senza il mio permesso Christian mette un braccio sulle mie spalle. Cerco in tutti i modi di allontanarmi ma lui mi stringe forte, poi all'improvviso mi bacia.
Prima che possa fare o dire qualcosa, Federico lo colpisce davanti alle fan, alle guardie e soprattutto ai genitori.
‹Qualcuno faccia qualcosa vi prego, intervenga› dico, ‹guardano che cazzo si guardano›
Due guardie bloccano Fede. ‹Lasciatemi› dice e si reca nel backstage.
Io mi scuso per il suo comportamento con i presenti poi lo raggiungo.
‹Sapevi che non mi piaceva quel tipo, perché ti sei presentata con lui?›
‹Pensavo che volesse farmi compagnia›
‹Compagnia A me è sembrato che ti stesse infilando la lingua in bocca›. Si è molto incazzato e ho paura che questo possa mettere a rischio la nostra relazione. Mi viene da piangere solo al pensiero.
‹Avrei risolto in maniera civile e non avresti rovinato il tuo instore, adesso ha ragione di arrabbiarsi Benjamin›
‹Be certo, vedo la mia fidanzata baciarsi con un altro e io devo restare a guardare›
‹Avrei risolto io› dico.
Entra Benjamin anche lui incavolato, ‹tutto bene?› dico
‹No, non ci danno un altro giorno, complimenti Federico›
‹Vi lascio soli› dico.
‹Puoi anche restare›
‹Cazzo non sono un bambino, sono consapevole di quello che ho fatto›
‹Io penso che tu non sai quello che hai fatto›
‹Se un giorno ti dovessi innamorare forse mi capiresti› dice poi se ne va
‹Mi dispiace, è tutto colpa mia› dico, ‹se io sarei venuta tutto questo non sarebbe successo e...›
‹No, non è colpa tua Silvia, è lui che prende tutto con leggerezza e non si rende conto della situazione›
‹Ma è così grave la situazione? Non si può risolvere?›
‹Si, ma non credo che sia facile›
‹Lo raggiungo e cerco di farlo calmare› dico ed esco dal backstage. È in compagnia di alcune fan, cerco di avvicinarmi ma è praticamente impossibile.
Christian non lo vedo più e forse è meglio così. Forse aveva organizzato tutto quanto. Poi me lo ritrovo davanti. ‹Devo parlati, quello che hai fatto non deve succedere, odio l'invadenza altrui›
‹Scusa, è stato un impulso›
‹La prossima volta tienili per te› dico e vado da Fede, ‹andiamo?›
‹Non torno con te› dice
Sento il mio cuore iniziare a sanguinare. ‹Vuoi lasciarmi?›
‹Forse› dice
‹Ho capito, scusa se ti ho rovinato l'evento› dico e vado prendere l'autobus.

Rientro a casa verso le dieci di sera. ‹Il tuo Fede non è venuto?› mi domanda mio cugino
Non gli rispondo e mi chiudo in camera senza cenare. Voglio solo piangere.
Mi arriva un messaggio ed è Martina.
"Dobbiamo parlare. O mi chiami o ci vediamo. È urgente."
Non so se preoccuparmi o no.
Prima di mettermi a letto mi arriva un altro messaggio, da Fede stavolta.
"Forse è meglio prenderci una pausa "

Meglio prenderci una pausa??
Ma che si è bevuto? Solo per quel bacio insignificante?
Domani mi deve spiegare la sua decisione.
Se vuole finirla qua, deve almeno dirmelo guardandomi negli occhi e no con un messaggio.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Where stories live. Discover now