Capitolo 4

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Scendiamo dall'autobus e facciamo il giro largo per non incontrare nessuna fan.
‹Dove ci aspetta Fede?›
‹Davanti all'entrata d'emergenza›
Siamo quasi vicino e io inizio a correre, ‹di solito ha questi scatti di gioia improvvisi, ci farei l'abitudine presto› sento dire da Martina
‹Marty ci sento benissimo› le urlo poi apro la porta, senza volerlo troppo forte,
‹Non ti arrendi se prima non mi sfiguri definitivamente› dice una voce. E' Fede.
Perfetto. Brava Silvia continua così e sicuramente ti prenderà subito in simpatia.
‹Scusa non tu avevo visto› dico
‹Immagino› dice rifiutando la mia mano per alzarsi
‹Buongiorno Fede, sempre di buon umore› esclama Ben
‹Ero di buon umore fino a quando qualcuno non mi ha tirato una porta in faccia› dice. Ma se gli ho chiesto scusa prima.
‹Che facciamo in queste quattro ore?› domando, ‹shopping? In questo centro commerciale ci sono negozi fantastici e...›
Fede scoppia a ridere, ‹si, tu vai intanto e noi ti aspettiamo qua› dice
‹Ho fatto una proposta io› sbuffo
‹Dobbiamo aspettare qua seduti›
‹Per quattro ore? Almeno potevate dirmi che portavo le carte› dico
‹Parliamo per conoscerci un po'› dice Benji
‹Come se non vi conoscessimo› dico.
‹Però noi non sappiamo nulla di voi...avete fratelli?›
‹Uno più grande› dico
‹Povero, non vorrei essere al posto suo, già è insopportabile averla vicino pensa in casa tutti i santi giorni› sento borbottare Fede
Lo posso uccidere? Ditemi che posso per favore?
Sono passate due ore a parlare, andiamo a sbirciare tra le fan. ‹Quanto è bello stare dall'altra parte delle transenne› dico
‹Non te ci abituare troppo› dice Fede ritornando nello backstage, lo seguiamo ma la sicurezza ci ferma
‹Signorine non potete stare qua›
‹Ma noi...›
‹Non potete stare qua› dice spostandoci oltre le transenne.
Sicuramente Federico gli avrà detto qualcosa perché non si è neanche degnato di venirci ad aiutare e non ho neanche il numero di Ben per avvisarlo.
Verso le quattro entrano i ragazzi e io sono la prima a salire sul palco.
‹Scusami ma mi hanno riferito tardi quello che è successo pochi minuti fa› dice Ben mentre mi sta abbracciando
‹Tranquillo fa niente› dice
‹Ho detto io di non abituarsi troppo› dice Fede bevendo un po' d'acqua, lo osservo mentre posa il bicchiere.
Prima di scendere, abbraccio nuovamente Ben,‹grazie per averci invitato›
‹Grazie a te per aver accettato, ci vediamo più tardi›
Poi vado ad abbracciare Fede ma ad un tratto prendo il suo bicchiere d'acqua e glielo tiro in piena faccia. Sento i sussulti e insulti dalle fan, poi scendo le scale per ordine della sicurezza ma vengo tirata per un braccio da parte di Fede, che con un sorriso mi versa sui capelli l'intera bottiglietta d'acqua
‹Ti odio› dico scendendo le scale per andare alla ricerca di un bagno e asciugarmi.

L'instore finisce verso le 18 e noi li stiamo aspettando seduti al Mc osservando il tutto dalla balconata, quando mi chiama mia madre. ‹Mamma dimmi›
‹Vogliamo chiedere il centro commerciale?› domanda
‹Abbiamo quasi finito›
‹Devo mandarti tuo fratello?›
‹Che cattiveria farlo venire da Aprilia a Roma, prendiamo quello delle 21:42› dico
‹D'accordo› dice e poi chiude la chiamata mentre vedo giungere i ragazzi, gli faccio un cenno di avvicinarsi. ‹Ci potete accompagnare alla stazione? Abbiamo appena perso l'ultimo autobus› dico
‹Fede ha la sua macchina, possiamo andare con lui› dice Ben
‹Io questa nella macchina non la voglio› dice Fede indicandomi.
Devo capire perché mi detesta così tanto? Gli dà così fastidio che lui sia il mio preferito? A me sembra che sia questo il motivo.
Alla macchina salgo dietro Fede e accanto a me Martina, ‹è stata una bella giornata› dico e aspetto qualche cattiveria di Fede, ma stranamente non arriva
‹Ma se ci fermassimo a mangiare qualcosa?› propone Ben
‹Ci piacerebbe moltissimo ma è tardi e se perdiamo questo treno, ci tocca restare qua a Roma poi chi la senta mia madre› dico
‹Le bambine devono andare a casa entro mezzanotte› dice Fede
Sapevo che si sta rivolgendo a me. ‹Abbiamo entrambi diciotto anni›
‹Io te ne avrei dato quindici› dice
Io lo picchio, potrebbe essere anche Federico Rossi ma io lo picchio.
‹Stiamo cercando un appartamento vicino Roma› interviene Benji cambiando argomento
‹Ho la vostra soluzione› annuncio, ‹nella nostra città c'è uno che vende una stanza, anche molto grande, a poco prezzo, vi potrebbe interessare?›.
Evito di dirgli che è difronte casa mia. Magari più tardi, se la dovessero prendere.
‹Sarà orrendo› dice Fede parcheggiando alla stazione
‹Vaffanculo Fede› dice scendendo e mi dirigo verso i treni seguita da Martina, più tardi da Ben, ‹Silvia aspetta›
Mi fermo, ‹il tuo socio è antipatico, non capisco cosa gli ho fatto da odiarmi così tanto›
‹Perdonarlo ma ci interessa quella appartamento› dice
Prendo un foglio di carta dallo zaino e gli scrivo il mio numero, ‹chiamami domani›
‹Va bene› dice.
Mi avvicino e do un bacio sulla guancia, ‹grazie ancora della splendida giornata› gli sussurro, poi corriamo a prendere il treno.
‹A Benji piaci› dice Martina una volta che siamo messe sedute
‹Ma che dici, è stato solo gentile›
‹Gentile e innamorato ma tanto piace solo Fede che ti tratta di merda precisiamo›
Non rispondo e ascolto la musica per tutto il viaggio sul treno.




***

Questa domenica mi sono alzata verso le 9 solo per aspettare la chiamata da Ben, che arriva per le 10 passate. ‹Buon giorno› dico
‹Ti sei appena svegliata?›
‹Stranamente oggi mi sono svegliata presto› dico
‹Siamo interessati a quell'appartamento› mi comunica
‹Ho parlato con il venditore e vi aspetta anche oggi pomeriggio›
‹Davvero? Grazie Silvia non so come ringraziarti›
‹Per voi questo è niente› dico, ‹ ma Fede ha cambiato idea?›. Anche se so già la risposta.
‹In realtà l'ho quasi costretto, è da settimane che stiamo cercando casa ma nulla che ci soddisfava› dice
Scommetto che Fede avrà lamentarsi anche su questa. ‹Allora a che ora veniamo?›
‹Potreste prendere il treno delle 14,42 ed ci vediamo alla stazione di Aprilia alle 15.15 circa, sempre se mi volete›
‹Scherzi? Anche se Fede è contrario io ti voglio sempre accanto a me›
Lo bacerei quando mi dice queste frasi dolci.
‹Allora vi aspetto›
‹A più tardi›

Benji mi ha scritto un messaggio dicendo che sono appena saliti sul treno,
‹Io non posso più venire Silvia›
‹E mi lasco sola con loro due?›
‹Te la caverai Silvia come sempre› ed esce dalla mia stanza, mi preparo poi mi dirigo verso la stazione, con un autobus perché sono troppo pigra di farmela a piedi.
Arrivo in contemporanea al loro, gli faccio un cenno e loro facendosi largo tra la gente si avvicinano.
Evito di dire che Fede quando mi ha visto ha sbuffato.
‹Ciao di nuovo› dico sorridendo, ‹vogliamo andare?›
‹Andiamo a vedere questa casa, anche se secondo me è solo una perdita di tempo› dice Fede.
Adesso sono io ad alzare gli occhi al cielo, ‹sai nonostante tu mi odia, ancora devo capire il perché, ammiro molto la tua forza di volontà e il tuo spirito di amicizia perché stai facendo un grande sforzo a venire per far contento il tuo migliore amico›.
Non mi risponde e a me andava bene così.
Arrivati davanti casa, citofono e aspettiamo, ‹chi è?›
‹Silvia› gli comunico
‹Terzo piano› e si apre il portone, faccio passare Ben poi senza volerlo lascio la porta e finisce addosso a Fede
‹Ops scusa che distratta›
Fede si alza mentre mi fulmina con lo sguardo, e Ben apre la porta per farlo entrare. È troppo buono nei suoi confronti.
Fanno un giro completo della casa senza parlare, ›è fantastica› dice Ben
‹Si è carina› dice Fede
Vado al balcone, ‹là abito io› confesso indicandomi l'appartamento di fronte. Dovevo dirglielo prima o poi no?
‹Adesso che ci penso non è tutto sto granché› dice Fede
‹Lo sapevo che avresti detto questo› dico
‹A quanto la metterebbe?› domanda Benji
‹Facciamo 900 euro?› domanda
‹Solo 900?›
‹Poco?›
‹No, è perfetto grazie mille› dice
‹Ci scusi un momento› dice Fede portandolo in disparte ma io mi avvicino per sentire meglio, ‹sei sicuro di questa scelta? Non facciamo le cose affrettate›
‹Fede abbiamo girato troppo case a Roma e nessuna sarà allo stesso prezzo di questa›
‹Benji ha ragione› intervengo
‹E si intromette in conversazioni che non le riguardano› dice Fede
‹Ma vaffanculo, fate come vi pare› dico e me ne vado
‹Silvia aspetta› urla Benji ma io sono arrivata alla fine delle scale.
Decido di aspettarli seduta sui scalini.
Passano neanche venti minuti che sento le loro voci sulle scale, mi alzo
‹La casa è nostra› dice Benji
‹Fantastico› dico abbracciandolo, ‹vi posso aiutare con il trasloco?›
‹Volentieri› dice Ben sorridendomi.





N/A
Buon pomeriggio
Silvia e Fede sono proprio cane e gatto...uno fa il dispetto all'altro.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Where stories live. Discover now