Capitolo 22

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Mi accorgo che Federico è irrigidito alla presenza della ragazza e nessuno dei tre però vuole parlare e io mi sto innervosendo questo non sapere.
‹Perché adesso non parla più nessuno?› domando
‹Silvia dai andiamo› dice Federico spingendomi via
‹No, voglio sapere che cosa cavolo succede?› domando
‹Federico non è quello che ti ha fatto credere che sia, non è solo l'idolo delle teenager› dice la ragazza
‹Non starli a sentire› dice
‹Federico per favore› dico.
Non mi va di sentire parlare male del mio fidanzato. Anche qualunque cosa abbia fatto prima di diventare Federico Rossi, il cantante del duo Benji&Fede.
‹Vogliono solo allontanarmi da te› dice
Questo lo sa da me.
‹Riempile la testa di stronzate tanto solo quello sai fare› dice, ‹quasi provo pena per tutte quelle ragazzine che ti seguono e vedono in te una persona perfetta›
Adesso sta esagerando. ‹Posso sapere chi sei?› domando
‹Piacere Jasmine, una sua vecchia conoscente› dice
Sento mia madre chiamarmi dal balcone. Le faccio cinque minuti con la mano ma lei non vuole sentire ragioni. ‹Devo andare scusate› dico
‹Ti accompagno› dice Federico
‹E anche questa volta ti sei parato il culo› dice
Faccio finta di non averlo sentito e bacio Federico davanti a loro. Come se volessi dimostrargli che qualunque cosa mi dicono io non cambio idea su di lui. Forse.
‹Questo è il mio numero, se per caso vuoi conoscere la verità› dice la ragazza prima che io apro il cancello.
La guardo, poi il numero e lo prendo.
Ma quando metto piede in casa mi aspetto un'altra sorpresa vedendo Emanuela sedendo nel mio salotto mentre sorseggiare.
Non ho bisogno di nessuna spiegazione quando vedo entrare mia madre seguito da mio fratello impegnato a mangiare e un signore calvo sulla quarantina.
‹Non è quello che sto pensando› dico
‹Giovanni, Silvia vi presento Adriano› dice
Ci sorride, ‹piacere› dice lui
‹Stasera mi è passata la voglia di mangiare› dico e mi scuso andando in camera mia.
Potrò sembrare una ragazzina viziata ma non mi è piaciuta per niente questa notizia.
Soprattutto l'idea di diventare sorellastra di Emanuela. La quale non sopporto e non dimenticare che è l'ex del mio fidanzato.
In camera butto per terra lo zaino e mi accorgo del biglietto della ragazza, lo lascio sulla scrivania e vado a mettermi il pigiama.
‹Sicura che non vuoi mangiare niente?›
‹Sicurissima› dico
‹Dovrai prima o poi parlarci, faranno parte della famiglia› dice
‹Ma quale famiglia mamma?› dico
La nostra famiglia si è rotta quando papà se ne è andato di casa.
‹Oggi sei un tantino stanca, ne riparliamo domani che sei più lucida› dice ed esce dalla stanza.
Si, è stata una giornata pesante. È successo di tutto e non vedo l'ora di addormentarmi e svegliarmi domani mattina con la speranza che sia migliore.
Dopo essermi coricata, scrivo a Fede
"Torniamo a Cervia? Da quando siamo rientrati ne sono successe di tutte e di più"
La sua risposta non tarda arrivare
"Andrei più lontano, partirei per New York con te"
Sorrido. Che cucciolo.
"Mi manca dormire con te" gli scrivo
"Anche a me manca moltissimo" mi scrive lui
"Mi sognerai stanotte?" scrivo
"Sei sempre nei miei sogni"
"E tu nei miei".
Sorrido e spengo il cellulare e la luce, poi mi addormento.

Il giorno seguente esco da scuola sperando di vedere Federico visto che stamattina quando mi ha accompagnato è praticamente scappato, ma invece non lo vedo. Lo chiamo al telefono, ma non risponde, così mi incammino a casa a piedi.
Qua mi aspetta un'altra sorpresa vedendo tre valigie all'ingresso. ‹Stiamo partendo?› ironizzo sapendo tanto qual è la sua risposta.
‹No› dice mia madre
‹Adriano con la figlia vengono a vivere da noi› dice
Già traslocano. Da quanto si conoscono?
‹Le vado a preparare la festa di benvenuto› dico
‹C'è un problema però› dico
Ecco lo sapevo adesso arrivano le brutte notizie.
‹Emanuela dovrebbe dormire nella tua stanza› dice
‹Scordatelo› dico
‹Silvia per favore› dice
Sbuffo. ‹Va bene› dico ed entro in camera mia dove vedo Emanuela toccare le miecose. ‹No, le mie cose non le tocchi› dico
‹Silvia!› mi rimprovera mia madre
‹Dobbiamo iniziare a condividere, sai saremo sorellastre› dice.
‹Con te non condivido nulla›
‹Neanche Federico?› chiede
‹Soprattutto lui› dice
‹Si tienilo per te, è solo una pappamolla poi ora ho un altro per la testa› dice
Non avevo dubbi. ‹Cambiato giocattolino?› dico.
Ma non ero interessata alla sua risposta.
Non ho sentito Federico per tutto il pomeriggio, neanche un sms, una chiamata,niente di niente. So che starà registrando ma almeno dieci minuti di pausa perchiamarmi può farli no?
‹Chi è Jasmine?›
‹Nessuno› dico strappandole il foglio dalle sue mani.
Ancora non so se chiamarla.
Da un lato voglio sapere che cosa ha fatto in passato di così tragico da nondirmelo ma dall'altro parte ho paura di scoprire brutte.
‹Non immaginavo che avessi un fratello cosi figo› dice
‹Stargli lontano, lui non fa parte per te› dice
‹Non decidi tu chi fa per me o no› dice
‹Antipatica› dico lanciando il cuscino alla porta appena chiusa.
Torno a guardare il foglio con il numero e senza pensarci prendo il cellulare e le scrivo il messaggio.
"Sono pronta per sapere quello che sai su Federico, dove vuoi che ci incontriamo?"
Esito però qualche minuto prima di inviarglielo, poi alla fine glielo invio.
La sua risposta arriva subito
"Domani pomeriggio al parco Friuli"
Fredda, diretta e non so perché ma sapeva anche un po' di vendetta.     

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Where stories live. Discover now