CAPITOLO 25 - INASPETTATI ARRIVI

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POV'S ELISA
Ero davvero confusa, mio fratello mi stava dicendo di stare con Federico? «No Mattia, io tornerò in Spagna con te.» Scosse il capo «tu resterai qui, è qui il tuo posto. È qui che sei felice.» «Ma...» «Non preoccuparti per me, tornerò la settimana prossima. Ti va?» Il mio sorriso divenne tanto grande da occupare tutto il mio viso. «Tornerai?» Dissi felice mentre lui sorrise lievemente. Potevo notarlo che in fondo era un po' triste e preoccupato, ma mi voleva un bene indescrivibile ed era per questo che tenevo così tanto a mio fratello. «Puoi lasciarmi un attimo solo con lei?» Chiese a Federico che senza esitare fece cenno di si con il capo e si allontanò. «Bene, Eli. Sta attenta. Ti chiedo solo di fare attenzione e di non fare sciocheezze. Per qualsiasi bisogna io ci sono. E stai tranquilla, perché la prossima settimana sarò di nuovo qui. Ok? Chissà, magari ti porto anche mamma e papà. Tanto la tua casa è troppo grande per abitarci tu da sola.» Disse ridacchiando e facendomi sorridere. «Sei il migliore, ti ringrazio Mattia!» Lo abbracciai più forte che potevo e poi mi allontanai prendendogli la mano «salutami tutti ok? Abbracciali fortissimo da parte mia.» Chinò il capo e stampandogli un bacio sulla guancia si girò per allontanarsi. «Mattia!» Lo chiamò Federico per la prima volta gridando e avvicinandosi a me. Per la prima volta lo aveva chiamato per nome e non Abbiati. Mattia si voltò, avvicinandosi a noi. «Volevo chiederti perdono.» Gli disse abbassando lo sguardo davvero imbarazzato e come se si sentisse uno schifo. Mattia non rispose, sapevo benissimo quanto gli costasse avere davanti il ragazzo che aveva violentato la sua ragazza e che aveva nascosto il suo corpo e non fargli nulla. Per giunta doveva accettare di vederlo accanto a sua sorella e doveva accettare che io lo amassi.
Che situazione! «E volevo ringraziarti.» Aggiunse poi alzando lo sguardo. Mattia continuava ad ignorarlo, ma sapevo che dentro sé stava lottando. «Spero solo che un giorno mi perdonerai.» Disse infine aprendo il suo braccio e attorcigliandolo attorno alla mia vita. Mio fratello lo fissò per qualche minuto, ma ignorò quanto Federico gli aveva appena detto. «Non ti azzardare a fare del male a mia sorella, perché se lo farai, questa volta non avrò pietà di te.»

Riprese la sua valigia e si avviò verso la porta che lo avrebbe portato sull'aereo.

«È bello quello che hai appena fatto, sai?» Sorrisi, asciugando l'ultima lacrima dal suo viso. «Spero che anche tu mi perdonerai un giorno.» «Io l'ho già fatto.» Vidi un espressione contenta comparire sul sul suo volto, prendendo il mio viso si avvicinò portando i miei occhi davvero di fronte a quelli suoi lasciando che io li ammirassi, poi li chiusi perché capii che le sue labbra si stavano posando sulle mie.
Quanto mi erano mancate quelle labbra,
quanto mi era mancato quel ragazzo!

POV'S FEDERICO
Dopo essere tornati a casa sua, aiutai Elisa a risistemare tutto nell'armadio, restavo sempre affascinato ogni volta che varcavo la porta di casa sua. Fissavo i mobili, i pavimenti, i letti, forse perché non avevo mai visto tutto questo lusso. Un po' mi sentivo fuori luogo e troppo poco per lei a dire il vero. «Quindi tuo fratello tornerà la settimana prossima?» «Così ha detto.» Sorrise «e porterà anche i miei genitori. Potrei presentarteli!» Urlò felice. «C-cosa?» Balbettai, quell'idea un po mi spaventava. «Dovrai conoscerli prima o poi se vuoi davvero iniziare questa relazione seria con me, no?» Si, aveva ragione. Ma chi dice che non appena avessero scoperto il mio passato avrebbero permesso che Elisa stesse con me? «Si, piccola. Ma non hai pensato che ti chiederanno chi sono o cosa faccio nella vita? Cosa racconterai? Se dovessi raccontargli la verità non ti permetterebbero di stare con me.» La vidi pensare per qualche attimo. Mi guadagnavo da vivere rubando o lavorando per Derek, ma mi ero promesso di liberarmi da quelle catene e dovevo farlo molto presto. «Federico! Sono grande abbastanza per decidere la persona con cui voglio stare. Nemmeno Mattia me lo ha impedito. Sono stata io a non accettare inizialmente il tutto e a volermi allontanare da te. E poi, abbiamo ancora un'intera settimana per pensare a come presentarti.» Rise. «Quindi, rilassati. Ok?» Mi disse prendendo le mie mani. Quella ragazza mi trasmetteva sicurezza ed era strano perché solitamente ero io quello sicuro. Annuii solamente accennando un sorriso. «Tuo padre è un regista?» «Si, starà sicuramente lavorando ad un nuovo film.» Disse entusiasta «tu non hai mai lavorato per lui? Insomma, non sei mai stata l'attrice di un suo film?» «No, ma tempo fa mi ha promesso che ne girerà uno dove io sarò la protagonista. Faccio fatica a crederci!» Concluse infine, ridendo. «Elisa.» Richiamai la sua attenzione su di me mentre lei sistemava i suoi vestiti nei cassetti. «Si?» «Ti va di cenare a casa mia?» Non riuscivo a credere a quello che le avevo appena chiesto. Non cenavo insieme alla mia famiglia da tantissimo tempo, ma quella sera era quello che desideravo. «A c-casa tua?» Balbettò lei incredula. «Valentina, e mia madre ti amano! Sarà un piacere averci con loro questa sera.» Sorrise «e per me sarà un piacere cenare con voi!» Disse infine felice.

Erano le 20:00 e avevo avvisato mia sorella con
un sms che avrei mangiato con loro e che ci fosse stata anche Elisa. Mia sorella mi rispose solo con un emoticon che faceva l'occhiolino e questo mi fece ridere.

Quando arrivammo, suonai il campanello e mia madre accolse Elisa con un grande sorriso. Dopo esserci accomodati, potevo notare che anche Valentina aveva un enorme sorriso.

«Federico non cenava con noi da...» Iniziò a contare a mente «...Quasi due anni.» «Valentina!» La rimproverai. «Se è per questo, Federico non portava una ragazza per cenare da più di 5 anni.» Concluse ignorandomi nuovamente. «Insomma Valentina, vuoi smetterla?» Le chiesi notando che Elisa stesse ridendo. «Elisa, hai una sorella più piccola carina come te?» Chiese d'un tratto mia sorella facendo ridere Elisa, e lasciando senza parole me. «no, Valentina. Ho solo un fratello più grande!» Rispose Elisa accennando un sorriso. «Forte!! Come si chiama?» «Si chiama Mattia!» In quel momento a mia sorella l'acqua andò di traverso ed iniziò a tossire distraendoci. «Valentina, tutto bene?» Chiese mia madre preoccupata. «Si, si. Tranquilla mamma!» Dopo essersi ricomposta iniziò a fare delle domande a Elisa quasi incuriosita della sua vita. «Sei spagnola, giusto?» Elisa le rispose annuendo. «Tuo padre è un regista e tua madre una fashion designer?» «Si!» Rispose stupita Elisa, come faceva mia sorella a sapere tutto questo su di lei, se io non gliene avevo mai parlato? «Tuo fratello è un musicista? Ed il tuo cognome è Abbiati?» «...Si!» «Oh cavolo, tutto coincide!» Esplose Valentina portandosi una mano alla bocca per lo stupore. «Come fai a sapere tutte queste cose su di me?» «Già, come fai a sapere tutte queste cose su di lei?» Chiesi un po' infastidito. «Oh, niente di che!» «Adesso parla.» La invitai «solo che i miei compagni conoscono tuo padre essendo un famoso regista.» Sapevo benissimo che stava mentendo, ma non le avrei detto nulla, davanti a Elisa. «Oh...» Rise Elisa «capisco.»

La serata passò velocemente e tutto quello che mia madre aveva cucinato era squisito. Forse
avevo mangiato con gusto perché era da molto che non mangiavo un cibo dalle sue preziose mani. Mentre presi le chiavi della mia macchina in cucina per riaccompagnare Elisa, suonò il campanello. «Vado io!!» Gridò Valentina scendendo dalle scale. «Salve, chi è lei?» Senti che chiese un po' confusa. «Sei davvero cresciuta così tanto?» Le chiese quell'uomo ed ero certo che avesse le lacrime a gli occhi. Quella voce sembrava familiare, forse troppo. «Federicoooo!!!» Gridò mia sorella quasi spaventata «conosci per caso quest'uomo?» Anche Elisa finì di parlare con me per andare a guardare chi fosse. Dopo aver raggiunto il salotto, vidi un uomo alla porta portare il suo sguardo quasi emozionato su di me ed il mio sguardo s'incendiò dirà. Solo io potevo ricordare la faccia di questo lurido verme. «Chi è quest'uomo?» Mi chiese Elisa sottovoce, posando la mia mano sulla sua spalla. «Quest'uomo è mio padre.»

SPAZIO ME
Ahi! Le cose si complicano per Federico, questo arrivo inaspettato porterà dei cambiamenti nella sua vita? Una cosa è certa, l'unica cosa che Federico prova è odio. Riuscirà mai a perdonare suo padre? Ma prima di tutto, cosa vuole? Elisa aiuterà Federico in questo affronto difficile? Ma soprattutto cosa nasconde Valentina, la sorella di Federico? Lo scoprirete solo leggendo la mia storia! :)

Voglio solo te | Federico Rossi | [Completata]Where stories live. Discover now