Epilogo

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{ps.adoro la ragazza che ha fatto questo edit troppo bello che ho trovato su we heart it😍}

Il filo rosso del destino è una leggenda popolare di origine cinese. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella.Il filo ha la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi.

All'inizio non pensavo che fosse possibile una cosa del genere, ma poi avevo dovuto ricrederci.La mia vita era trascorsa normalmente uscendo con amici, studiando per gli esami più importanti, provando a frequentare altri ragazzi.Una parte dell'amore che provavo per lui si era nascosta in una cavità del mio corpo o del mio cuore senza uscire per un po'.Era un amore estivo, mi ripetevo.Ogni volta che ci pensavo mi tornavano in mente le sue parole e quindi rimanevo forte...perché dovevo esserlo alla fine.Ero solamente Jenna Finley, una studentessa dell'ultimo anno che doveva prepararsi per l'Università e per gli esami di fine anno.Ma purtroppo la vita era incredibile e strana, dopo questo avvenimento mi era tornata in mente quella leggenda a cui non credevo minimante.C'era davvero un filo rosso che collegava me e Nathan.Non ci eravamo sentiti più di tanto dopo quella giornata in cui ero andata a trovarlo facendo quelle ore in treno.Quel periodo della mia vita non era stato il migliore perché avevo scoperto tutte quelle cose nello stesso momento ed ero stordita.Così stordita da dover prendere il necessario e partire per andare dall'unica persona che avevo voglia di vedere al momento.A volte mi bloccavo sul suo profilo Facebook e rimanevo a fissare la sua chat, il suo profilo, ma non avevo il coraggio di scrivergli quello che provavo veramente.Mi mancava così tanto.Ora...solo al ripensare a quel giorno tantissime emozioni si creavano dentro di me emozionandomi.Ma cosa era successo?Bella domanda, insomma.Frammenti di scene si ripeterono nella mia mente velocemente.

«Oddio B!Ho ricevuto una lettera dall'università!Non ci posso credere!»esclamai raggiungendo la mia migliore amica che era seduta sotto al portico sulla poltrona.

«Fa vedere J!Oddio!A me devono ancora arrivare delle risposte e sono troppo ansiosa di sapere.Che fortuna che hai!»sbuffò lei.

Finalmente avevamo terminato gli esami ed eravamo felicemente uscite dal liceo con un voto abbastanza alto.Ci eravamo diplomate.Potevamo goderci l'estate, ma eravamo comunque ansiose riguardo alle università.Ero abbastanza agitata all'idea di aprire la lettera e leggere quello che vi era scritto sopra.Presi un respiro profondo, ma B aveva preso la lettera e aveva iniziato ad aprirla con poca grazia.Fortuna che c'era lei che riusciva a fare il primo passo, come quando non avevo il coraggio di inviare un messaggio a quel ragazzo speciale in generale e lei schiacciava il tasto 'invio' per me.

«Ti hanno presa!Oddio!!»esclamò esultando.

«Dove?Fa vedere!»presi la lettera.

Accademia delle Belle Arti!Non ci potevo credere di poter frequentare quella università.Era qualcosa di incredibile perché avevo sentito che bisognava essere proprio bravi per poter entrare.

«No...aspetta, una cosa.Fammi vedere!»me la prese ancora tra le mani la mia migliore amica.

Era leggermente sorpresa, confusa, scombussolata e...triste.Che cosa c'era di male ora?Non riuscivo a capire che cosa ci fosse di così male, ma poi avevo capito tutto quando lei aveva aperto bocca per spiegarmi.

«È...è nella città dove noi siamo andate al mare insieme l'anno scorso.Dove...dove c'è Nathan.»

Non ci potevo credere.

Ed ecco che quel momento era riuscito a rovinare una parte della mia estate.Come potevo rinunciare ad una opportunità del genere?Soltanto che dovevo trasferirmi lì perché non potevo fare ogni giorno cinque o sei ore di viaggio in macchina.Non avrei potuto vedere spesso Blair, la mia famiglia.Però avevo ripensato a quella città e a Nathan.Nonostante tutto lui era ancora nel mio cuore e ormai ero abituata a sognarlo di notte nei momenti di noi due al mare.Così alla fine avevo accettato.Un'altra notizia però era arrivata, ma questa volta era ancora più bella.Blair era stata accettata nella mia stessa università e questo mi aveva resa così felice perché così non dovevo trasferirmi da sola.Ne avevo parlato con i miei e alla fine mi ero preparata per fare i bagagli.C'era un dormitorio apposito per i ragazzi distanti da casa e io avevo accettato di stare lì provvisoriamente insieme a Blair prima di trovare un appartamento completamente nostro e un lavoro per racimolare dei soldi.Il giorno fatidico era giunto a noi con il trasferimento e avevamo caricato interamente le nostre auto con i bagagli e i nostri effetti personali.Tanti saluti, baci e altre smancerie abbastanza tristi alla fine.

Eravamo arrivate da poco in quella città con tutti i ricordi nella mia testa che non erano scomparsi nemmeno una volta.Tutto era riemerso ed impresso dentro di me.

Avevo avuto la grandiosa idea di andare a fare un giro per la spiaggia per prendere un momento di relax, ma soprattutto per pensare.Eravamo ad agosto e faceva davvero così tanto caldo qui, come mi ricordavo bene.I miei piedi avevano fatto tutto da soli portandomi davanti al cancello di quell'hotel dove mi ero divertita così bene l'estate precedente.Mi sedetti su una delle sdraio lì vicino osservando il cielo scuro con la luna riflessa sul mare.L'atmosfera era sempre la stessa...non era cambiata a distanza di un anno.Tutto finché non avevo visto un'ombra non poco distante da me seduta sulla sdraio come stavo facendo io.Lo avevo riconosciuto subito.Oh, questo era il posto dove lui la sera si rifugiava a pensare e a riflettere.Con il cuore in gola mi alzai raggiungendo quell'ombra intenta ad osservare la distesa di acqua davanti a sè.Ero dietro di lui con le lacrime che mi stavano solcando le guance, il mio cuore batteva così velocemente che avevo paura di svenire da un momento all'altro.

«Nathan...»sussurrai con poca voce, strozzata dalle lacrime.

Lui sentendo pronunciare il suo nome si era girato e mi aveva finalmente vista.Oh, non era cambiato per niente, era sempre il solito perfetto Nathan che era riuscito a farmi battere subito il cuore.Il suo volto era stupito, probabilmente non si aspettava di trovarmi qui.Si alzò e mi ritrovai subito le sue braccia che mi stringevano forte.

«Jenna!»esclamò.

Mi stringeva ancora, i nostri occhi che continuavano a perdere lacrime e lacrime di amore, felicità, gioia.Dopo un anno ci eravamo ritrovati ed io ero così felice di essere qui...proprio con lui.Le nostre fronti erano vicine e sentivo il suo respiro caldo.Avevo così tanta voglia di baciarlo, abbracciarlo, sentirlo mio del tutto.

«Ti amo Nathan...»sussurrai.

«Oh, ti amo pure io Jenna.»sorrise.

Le nostre labbra si unirono e finalmente il vuoto che provavo dentro di me era sparito.Ora ero completa.Eravamo collegati davvero da un filo rosso e ora non avrei permesso a qualcuno o qualcosa di dividerci perché eravamo insieme.Insieme e indistruttibili.

Non era solo un amore estivo.

Sono un casino l'ammetto
Siamo un casino stupendo
Due rette parallele che non credono al destino scelto
Siamo vivi, siamo solo vivi
Io e te
Quando respiriamo l'alcol della notte
Quando farlo ovunque ci fa essere più vivi
Solamente vivi
Con me
Lasciati scalare come un pianoforte
Voglio gli occhi dell'invidia solo su di noi
Non serve fare piano, non servono dei pretesti
Stringiamo il mondo a tal punto da fargli perdere i sensi
Da farci perdere pensi che troveremo una strada
Una macchina a fari spenti
Una storia senza una trama
Due vite che non rallentano al bordo di una cascata

Quindi il destino era riuscito ad unirci e a farci rimanere insieme.Uniti fino alla fine dei nostri giorni perché da quel giorno non ci eravamo più lasciati.Eravamo un turbinio di amore e pazzia e questo mi andava bene perché con lui avrei fatto di tutto.Era la parte migliore di me.

Summer love (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now