First date and kisses

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Capitolo 5.

«Così si ci tuffa novellina!» urlò Blair salendo sul trampolino della piscina immensa. Si prese qualche secondo per prepararsi al tuffo, si stiracchiò e respirò profondamente. Io ridacchiai per il modo in cui aveva detto quella frase e per il momento pre-tuffo, ed infine la osservai esibirsi nel suo tuffo trionfale da vera professionista. Dovevo ammettere che i suoi tuffi erano spettacolari, rispetto ai miei a 'bomba' come i bambini. L'acqua della piscina era perfetta, inizialmente era fresca a contatto con il corpo, ma poco dopo ci si abituava perché essa in realtà era riscaldata dal sole alto e caldo. Il suo colore era cristallino e si poteva osservare il fondo.
La mia amica mi raggiunse con poche bracciate, dopo essere riemersa in superficie, e si appoggiò alla scaletta su cui io ero comodamente seduta. Essa non veniva quasi mai usata perché permetteva di entrare nell'acqua alta e la maggior parte dei clienti preferiva la scaletta dalla parte opposta in cui si toccava facilmente il fondo. Osservai ancora per una volta il cielo sereno e i pini marittimi che facevano da cornice alla struttura, rendendomi conto che a breve sarei dovuta salire per prepararmi. La piscina era molto affollata, i bambini nuotavano e si tuffavano dal trampolino, altri giovani facevano qualche vasca e gli adulti si rilassavano vicino alla cascata di acqua. Accanto al campo da bocce, ad un tavolo, l'animatrice giocava con i pochi bambini che era riuscita a raccogliere. «Ma hai visto quel ragazzo? Oddio!» esclamò Blair, osservando il ragazzo in questione. Il mio sguardo finì sul corpo del ragazzo tedesco che aveva catturato la nostra attenzione. Biondo, capelli lunghi, alto, muscoloso e abbronzato. Lui sì che era un bel ragazzo, meritava molto, peccato fosse straniero. Chi parlava il tedesco?Io purtroppo no. Sospirai davanti alla bellezza del ragazzo ancora una volta, ma poco dopo decisi che era ora di uscire dalla piscina e salire in camera. Erano solo le sei di pomeriggio, eppure volevo prendere del tempo per me e per prepararmi con calma per l'uscita con Nathan. «Io vado su a prepararmi con calma!» avvisai la mia amica, alzandomi dalla scaletta. Lei mi guardò e assunse un'espressione maliziosa «Mi raccomando fatti bella per lui! Ti sei depilata?!» domandò. A quella frase arrossii violentemente e mi guardai intorno nella speranza che nessuno ci avesse sentito. «Daii! A dopo!» esclamai ammonendola.
Raggiunsi spedita lo sdraio nel giardino per raccogliere tutte le mie cose, infilandole frettolosamente nella borsa da mare e controllando di non dimenticare nulla. Come mi sentivo? Abbastanza ansiosa e non avevo idea di come sarebbe andata la serata.

Avevo appena finito di asciugare i miei capelli ed ormai si erano fatte le sette meno venti, infatti Blair era tornata in camera e stava attendendo il suo turno per fare la doccia. Aperta la porta scorrevole lei si fiondò dentro con un sorriso e gli abiti per la serata tra le braccia. Alla fine avevo scelto di indossare un crop top bianco, shorts neri di jeans a vita alta, converse basse bianche e abbinata una piccola borsetta bianca prestatami da Blair. Durante l'attesa mi affacciai alla finestra della nostra camera ed osservai il panorama. I miei capelli erano mossi da una lieve brezza, inspirai il profumo del mare in lontananza ed osservai il mare in lontananza nascosto in parte da alcuni pini marittimi. Il mio sguardo venne poi attirato verso il ristorante in cui diversi camerieri stavano facendo avanti e indietro con dei carrelli colmi di cibo e la mia mente volò verso Nathan. Più si avvicinava il momento più ero ansiosa all'idea del nostro appuntamento perché speravo che tutto andasse bene, che io riuscissi a divertirmi e a dimenticare pian piano il mio ex. Era presente il solito timore legato ad un salto nel vuoto perché non sapevo cosa sarebbe successo con il ragazzo.
«Ok, ci sono quasi!» mi avvisò la mia migliore amica uscendo dal bagno e distraendomi dai miei pensieri sulla serata. Aveva già indosso gli abiti, le mancavano solo le scarpe e la borsa per completare il look. Si guardò ancora una volta allo specchio e sorrise soddisfatta. Tipico di Blair. «Bene, possiamo andare!» concluse. Si avvicinò alla porta, mentre io spegnevo la televisione e chiudevo la finestra della camera per evitare che entrasse qualche insetto durante la sera.
La campanella aveva già suonato da dieci minuti, ma questo non importava perché ci si poteva sedere a tavola fino alle otto di sera per ricevere la prima portata e godere degli antipasti. Molti clienti erano seduti a tavola, intenti a mangiare l'antipasto, e noi li raggiungemmo sedendoci al tavolo vicino alla vetrata che ci era stato assegnato. Per un attimo mi chiesi come fosse possibile che alcuni stessero già mangiando l'antipasto e attendendo la prima portata se la campanella era suonata solo da dieci minuti, probabilmente arrivavano cinque minuti prima del suono e non appena aprivano le porte si fiondavano a tavola come delle furie.
Dopo qualche minuto Nathan giunse al nuoto tavolo con il blocchetto delle ordinazioni e lui scrisse una fanta ed un'acqua frizzante, cambiando rispetto al solito «Wow, una novità!» disse lui, porgendo il foglietto alla mia amica che firmò. «Cambieremo abbastanza! Stai attento!» lo avvisò ridendo.

Summer love (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora