Palud

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Capitolo 12.

Nathan mi fece tornare con i piedi per terra e Dan ci raggiunse tenendo per mano Blair.Ci dirigemmo verso il mare.A primo impatto l'acqua era fresca, creava piccoli formicolii dentro di me, ma a poco a poco che avanzavo essa diventava più calda e piacevole.Il terreno non era molto profondo, prima di poter nuotare senza toccare bisognava prendere il largo.Ci fermammo vicino ad una boa bianca e nonostante tutto il fondale era ancora basso.Potevamo sederci sulla sabbia con tranquillità.Mentre Blair si coricava sul materassino grigio gonfiabile, Nathan mi fece girare verso di lui.Mi alzai aggrappandomi ai suoi fianchi con le gambe, rimandando in braccio a lui e ci ritrovammo con lo sguardo fisso l'uno sull'altro.I nostri occhi marroni incatenati per sempre.Ad ogni abbraccio, bacio o carezza il mondo attorno a noi svaniva.Eravamo solo io e lui nel nostro piccolo universo felice.Ecco come si ci sentiva quando eri in presenza della persona giusta.Sì, perché Nathan per me era giusto.Non mi importava nulla della distanza, del tempo, dei pochi giorni trascorsi da quando lo conosciuto.Ci scambiammo qualche altra occhiata prima di unire le nostre labbra in un altro bacio, più passionale rispetto i precedenti.Le nostre lingue in movimento per cercarsi e le mie mani tra i suoi capelli bagnati.Brividi attraverso la spina dorsale, il battito che aumenta, un calore nel basso ventre.

«Sei la cosa più bella che mi sia capitata.»disse tra un bacio e l'altro.

«E tu sei la cosa migliore che mi sia capitata.»lo baciai di nuovo.

Ci staccammo quando qualcosa ci colpì direttamente in faccia, guardai attentamente ed era una palla da beach volley.Per poco non avevo morso il labbro sì Nathan.Un ragazzo ci venne incontro e quel ragazzo in questione era Matisse. «Scusate!»disse imbarazzato.Noi lo guardammo senza emozioni e lui se ne tornò dal gruppo di amici per giocare a palla.Sempre lui!
«Quanto mi sta sulle palle!»sbuffò Nathan.Mi rigirai verso di lui, trovando il suo viso a pochissimi centimetri dal mio e sussurrai «Ma a me piaci tu.»Non mi importava una fico secco di quel biondino da quattro soldi.Sì, ero stata con lui e lo avevo amato, questo dovevo riconoscerlo, ma ora non mi importava più.

Lui sorrise e mi ribaciò.

Dopo mezz'ora tentando di far affondare scherzosamente Blair, uscimmo dall'acqua, raggiungendo le nostre sdraio.Era quasi ora di prepararsi quindi raccogliemmo le nostre cose e tornammo all'hotel carichi, visto il nostro armamento da spiaggia.La piscina era piena di bambini che nuotavano, giocavano e scherzavano, mentre quasi tutte le sdraio erano occupate dai genitori che provavano a prendere almeno un po' di sole.
Blair e Dan passarono dall'altra parte, invece io avevo accompagnato Nathan alla sua stanza, ma prima che potesse entrare mi disse dolcemente «Non vedo l'ora di vederti stasera.»Mi morsi il labbro inferiore e lui mi stampò un bacio sulle labbra, ma continuai approfondendo il bacio.Lui mi attirò verso di lui, facendo cadere l'asciugamano legato attorno al mio corpo come un vestito, e fece sfiorare i nostri petti.Il calore familiare del suo corpo.Ero insaziabile.Volevo che mi baciasse, sempre e ovunque, che mi stesse vicino riscaldandomi il cuore.Ci staccammo e gli tirai leggermente il labbro facendolo gemere, ma poi mi abbassai a prendere l'asciugamano rimettendolo come era prima.Speravo nessuno mi avesse vista.Salutai per l'ultima volta Nathan e raggiunsi l'ascensore sempre occupato.Prima o poi avrei deciso di prendere le scale, esasperata dalla lentezza dell'unico ascensore presente.

Bussai alla porta della stanza e Blair di corsa mi venne ad aprire con attorno a sé un asciugamano bianco per coprirsi.Entrai e lei mi fermò «Mi devi aiutare con i capelli!»Roteai gli occhi al cielo.Nessuna novità insomma.Posai la borsa sul letto e mi tolsi l'asciugamano bagnato dal corpo rimanendo in costume, poi la guardai «Ogni desiderio sarà esaudito principessa!»risi.Dovevo lavarmi e togliere la salsedine dal mio corpo.Lei alzò gli occhi al cielo ridendo e io entrai in bagno rubandole la postazione.Lei decise di spazzolarsi i capelli.Mi lavai il corpo con il bagnoschiuma alla vaniglia e i capelli con lo shampoo in poco tempo.Dovevo ancora aiutare la mia amica e non volevo tardare a cena.Uscii dalla doccia avvolgendomi un asciugamano bianco attorno al corpo.

Summer love (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora