#4 Diploma.

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Passò qualche anno da allora, io avevo 11 anni ed era il mio ultimo anno in accademia. Anche se sembravo una normalissima ragazzina tanto felice e spensierata, in realtà pensavo come un adulto e avevo il mio lato serio ed attento; si può dire che se mi avessero dato il destino del villaggio in mano avrei saputo cosa fare. Ok forse no. Al contrario dei miei compagni di classe, io ero già molto forte, più di moltissimi shinobi anche con abilità innate. Ogni giorno dopo scuola mi allenavo moltissimo, finché un giorno ci fu nuovamente un torneo scolastico a cui avrebbe assistito addirittura l' Hokage;  il torneo era soprattutto per vedere se noi come classe prematura eravamo pronti al diploma.
Dopo aver saputo di ciò corsi da Ikezu che non aveva missioni e gli dissi:"Ikezu! Mi serve qualcuno con cui allenarmi; mi serve un combattimento e mi servi tu!".
Tutto ciò mentre Ikezu mangiava tranquillamente.
Lo presi per un braccio e lo trascinai fuori, alchè mi disse:
"Mi raccomando concentrati, ti assicuro che contro di me non sarà facile!".
Dopodichè ci trasformammo entrambi, il mio sguardo era concentrato quasi inquietante; ma anche il suo lo era, e come biasimarlo, Ikezu faceva missioni pericolosissime fin da piccolo; anche lui aveva lo sguardo più maturo di quello che era, anche lui era partecipe della guerra in corso. Pensai a tutto ciò nell' attimo prima della battaglia,  poi cominciammo.

Ikezu:"Arte spiritica : esplosione notturna.

Ikezu mi scagliò contro un raggio che oltre a colpirmi mi accecò.
Allora tentai di percepirlo con gli altri sensi, e una volta individuato

esclamai:"Arte spiritica: squarcio d' ombra.

Un raggio di chakra squarciò la sfera d' ombra che mi circondava e colpì Ikezu;
Lui però senza disfarsi lanciò
un' altra tecnica, e dopo aver fatto qualche segno ed aver messo la mano destra a terra, lanciò una scarica che passava sotto terra esclamando:"passaggio inferiore".

Infatti le scariche di chakra una volta arrivate sotto l' avversario creavano dei raggi  che colpivano l' avversario da sotto.
Le prime riuscì ad evitarle, ma dopo un po' venni colpita e caddi a terra. Prima che Ikezu riuscisse a colpirmi nuovamente mi scanzai, mi alzai e con una tecnica lo paralizzai. Almeno era quello che credevo; era infatti una copia; il vero Ikezu era qualche metro sopra di me, e pochi secondi dopo averlo individuato,  lui mi lanciò contro un jutsu d' acqua. Una volta sceso mi aiutò a rialzarmi e mi disse:
"Non tel' aspettavi vero? Anche se possiamo utilizzare tecniche tanto forti, non significa che dobbiamo usarle per forza; non bisogna mai affidarsi troppo alle sole abilità speciali; tu per esempio possiedi il chakra del fulmine, e potresti manovrarlo anche molto bene, quindi ricordati di imparare sempre il più possibile da tutto quello che ti circonda e di non fermarti mai nemmeno quando ti sembra impossibile ok?"
Io sorridendo risposi:"Va bene".
Subito dopo Ikezu se ne andò perché aveva una missione, e io che credevo il contrario.... pazienza, sapevo che il torneo sarebbe andato alla grande!
Qualche giorno dopo si tenne il torneo, e non sto a raccontarvi come fu, l' importante è che io non abbia usato l' arte spiritica e che tornata a casa ricevetti una sorpresa.
Tornata a casa infatti, mia zia mi chiamò in cucina, sul tavolo c' era un falco messaggero; mi aspettavo chissà quale notizia sconvolgente portasse quel falco, però c' era da dire che era strano: aveva le piume normalissime, ma le penne della coda e quelle finali delle ali erano viola; rimasi a fissarlo un attimo poi chiesi a mia zia:"Zia, come mai è qui questo falco, è arrivato un messaggio importante? "
Mia zia sorrise e mi disse:
"Non esattamente, questo falco apparteneva al nostro clan, veniva proprio dal villaggio delle Colline. Quando il villaggio è stato distrutto, questo falco è rimasto qui a Konoha;  oggi si sono accorti della sua provenienza e cel' hanno ridato.
Ho pensato che visto che tu e tuo fratello venite dal villaggio delle Colline, possiate occuparvene voi, ma non si fida molto di Midori,  quindi vediamo se si fida di te; tendi il braccio".
Io mi avvicinai lentamente e tesi il braccio davanti al falco;  a quanto pare mia zia aveva ragione perché mi saltò sul braccio e salì fino alla spalla, in quel momento decisi il suo nome:"Shiko, che dici ti piace? "
Adesso avevo un nuovo amico, e presto mi sarei diplomata,  tutti quelli della mia classe avevano superato il torneo, quindi eravamo tutti pronti al diploma e alle nostre avventure da genin; forse le mie sarebbero state un po' diverse ma non ci facevo tanto conto, finché il giorno del diploma...

ISTRUTTORE:"Bene ragazzi, oggi assegnamo i team; molti di voi sapranno che in questa classe ci sarà un team da 2 persone, ma ogni cosa a suo tempo, cominciamo col team 1....".

Il maestro iniziò ad elencare i componenti dei team: il primo, il secondo il terzo e poi...

ISTRUTTORE:"Il team 4 sarà composto da: Miico e Hikaru;  questo è il team da due individui,  andiamo avanti...".

Da lì smisi di sentire, tirai un sospiro di sollievo,  guardai Hikaru e sorrisi; poi però iniziai a pensare a quelle che sarebbero state le nostre missioni; la mia abilità innata sarebbe stata sfruttata in battaglia fin da subito, e le missioni sarebbero state immediatamente di grado C, B o addirittura A come quelle che Ikezu faceva alla mia età;  e io mi sentivo pronta, ma Hikaru lo era? Perché avevano scelto lui? Probabilmente aveva qualche abilità speciale anche lui. Mentre pensavo ciò i gruppi erano già formati, il maestro era andato via ed al posto suo era entrato il terzo Hokage,  che dopo essersi complimentato con noi ha detto:"Team 4, seguitemi".
Hikaru era fuori di sé dalla gioia,  e anch' io ero felice,  ma non facevo a meno di pensare alle missioni che avremmo dovuto fare in futuro.

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Salve, mi scuso per non aver scritto ultimamente ma mi è andato in panne il telefono; ma comunque sia,  io vi invito a lasciare una stella ed un commento e se volete una visualizzazione. Noi ci vediamo con un prossimo capitolo.

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