Numeri

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Arrivo di fretta quasi correndo. Il dipartimento è un palazzotto isolato a metà della strada. Prima di entrare, Anna mi ferma di fronte all'ingresso: "Come sei coraggioso con questo freddo ad andare in giro con la giacca tutta aperta".

"È la cerniera che è rotta" le dico in un soffio prima di entrare saltando un gradino. Mentre le parole se ne vanno via in fumo, Anna mi dice ancora qualcosa; io le tengo aperta la porta e sono di buon umore.

Davanti all'ascensore, le porte si chiudono e osservo il piano a cui sale.

"Vado su a piedi".

Non sto più nella pelle.

"Fortunato te che sei al secondo piano".

La guardo, sorrido, penso già ad altro.

Cerco le chiavi del mio ufficietto; il piano è tutto deserto, e finalmente riapro la mail. E tutti i dubbi di non avere capito sono come l'inverno scongelato dal sole. Leggo adesso una dietro l'altra, in fila, subject-verb-complement(1) in rigoroso ordine, tutte le parole... I am very glad...(2) è Larry in persona a scrivermi. Ci ho fantasticato, quando sono andato a fare il colloquio una decina di giorni fa, a cosa avrei fatto se avessi vinto, mentre aspettavo seduto davanti al gate in aeroporto. Vedevo gli aerei decollare, un cielo azzurro e luminoso, e sognavo. Un bel contratto di tre anni; che poi non ho mai avuto un contratto così lungo. Certo, la prospettiva è sempre limitata, ma è un precariato di lusso, come avere una bella macchina, executive car, che nessuno ti sta a chiedere se è in leasing.

E anche oggi il sole si infila alle mie spalle e mi gioca brutti scherzi sullo schermo del pc e quasi mi scalda le dita sulla tastiera. E ho un attimo di meraviglia tra queste lettere e questi numeri.

Amo i numeri. Di loro mi piace la neutralità e la pulizia. Per me sono come la soffice rete di protezione che, squilibrato trapezista sul filo dondolante della vita, mi ha raccolto. Ciascuno, se è fortunato abbastanza, trova la sua impalpabile rete di sicurezza su cui all'occorrenza lasciarsi cadere.

I numeri stanno alle cose della vita come le parole alla poesia, e la mia giornata corre via dentro una nuvola di numeri.

Il numero di volte che mi sono svegliato dopo aver dormito troppo e sono schizzato giù dal letto come un gatto bagnato: novecentoventotto.

Il numero di ossa rotte: tre.

Il numero di cicatrici che ho sulla pelle: due. Quelle che ho dentro: novecentocinquantanove.

Il numero di funerali a cui sono stato: sette.

Il numero di amici: tre, in carne e ossa, ottocentottantotto quelli che sono nient'altro che un nome nascosto dietro un'icona.

Il numero di buchi che ho riempito finora: zero.

Il numero di persone che riesco a sopportare: tre virgola cinque percento.

Il numero di volte che ho riso a crepapelle: millenovecentosettantaquattro.

Il numero di volte che avrei voluto piangere: cinquecentottanta.

Il numero di cose che rimpiango: centoundici.

Il numero di cose che conosco: ottocentottantottomila ottocentottantotto.

Sì, i numeri stanno alla poesia come le parole alle cose della vita. Uno studioso influente del suo tempo che aveva un nome simile a un libro della Bibbia – nel nome si diceva che c'è il destino di una persona e il suo sogno di eternità; io ho un nome banale – aveva scritto che "If an individual at any given epoch in society possessed all the numbers of the average man, he would represent all that is great, good, or beautiful". (3)

In media the average man (4) ha 1,39 figli e nell'arco della vita va a letto con 12 donne diverse, le quali a loro volta lo fanno con 8 uomini diversi e conoscono 228 persone anche se soltanto tre tra queste sono quelle che chiamano amici. Quando the average man and the average woman (5) si sposano, per ogni 1000 di loro, 311 si separano e 182 divorziano. Ecco un bello schizzo digitale dei rapporti umani. Ci si prende, ci si lascia, andando alla ricerca di un lieto fine che non sarà mai ultimo perché le cose della vita sono ballerine.

The average woman vive 84,5 anni, the average man arriva a 79,4. Non si esclude che la medicina scali montagne dalle vette ben più alte di questi numeri. Oh poor man (6), più di ottant'anni di vita! Ottant'anni bisogna riempirli di cose per farli passare: figli, amore, odio, chiacchiere, vizi; the dirty, the duty and the fun (7).

I numeri hanno questo pregio: danno subito una prospettiva, uno scenario che spinge ad agire.

Come i miei numeri di oggi. Come il numero di volte che domani mi sarò svegliato tardi schizzando giù dal letto come un gatto bagnato: novecentoventinove.

Come il numero di ossa rotte: sempre tre.

Come quello numero di cicatrici che ho sulla pelle: ancora due. E quelle che ho dentro: novecentosessantatrè.

Come il numero di funerali a cui sono stato, che non è cambiato.

Come il numero di amici che ho: due, in carne e ossa, e ottocentonovantadue di cui non conosco nemmeno la faccia.

Come il numero di buchi che ho riempito: zero.

E il numero di persone che sopporto: tre virgola quattro percento.

Come il numero di volte che ho riso a crepapelle: millenovecentosettantacinque.

E quello che avrei voluto piangere: cinquecentottantuno.

Come il numero di cose che rimpiango: centododici.

Come ottocentottantottomila ottocentottanta: il numero di cose che conosco.

Troppo arido? troppo esplicito e diretto? poco romantico fare statistica, essere un numero estratto da un cappello a cilindro? meglio adeguarsi al cliché di qualche aggettivo come per esempio dire di Stromae che è bello, di mezza età, ha un figlio e ha conosciuto una nuova donna?

Osservate da lontano, attraverso il binocolo dei numeri, le vite si assomigliano tutte; è a viverle che diventano uniche.

Vorrei tanto parlare a qualcuno, raccontare tutto di questa mail che mi rigiro tra gli occhi, un lampo tra le nuvole, poche righe di inglese... I am very glad to announce you....(8)


(1) Soggetto-verbo-complemento.

(2) Sono molto felice.

(3) Se un individuo di una qualsiasi epoca sociale possiede tutti gli attributi dell'uomo medio, egli rappresenta tutto ciò che è grande, buono e bello.

(4) L'uomo medio.

(5) L'uomo medio e la donna media.

(6) Oh pover'uomo.

(7) Il piacere, il dovere e il divertimento.

(8) Sono felice di informarti.


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