#Accaddemia

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HEI! Prima che tu inizi a leggere, vorrei fare un piccolo appunto. Potresti forse ritrovarti un po' delusa dalla maniera in cui la maggioranza della storia è stata scritta; perché? Ma perché in confronto agli ultimi capitoli, i primi sono brevi, banali, e con una grammatica sì quasi sempre corretta, ma anche abbastanza scarna. Stringendo, questo libricino ancora in corso rappresenta il mio miglioramento nella scrittura, e racchiude anni ed anni di cambiamento. Detto ciò, non ti disturbo oltre, goditi la me stessa di quattro anni fa, e la sua storiella.

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Era il primo giorno di scuola, io avevo i capelli corti fino al mento; i miei capelli mossi arancioni elettrico; con dietro la mia ciocca viola, perché era quello il fulcro della mia abilità innata; quando la usavo, i miei occhi diventavano rossi e i capelli come la ciocca diversa, ossia viola. Andavo abbastanza di fretta quella mattina perché volevo dare una buona impressione agli insegnanti e ai miei compagni di classe, volevo a tutti i costi farmi degli amici, anche uno solo sarebbe andato alla grande!
Arrivai in classe, e visto che i posti vicino alle bambine erano pieni, mi sedetti vicino ad un bambino con i capelli biondo ramato e gli occhi color nocciola, nascosi la ciocca di capelli e provai ad attaccare bottone; ma... lui lo fece prima di me, mi disse:"Ciao! Io sono Hikaru, tu chi sei?". Bene, ero simpatica a qualcuno, così gli risposi:"Piacere! Io sono Miico Henko". La giornata andò bene, così come la prima settimana di scuola, ma poi durante l' intervallo...
Stavamo giocando a pallone, io gli diedi una testata e la mia ciocca sbalzò in aria spostandosi davanti tutti i capelli. Tutti mi guardarono malissimo, sia maschi che femmine, fino a quando uno di loro mi disse con tono arrabbiato:"Allora mio padre aveva ragione! Tu non sei di qui, e per di più sei anche del clan Henko! ".
Io mi arrabbiai moltissimo e gli urlai:"Bhè cos' hai contro il mio clan!?" Lui mi rispose:"Tutti gli adulti dicono che il tuo clan è quasi estinto, che siete tutti portatori di sventura e che maledite la gente con le vostre abilità mostruose!". Io non ci vidi più dalla rabbia, gli urlai di tacere e lui provò ad attaccarmi. Quando una persona si mise davanti a me e mi difese, poi si voltò con la guancia gonfia e mi disse:"Non ti preoccupare, ci sono io!" Dopodichè indicando il ventaglio sulla sua giacca mi disse:"Io sono Obito Uchiha e diventerò Hokage! E quando questo accadrà il tuo clan non subirà più queste ingiustizie". Io lo guardai e gli dissi mentre mi allontanavo:"Grazie Obito Uchiha futuro Hokage! ". Da quel giorno l' unico amico che mi rimase fu Hikaru con cui passavo la maggior parte del tempo.

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Salve a tutti spero che vi piaccia il mio libro, e scusate per gli errori se ci dovessero essere; io vi saluto e al prossimo capitolo,
Linea allo studio!

STAGISTA : Sabrina noi non abbiamo uno studio.

Ah bhè allora solo al prossimo capitolo ciao!

Naruto La Ragazza Degli SpiritiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora