Capitolo 36

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Per un attimo Amber non credette alle parole del ragazzo. <<Dici davvero? Era suo tutto quel sangue?>>
Lentamente la ragazza si abituò al buio e riuscì a distinguere le sagome più vicine. C'era un'altra persona con loro, le braccia incrociate sul petto.

Jakob la strinse più forte e il suo respiro si fece più veloce e affannoso, come quando si sta per piangere.

<<Sì dannazione, sì! Senza nuovi candidati, addio test! Distruggere gli edifici ora sarà un gioco da ragazzi! Li faremo arrestare tutti!>> esclamò.

Amber tossì per la stretta troppo forte e cercò di sorridere e ricacciare indietro le lacrime di gioia. I test erano finiti, impossibile da credere!

La persona accanto a loro si avvicinò, zoppicando.

<<Ryan! Hai visto cosa abbiamo... avete appena fatto? Dimmi che non sto sognando, non ci credo.>> disse gioiosa cercando di non balbettare.

Il ragazzo le si avvicinò ancora e Amber riuscì chiaramente a vederne l'espressione. Era molto confuso, in preda a una raffica di emozioni. <<Noi non abbiamo fatto nulla... direttamente. Si è praticamente suicidata.>>
<<Come?!>> chiese la ragazza incredula <<Non è possibile!>>

<<Sì che lo è.>> replicò una terza voce, quella di Callum <<Era malata anche lei. Hanno infettato tutti i pezzi grossi tra quelli dei test. Sembrava completamente matta! Stava stringendo un'arma al contrario, era già ferita quando è salita in casa tua, dove stavamo riposando tutti. Ad un certo punto ha indietreggiato verso il balcone, quell'eroe di Shadow l'ha fatta inciampare, si è fracassata il cranio sulla ringhiera ed è volata sul suo balcone infilzandosi su una pianta tipo cactus. Una fine orrenda. E, a proposito di Shadow...>>

Fece un cenno a qualcuno ancora nascosto nell'oscurità e Toby si avvicinò. Anche se a fatica, reggeva tra le braccia il cane che non dava segni di vita.

Jakob appoggiò una mano sulla spalla ad Amber in un gesto di conforto. <<Lucas lo ha visto, ma per favore chiamalo.>>

"Shadow no!" urlò qualcuno nella testa di Amber. Non erano pensieri suoi, eppure le erano entrati in mente. "Perché il mio cane? Non Shadow...!" continuò quel qualcuno, poi la voce si fece più disperata, interrotta da singhiozzi "Voglio restare solo, non voglio più vedere nessuno."

Amber capì subito che era Lucas. Senza sapere di preciso cosa stesse facendo, provò a rispondergli nella mente, maledicendo se stessa per la stupidità dell'idea. "Lucas? Non vuoi vedere nemmeno me?"

Le rispose solo il silenzio e si portò una mano alla fronte pensando di avere la febbre. Tutto ciò non aveva assolutamente senso, non avrebbe mai potuto parlare telepaticamente con suo fratello.

"No, tu vieni. Per favore." le rimbombò nella testa. Ormai era chiaro che le cose impensabili erano da tenere in considerazione almeno alla pari di quelle normali.

"Come cavolo facciamo a parlare così?" domandò. Ancora non aveva digerito la telepatia.

Le parve di udire Lucas sbuffare. "E io cosa ne so? Vieni? Con Shadow."

"Certo, scusami." rispose. Si voltò verso i suoi amici essendosi accorta che stava fissando la parete con un'aria probabilmente molto confusa e continuando a gesticolare.

<<Tu non stai bene...>> mormorò Jakob confermando la sua ipotesi <<Ti accompagno.>>

Ryan guardò prima il suo amico, poi il cane, poi Amber. <<No, hai ancora il taglio. Vado io.>>

ESCAPE- RunWhere stories live. Discover now