Capitolo 34

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Amber non poté fare a meno di mettersi a ridere. <<E saresti tu quello intelligente? Ma chi l'ha deciso?!>>

Il ragazzo si batté una mano sulla gamba e cercò di non ridere più. <<Qualcuno di pazzo, di sicuro.>>
Si guardò intorno con aria assente e ripose i quaderni nel nascondiglio.

<<Ti manca, eh?>> chiese Amber senza ragionarci. Ora probabilmente tutti i pensieri positivi sarebbero scomparsi dalle loro menti.

<<Già...>> Jakob cercò di muoversi da solo, ma non ci riuscì e cadde di peso su Amber.

Lei tossì e cercò di farlo alzare senza toccargli la ferita. La sua pelle aveva assunto di nuovo un colore normale, iniziava a sentirsi meglio.

<<Levati! Mi schiacci!>> brontolò la ragazza provando ancora a farlo alzare.

Lui fece forza sui gomiti e si rimise in piedi con una smorfia di dolore. Si appoggiò allo stipite della porta e bussò sul legno.

<<Che vuoi?>> borbottò in tono seccato qualcuno all'interno. Troppo burbero per essere Ryan.

Jakob si spostò dall'entrata. <<Voglio che veniate fuori, filiamo dritti dalla Nanny.>>

"Come!?" pensò Amber "Che razza di idea gli è venuta adesso!?"

Callum si affacciò alla porta, il viso rigato dalle pieghe dell'amaca. <<Fuori discussione!>> ringhiò, poi con tono più dolce <<Non ha smesso di piovere e tu sei tagliato a metà.>>

<<È per questo che dobbiamo andare ora! Chi se lo aspetterebbe? Io me la cavo anche da solo. Sveglia Ryan e recupera Toby, leviamo le tende!>>

Il gigante si indicò la testa e fece ruotare il dito. <<Tu sei tutto matto...!>> affermò prima di rientrare.

Jakob sorrise: aveva ottenuto ciò che voleva. <<Certo, se avessi la spada...>> mormorò grattandosi la fronte.

Toby urlò qualcosa. <<Vieni qui bel cagnolino!>> esclamò ridendo. Callum uscì precipitosamente dalla casa credendo che avesse bisogno di aiuto e scese dall'albero.

Dopo due minuti urlò il gigante. <<Ryan! Vieni giù... c'è posta per te!>>
Amber iniziava ad essere davvero confusa. Cosa stava succedendo?

Ryan uscì dalla casa sull'albero sbadigliando, i capelli piatti su un lato e sparati in ogni direzione sull'altro. Vedendolo così, Jakob e Amber risero.

<<Che avete da sghignazzare?>> chiese ancora sbadigliando.

Jakob gli indicò la testa, ma rideva troppo per riuscire a parlare.

<<Fatti vedere da un parrucchiere...>> consigliò con un sorriso Amber. Gli si avvicinò e cercò di sistemargli i capelli. Una volta soddisfatta del risultato lo spinse verso il bordo della veranda e lo fece scendere. Guardò Jakob come a dire "Non muoverti!" e seguì il ragazzo.

Sotto la casa il terreno era asciutto e Toby aveva dozzine di lumache che gli giravano sulle spalle e sulla testa. Stava rincorrendo un pastore tedesco quasi interamente nero che sembrava stare al gioco, saettando da un lato all'altro della zona asciutta.

Callum era appoggiato al tronco che reggeva la casa sull'albero e appena vide Ryan si staccò e gli allungò una busta.

<<La teneva il cane... Shadow si chiama... legata al collare. Vuoi vedere? Non so come la prenderesti...>>

Shadow. Amber ignorò per un attimo i ragazzi accanto a lei e si concentrò sul cane. Aveva l'impressione di conoscerlo, ma non riusciva a ricordarsene.

ESCAPE- RunWhere stories live. Discover now