Capitolo 26

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La reazione di Jakob e Amber fu la stessa: <<Layla, sei fusa?!>>

La ragazza scosse la testa sorridendo. <<Forse un po', però Jake ha bisogno di guarire. Il piano è semplice, banale. Ben ha creato una macchina con cui si può invertire qualcosa di due persone. La salute, per esempio.>>

Si indicò la testa e Jakob riuscì finalmente ad andarle vicino. <<Non te lo permetto. Perché dovrebbe funzionare? Non è che magari poi ci ritroviamo in due con problemi psichici? Layla, ragiona!>>

Lei assottigliò gli occhi e gli prese il mento. <<Io ho ragionato e l'ho sempre fatto. Sei troppo testardo per capire, Jake. Ragiona tu semmai!>>

Gli si avvicinò all'orecchio e Amber dovette sforzarsi per capire qualcosa.

<<Se vogliamo distruggere quest'organizzazione non abbiamo bisogno di sapere come sono fatte le basi, non ne andranno nemmeno progettate di nuove. Le armi sì che vi serviranno, garantito! Tu puoi essere d'aiuto, io non ho più nulla da fare. Il cervello ti funzionerà, potrai essere cento volte più utile di me!>>

Si staccò dalla sua testa e rimase ferma ad osservarlo.

<<Sono dolci, vero?>> chiese il vecchietto avvicinandosi ad Amber.

<<Beh, penso di sì... Anche se non so se certi gesti rientrino nella definizione di "dolce".>>

Per la quarta volta l'ostaggio si alzò da terra e provò ad aggredire la ragazza. Questa volta il vecchietto lo colpì alla testa con il suo bastone-katana e l'uomo stramazzò al suolo.

<<Smettila di resuscitare, cretino!>> sbottò l'anziano.

Nel frattempo il ciccione aveva recuperato una macchina del tutto singolare. Assomigliava ad un frigorifero sotto tutti gli aspetti e, come tutti gli oggetti in quel posto, la tecnologia trapelava da ogni vite. Un enorme quadro dei comandi era incastrato sulla faccia frontale.

Jakob la guardò con disprezzo e appoggiò una mano sul pannello. <<Tu non ci entri, sentito?>> Sembrava davvero disperato.

Layla gli toccò delicatamente la mano e gli alzò un dito alla volta. Il viso del ragazzo stava diventando rosso almeno quanto i capelli.

<<Andrà tutto bene. Impazzirò, probabile, ma non mi scorderò di te. Una persona speciale è impossibile da dimenticare.>>

La mano di Jakob si staccò definitivamente dalla liscia superficie di metallo e lo sguardo esplicitava tutte le sue emozioni. Stupore, paura, tristezza... non sapeva come reagire.

Il ciccione guardò rapidamente verso Amber e sfoderò il suo ghigno migliore, che inizialmente terrorizzò la ragazza. Lei strinse i pugni e gli rivolse una linguaccia. L'uomo parve trovarlo molto divertente.

Aprì la porta dello strano frigorifero e Layla si preparò ad entrarci.

"Deve esserci qualcosa che possiamo fare!" pensò Amber. Non voleva lasciar andare Layla, ma non riusciva a trovare un'idea che andasse bene. Alla fine provò a sparare alla macchina per distruggerla, ma l'anziano le bloccò il braccio.

<<Punto primo: se lo fai ti ammazzeranno. Punto secondo: se lo fai ti ammazzeranno. Punto terzo: se lo fai ti ammazzeranno. Punto quarto... ho già detto che se lo fai ti ammazzeranno?>>

Amber cercò di alzare di nuovo l'arma, ma il vecchietto aveva più muscoli di quanti ne mostrasse. <<Ma possiamo fare qualcosa, no?>> Trattenne a malapena la disperazione.

ESCAPE- RunWhere stories live. Discover now