31. Do you love me?

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Continuai a cercare la stanza di Harry, stando molto attenta a dove mettevo i piedi.
Mi sporsi leggermente dalla ringhiera che si affacciava sul piano terra. Il silenzio era tombale, bottiglie di vodka in frantumi e l'alcool sparso a terra. Il palco era un intreccio di microfoni e fili, mentre il legno sembrava incrostato da un liquido giallastro. Si sentiva ancora l'odore di fumo nell'aria.
Scesi al piano di sotto, curiosa di esplorare quel luogo con calma e senza che nessuno mi vedesse. Non avevo idea di che fine avessero fatto Louis e Aisha e non ero stata abbastanza intelligente da portare il cellulare con me per chiamarla.
Scesi le scale, continuando a guardarmi intorno. Il bar era ridotto un disastro e proprio lì vicino si trovava una porta in legno piuttosto rovinata.

Mi chiedevo se Louis tenesse davvero a quel locale o se lo utilizzasse solo per guadagnarsi da vivere. Spinsi la maniglia verso il basso, scoprendo tutto un altro mondo.
Un enorme ring al centro della pista mi sovrastava. Non ero mai stata a quel genere di incontri, quindi non sapevo nemmeno come funzionasse.
Mi godetti quegli attimi di silenzio, scrutando la struttura davanti a me. Credevo servissero delle scale per salire, dato che era piuttosto alto. Feci qualche passo avanti, prima di sentire dei rumori.

Non riuscivo a capire se fossero semplicemente dei gemiti strozzati, o imprecazioni. Avanzai ancora, girando intorno al ring.
Vidi qualcuno spuntare da dietro il campo, aveva i capelli rasati.
Mi avvicinai ancora, scoprendo il volto, mentre tirava pugni ad un sacco da boxe.

"Zayn?" Mi tappai la bocca con le mani, mentre la vista iniziava ad annebbiarsi. Indietreggiai, riconoscendo mio fratello. Non sapevo cosa avesse, se fosse semplicemente furioso o se il nuovo look lo facesse sembrare più bad boy di prima.

Mi osservò, mentre colpivo il muro con la schiena. Si avvicinò velocemente per abbracciarmi. Sentivo i suoi muscoli tesi, più forti di prima, scorsi un piercing sul naso, poi l'orecchino.
Adagiai la testa sul suo petto coperto da una canottiera bianca e ricambiai il gesto. Il suo look era totalmente cambiato.

"Perché te n'eri andato?" Chiesi, cercando di sopprimere i singhiozzi.

"Avevo bisogno di risposte." Sussurrò sui miei capelli completamente spettinati.

"Da chi?" Si staccò da me, continuando però a tenere le mani sui miei fianchi.

"Da Trisha." Spalancai la bocca quando mi accorsi che non l'aveva chiamata "mamma" come al solito.
Chiusi le labbra in una linea retta, prima di posare la testa nell'incavo del suo collo. Era completamente sudato. Mi chiedevo da quanto fosse qui. Mi strinse ancora a lui, stavolta più forte di prima.

"Devi darmi un bel po' di spiegazioni." Mormorai con la voce spezzata da dei lievi singhiozzi che andavano man mano svanendo, mentre l'accelerazione del mio cuore diminuiva.
Ero abituata a passare serate intere con mio fratello, quando non era a lavoro e spesso andavo a trovarlo anche lì, tanto per rompere le scatole e farlo distrarre un po'.
Non averlo accanto per tutti quei giorni fu come se una parte di me se ne fosse improvvisamente andata, senza una spiegazione, cosa che lui aveva effettivamente fatto.

"Le avrai." Sussurrò. "Adesso non pensarci troppo." Mi strinse ancora di più a lui, per poi allontanarmi leggermente. Mi squadrò da testa a piedi per poi sbarrare gli occhi e allontanarsi ulteriormente dal mio corpo.

"Cosa.. Di chi é quella camicia?" Strinsi i denti, iniziando a sudare freddo. La natura protettiva di Zayn non possedeva eguali.
Non sapevo cosa potesse arrivare a pensare se gli avessi detto la verità.

"Oh, ehm, di un amico..Ecco io-" Iniziai a balbettare. Il mio discorso venne interrotto da una voce roca proveniente da dietro il ring.

Styles' Kingdom|| Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora