20. Jealous

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La sfilata iniziò subito dopo le presentazioni. Le modelle camminavano a passo svelto sulla passerella tornando indietro, dopo la posa.
Scorrevano una di seguito l'altra, senza espressione nel volto, ed ogni volta seguiva un rumoroso applauso, al quale mi univo, emozionata.
L'ultima casa di moda a sfilare fu proprio Victoria's Secrets e, voltandomi verso sinistra, notai gli sguardi di Harry e Liam piuttosto compiaciuti, mentre con una mano coprivano il sorrisetto stampato sulle loro labbra.
Un senso di inspiegabile fastidio si insinuò nella mia testa, come un ronzio, un fischio, qualcosa di insopportabile. Accavallai le gambe, stringendo leggermente i bracci della sedia e chiudendo gli occhi, alla ricerca di un minimo di tranquillità interiore.

Seguirono ringraziamenti, omaggi ed infine la cena. Io, Harry e Liam eravamo allo stesso tavolo, mentre consumavamo il cibo ordinato, in silenzio.
Di tanto in tanto i due si scambiavano qualche occhiata di intesa, che io, a differenza loro, non capivo per niente. Dovevo ancora abituarmi a questo modo misterioso di comunicare che utilizzavano.

Harry's Pov
Quella sera avevo programmato di divertirmi, di non pensare troppo a quel che era successo a New York, di continuare la mia vita come sempre. Dovevo essere l'Harry di sempre. Non potevo farmi persuadere solo da un paio di insignificanti occhietti azzurri.
Eppure sapevo bene che dietro a quegli occhi così azzurri, c'era ben altro.

"Harry, ce ne sono un paio laggiù." Sussurrò Liam al mio orecchio, provocando la risata di entrambi. Lasciai le posate nel piatto e mi alzai dal tavolo, impaziente.

"Non muoverti." Ordinai ad Amber, che mi guardava con aria da cane bastonato, mentre annuiva lentamente.
Mi sforzai di non dispiacermi e di staccare lo sguardo da lei. Mi girai di scatto, quasi fosse uno strappo netto, e di fatti, strappai i miei occhi dai suoi, andandomene da quelle due troie, che non aspettavano altro che essere scopate. Liam mi seguì e ben presto mi ritrovai in uno dei bagni del bar: piccolo, ma con muri spessi.
Non le era servito molto a spogliarsi, dato che era praticamente seminuda, così passammo subito al sodo. Non era nemmeno tutto questo gran ché, niente di nuovo.
Entrai in lei con violenza, sentendola gridare fin da subito. Era attaccata al muro, mentre le sue unghie mi squarciavano la pelle della schiena.
Aveva aperto le gambe più facilmente del previsto. Continuò a gridare per qualche altro minuto, fino a raggiungere l'orgasmo.
La lasciai seduta sul water, mentre si riprendeva, con dei profondi respiri.

"Brava bimba." Sussurrai sulle sue labbra, per poi alzarmi i pantaloni e andarmene.
Anche Liam tornò poco dopo, con la cravatta un po' stropicciata e un paio di succhiotti sul collo, ma sembrava si fosse divertito parecchio. Iniziammo a camminare, risistemandoci i vestiti e, nel mio caso, i capelli, che avevano preso una piega tutta loro.
Mi bloccai a pochi passi dal nostro tavolo e Liam, che si trovava dietro di me, fece lo stesso di conseguenza.
Tesi la mascella, per cercare di controllare il mio istinto, secondo il quale avrei dovuto riempire di pugni qualcuno.

Non volevo credere che Amber stesse davvero baciando quel dipendente da quattro soldi.
Teneva le mani sul suo petto, mentre lui le succhiava pure l'anima, con quelle fottute mani che vagavano per tutta la sua schiena.
Sapevo benissimo che non ero in condizione di parlare perché l'avevo lasciata da sola, soltanto per andare a scoparmi un'altra, ma quella era la mia natura e non potevo farci niente.
La mia rabbia sembrava totalmente insensata, non avevo nessun motivo per essere così possessivo nei suoi confronti, eppure sembrava che lei avesse quel qualcosa che a me piaceva particolarmente.

"Harry? Hai intenzione di restare a guardarli per tutto il giorno?" Chiese Liam alle mie spalle, con del sarcasmo nella voce, come a dire di muovermi e far qualcosa.

Styles' Kingdom|| Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora