- M ... mi cambio - lo avverto, evitando il suo sguardo malizioso ed entrando nel bagno. Richiudo la porta a chiave e lentamente sfilo i vestiti che indosso.

I miei occhi cadono su delle strisce rosse che segnano ai miei fianchi. Passo due dita delicatamente sulla pelle arrossata, strizzando gli occhi quando avverto un bruciore sul punto toccato. Un succhiotto e pure altri lividi.

Scuoto la testa, per poi tornare a svestirmi.

Infilo velocemente il vestito blu elettrico che le mie amiche mi hanno preparato. Mi alzo sulle punte, girando su me stessa e constatando quanto bene mi stia. Lo spacco sulla coscia destra definisce perfettamente le mie curve leggermente accennate.

Qualcuno bussa alla porta del bagno. - Ci vuole ancora molto? - chiede quasi stufo il moro.

- Mi mancano le scarpe - rispondo immediatamente. Lo sento sbuffare prima di allontanarsi dalla porta.

Apro il rubinetto del lavandino, bagnandomi le mani e lavandomi il viso. Mi asciugo velocemente, per poi trovare il mascara dentro il beauty di El.

Mi trucco leggermente ed esco dalla stanza, pronta alle critiche o alle occhiatine maliziose del ragazzo.

- Carino - commenta il moro vicino la porta d'uscita della stanza.

- Grazie - rispondo titubante.

Mi abbasso sul pavimento recuperando gli scatoli delle scarpe da sotto il letto. Tiro fuori un paio di decolté dorate, ricordando di aver anche una catenina da poter allacciare in vita.

Sistemati anche i capelli, recupero il copri spalle appeso alla gruccia.

Mi avvio alla porta, richiamando il ragazzo che continua a squadrarmi da capo a piedi, mettendomi in soggezione ogni secondo che passa.

- Che c'è? - chiedo confusa. Pensavo volesse andare a quella stupida festa.

Si stacca dalla parete vicino la porta principale della stanza, sorridendomi. La sua mano sfiora la mia guancia, facendomi abbassare automaticamente lo sguardo sulle scarpe.

- Ti starò accanto per tutta la sera, non voglio che qualcuno ti tocchi - rialzo lo sguardo, incrociando i suoi occhi cioccolato.

- Non succederà - lo tranquillizzo.

Allungo una mano sulla maniglia, aprendo la porta ed uscendo dalla stanza. Il ragazzo mi affianca in silenzio, avvolgendo la mia vita con un braccio e stringendomi di più a sé.


* * *


Appena ho messo piede in palestra, i miei occhi si sono persi a fissare l'ottimo lavoro che hanno fatto i ragazzi per allestirla in tema di Halloween.

I vari festoni, la palla da discoteca al centro della struttura, il dj sulla base montata per l'evento, il tavolo con i vari drink, la macchinetta delle foto e i vari divanetti sparsi per l'enorme palestra.

- Vuoi qualcosa da bere? - urla al mio orecchio Zayn, per sovrastare il forte suono della musica.

Scuoto la testa lentamente. - No, grazie - lo avviso, senza staccare gli occhi dalla bellezza di questa festa.

Sono rimasta meravigliata; dire che è perfetto, è dire poco. Nella mia scuola, di certo, una cosa del genere non sarebbe mai stata fatta.

- Non muoverti, arrivo subito - mi avverte lasciando finalmente il mio fianco per allontanarsi.

She's not afraid || Zayn MalikWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu