Capitolo 1

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Sono solo le 8:30 e noi stiamo già davanti alla discoteca Piper dove si svolge il concerto, cariche di cartelloni, panini e parecchie bottiglie d'acqua.
‹Ragazze mi posso fidare a lasciarvi qua?› domanda mio fratello
‹Certo, tanto da qua non ci muoviamo-›
‹Non si sa mai, e divertitevi›
‹Grazie brother› dico.
E lui si allontana, ‹ha un bel culo però tuo fratello› esclama Martina
La guardo male.
Si sono molto gelosa quando mi toccano il mio fratellone preferito.
Verso le 9:30 iniziano a giungere delle ragazze, ‹sono arrivati?› domanda una ragazza bruna e con gli occhiali da vista
‹No› dico
‹Grazie› dice
‹Comunque piacere Silvia›
‹Benedetta› dice la ragazza
‹E io Martina›
‹Dove state?› domanda riferendosi ai biglietti.
Tiro fuori i nostri biglietti, ‹speriamo di essere di fronte al palco, non mi va di aver fatto la fila dalle otto per essere all'ultima›
‹Neanch'io› dice
‹Destino che facciamo amicizia allora, sei sola?›
Annuisce, ‹la mia migliore amica mi ha accannato questa volta, dice che si è stufata di sentirmi parlare di loro due›
‹Io è grazie a lei che li ho conosciuti› confessa Martina, ‹a forza di parlarmene ogni minuto alla fine me ne sono innamorata anch'io, però mi ha colpito di più Benji›
‹A me Fede, é tenerissimo›
‹Già› dico.
E così con Benedetta passiamo l'attesa dell'apertura delle porte, intanto dalle casse esterne hanno fatto partire le loro canzoni e noi a cantarle.

Aprono le porte verso le sei e nonostante la guardia ci ha raccomandato di non correre noi ci siamo fondate dentro correndo ai nostri posti aspettando che inizi.
Mio fratello ovviamente non perdeva occasione di rompermi mandandomi i messaggini con scritto "tutto bene?" e la mia risposta é sempre la stessa: si tutto bene.
Incomincia il concerto ed io inizio a cantare tutte le canzoni, a saltare, piangere ed a emozionarmi. Scommetto che a fine concerto sarò senza voce.
Durante tutto il concerto ho notato parecchie volte che Benjamin mi ha guardato.
Ma penso che sia una mia fissazione, perché mai dovrebbe guardare me? Chi sono io?
Invece Fede neanche una volta, anche quando si è avvicinato per battere le nostre mani e arrivato a me cambia direzione. Ci sono rimasta male lo ammetto.
Anche durante la canzone "prendimi per mano", Fede scende dal palco per prendere una di noi, io non ci spero tanto ma non mi sceglierà mai.
‹Wow Silvia› dice Benedetta
‹Per cosa?›
‹Benji ti ha sorriso tutta la serata›
‹Non mi pare, ha sorriso a tutte noi› dico
‹Ma a te più di tutte› dice
‹Almeno lui› dico.
Federico intanto é ritornato sul palco con una ragazza di dieci anni, che stava muta, zitta, cioè io se fossi al posto avrei fatto un casino pazzesco. Forse è solo timida.
‹La figlia del proprietario della discoteca› dice
‹Ah raccomandata› dice Benedetta.

Il concerto finisce verso le 00:00 e noi siamo le ultime ad andare via, ‹devo andare in bagno› annuncio mentre stiamo per uscire. ‹Proprio adesso Silvia?›
‹Mi scappa adesso, aspettatemi fuori› dico e vado alla ricerca di un bagno. Sta proprio vicino al backstage, potrei entrare e fingere di essermi persa ma è troppo urgente e non avrei resistito ancora.
Poi mi dirigo verso l'uscita e litigo con la porta cercando di aprirla. Sono stata sempre quel tipo di ragazza che a leggere "tirare" spingo e poi dice che è rotta la porta.
‹Se non tiri verso di te la porta non si aprirà mai› dice qualcuno dietro di me
Mi mordo il labbro per la vergogna e tiro verso di me con troppo violenza che cado all'indietro finendo addosso a qualcuno. ‹Ops› dico. Sono finita proprio su Federico.
Mi alzo velocemente. ‹Scusa non l'ho fatto apposta›
‹Immagino é inutile che io mi presenta›
Sorrido, ‹be in effetti no però io invece si, piacere Silvia› dico
‹Bel nome però non ti si addice› dice poi se ne va ma quanto è gentile ed esco dalla discoteca incavolata. Che cosa gli ho fatto da odiarmi, se neanche mi conosce?
Vado verso la macchina di mio fratello, ‹finalmente si è segnata di arrivare› dice mio fratello
‹Ho avuto un piccolo inconveniente con la porta› mento e salgo in macchina dopo aver dato il mio numero a Benedetta con la promessa di sentirci se dovrebbero fare un qualche altro evento.
Entriamo in casa alle 2 di notte passate, ‹quanto ti devo?› domando a mio fratello
‹Andata e ritorno...50 grazie› dice
‹Antipatico› dico andando in camera, ‹ho incontrato Fede dopo che sono andata al bagno, anzi meglio gli sono finita addosso›
‹No sul serio?›
‹Si e mi sono presentata poi è andato via senza salutarmi, gli sto sul cavolo e io non gli ho fatto nulla›.
Spero di rifarmi un'altra volta che li vedrò.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora