Viaggiammo per un po' nella pioggia. La vedevo attraverso il cono di luce giallognola dei fanali. Ne stava cadendo tanta. Attraversammo la periferia.
Palazzoni grigi con tapparelle marrò e le antenne paraboliche attaccate ai ferri delle finestre.
Dal finestrino un po' appannato si vedevano vialoni bui e deserti. Non c'era nessuno in giro.
Avevo voglia di stare lontano, ma non sapevo dove. Ero triste. Anche Stefano era triste perché lasciarsi, dire a qualcuno che è finita è sempre triste. Dopo stai sempre male. E se non è così vuol dire che c'era qualcosa che non andava. Lino e Raffaella sembravano felici ma invece erano tristi. Andava così in quel periodo, si era tristi.
Quando arrivammo a destinazione pensai alla ragazza con il maglione blu. Dov'era in quel momento? A cosa pensava? Con chi?
YOU ARE READING
Little girl blue
RomanceQuell'estate scoprii la felicità, l'amore e l'ipocrisia. La prima ti rendeva libera, la seconda ti faceva volare, la terza ti feriva a morte senza che te ne accorgessi. Ti facevano ridere e ti facevano piangere. Comunque ti facevano sentire viva.
