Chapter Forty-Seven.

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Il leggero venticello mi fece rabbrividire, sentivo il mio naso diventare quasi un cubetto di ghiaccio e odiavo quando succedeva, non avevo portato nemmeno una giacca. Strinsi le braccia al mio corpo velocizzando il passo, probabilmente stavo facendo una stupidata, origliare una conversazione in cui non centravo niente non portava nulla di buono, avrei dovuto controllarmi ma qualcos'altro mi spingeva ad andare. Quel ragazzino, Danny, mi disse che si trovavano in fondo alla strada e che molti pezzi della strada non erano illuminati dalla luce dei lampioni, ed aveva ragione.

Mi trovavo nel bel mezzo del buio e riuscivo a scorgere la luce di un lampione poco distante, ma quando mi avvicinai una una voce abbastanza familiare arrivò alle mie orecchie. Scattai nascondendo dietro un albero e ringraziai che fosse buio poiché meno luce c'era meno probabilità di essere scoperta esistevano.

«Ho dovuto dare dieci sterline a quel cazzo di ragazzino! Spero davvero sia importante, i soldi non crescono sugli alberi.» La voce alta e acuta di Louis era impossibile non riconoscerla, mi sistemai meglio riuscendo a vedere il profilo di Harry e di Louis, feci vagare i miei occhi posando gli occhi su un ragazzo su per giù della stessa età dei ragazzi, la sua pelle era chiara e il suo ciuffo castano era tirati all'indietro. 

Non l'avevo mai visto prima, doveva essere quel Diego.

«Erano solo dieci sterline, cosa sono? Niente, in confronto a quello che potrete avere.» Rispose l'altro portandosi una sigaretta alla bocca.

«Perché ci hai fatti chiamare Diego? Non potevi portare il tuo culo dentro?» Chiese poi Harry con il suo solito tono intimidatorio e incazzato.

Diego portò l'indice contro di Harry guardandolo accigliato. «Smettila di fare lo stronzo, ho da fare dopo non ho del tempo per bere un bicchierino che non mi offrirete nemmeno.» Alternò gli occhi tra Harry e Louis prima di raddrizzare la schiena e rivolgersi ad Harry. «Perché non mi rispondi mai quando ti chiamo e quando lo fai mi riattacchi il cellulare in faccia? Sono davvero curioso di saperlo.»

«Non mi piace ascoltare le tue stronzate e quando cominci a parlare ti divaghi un po' troppo.» Rispose Harry con la sua espressione accigliata.

«Scusami se non sono diretto come te.» Si portò una mano al petto con fare drammatico, cercai di fare meno rumore possibile. «Comunque sia è tutta la settimana che cerco di contattare Harry per questa cosa che ho da dirvi e visto che siete entrambi qui lo dirò una volta sola.» Sorrise soddisfatto.

«Ci sono in palio dei soldi?» Chiese Louis.

«Ci sono sempre in palio dei soldi Tomlinson.» Diego sembrò seccato ma un sorriso spuntò subito sulle sue labbra. «Sabato, allo scoccare della mezzanotte, 58 Whitworth Street. Portate le vostre piccoline, quindici mila sterline di mezzo.» Spiegò.

Corrugai le sopracciglia capendoci sempre di meno.

Piccoline? E tutti questi soldi?! Dannazione, sono davvero tanti.

«Quindici mila sterline?! Ci stai prendendo per il culo?!» Urlò Louis beccandosi un'occhiataccia da Harry che stava per rompersi un timpano a causa sua.

«No amico, è tutto vero.» Diede una pacca sulla spalla di Louis e quest'ultimo ricambiò con un sorriso a trentadue denti. «Allora Harry, non è fantastico?.»

Cosa stavano combinando?.

Harry sospirò prima di passare una mano tra i capelli. «Non credo verrò.»

«Stai fottutamente scherzando?!» Diego gettò furioso la sigaretta per terra ormai consumata prima si pestarla con la suola delle sue scarpe. 

«Sinceramente penso sia una presa per il culo e non voglio essere lì quando ci rimarrete fottuti.» Spiegò senza mezzi termini.

Scarlett.     H.SWhere stories live. Discover now