Chapter Thirty-seven.

53.7K 2K 811
                                    

Adam lasciò sia me che Gyne davanti al pub, Gyne non fece altro che ripetere che non vedeva l'ora di entrare o di incontrare Liam. La musica si sentiva già forte da fuori non avrei immaginato dentro, le luci colorate ma suffuse si intravedevano dalla porta aperta, presi un grande respiro quando Gyne cominciò a spingermi  da dietro. Fuori c'erano centinaio di macchine posteggiate come venivano prima, ma non credo che in questo posto avessero preso una multa.

Ancora una volta avevo quella sensazione che qualcuno mi stesse osservando, stavo diventando come quel vecchio matto che incontrai al pianerottolo del palazzo di Gyne?.

«Si Gyne, rilassati.» Sorrisi divertita dai suoi modi di fare, non stava più nella pelle.

Stava per rispondere quando fu interrotta da un fischio d'approvazione, ci voltammo e incrociammo Louis e il suo amico dai capelli colorati, Michael credo si chiamasse, lo incontrai solo una volta.

«Ciao!» Saltellò Gyne.

I ragazzi si avvicinarono a noi. «Credo di non aver visto niente di più bello.» Gli occhi sognanti di Mike si alternarono tra me e Gyne, era così un tale cascamorto! Ma sembrava anche simpatico.

«Gli altri dove sono?» Domandai evitando il complimento di Mike.

«Suppongo siano dentro, noi siamo arrivati adesso.» Rispose Louis scollando le spalle. «Andiamo?» Fece cenno di seguirlo e ci fermammo una volta arrivati all'entrata del posto, un uomo grosso e molto molto alto, vestito di nero ci guardava con le braccia incrociate al petto.

«Carta di identità.» Ordinò. 

Notai Louis sbuffare per poi dirgli "Ci conosciamo da tanto tempo ormai, è necessario richiederla ogni volta?" Fece cenno a Louis di passare per poi aspettare che anche noi altri tirassimo fuori la carta di identità.

Fu il turno di Mike e poi il mio.

Entrai e la musica assordante mi ruppe quasi i timpani, non mi allontanai e aspettai che anche Gyne entrasse, nel frattempo dieci un'occhiata in giro, beh, corpi sudati ammassati ovunque, persone sconosciute che stavano fecondando sui i divanetti e gente che si picchiava senza un motivo.

Mi toccarono la spalla e sobbalzai. «Sono io.» Ridacchiò Gyne. «Vieni, gli altri saranno sicuramente prendendo qualcosa da bere al bancone.» Mi tirò da un braccio facendomi scontrare con più  e più persone, spinsi loro con i gomiti facendomi spazio.

Si fermò di colpo e quasi non finì su di lei, si poggiò al bancone e la seguì. 

«Volete ordinare?» Chiese il ragazzo ammiccando in direzione della mia amica, lei stette al gioco rispondendo le sue provocazione, erano quasi divertenti. «Tu bellissima cosa vuoi?» Spostò la sua attenzione su di me, ci provava con tutte.

«No, sto bene così.» Scossi la testa sorridendo gentilmente.

«Dai Scarl! Prendi qualcosa.» Mi intimò Gyne.

«Dico sul serio, più tardi.» Risposi decisa, il ragazzo non faceva altro che fissarmi per tutto il tempo, e odiavo essere fissata. Mi voltai dall'altro lato in modo da non guardare quel tipo, ma qualcosa dentro mi si smosse, una sensazione strana che non avevo mai provato, almeno non così forte.

Sapevo che probabilmente ci sarebbe stato lui, ma non avrei pensato ci sarebbe stata anche lei.

Lungo il bancone notai Ana seduta sulle gambe di Harry mentre bevevano, il braccio di lei posava sulle spalle di lui, Ana stava parlando ed Harry non sembrava prestargli attenzione, continuò a bere fin quando non si staccò dalla bottiglia e guardò davanti a se, come se avesse intuito che un paio d'occhi erano su di lui voltò la testa nella mia direzione puntando i suoi occhi su di me, i suoi occhi scesero lungo tutto il mio corpo, come se mi stesse scannerizzando. I suoi occhi mi mettevano a disagio in un modo diverso rispetto al tipo dietro il bancone, mi imbarazzavano da morire, si fermò a guardare la mia faccia per un tempo indefinito per poi mordersi il labbro inferiore, sentì una strana forma si calore su per le mie guance ed non avevo dubitato a pensare che fossi arrossita senza un giusto motivo. Gli occhi di Ana trovarono i miei e se si potesse uccidere con un solo sguardo io sarei stata già incenerita, si strinse più ad Harry e in quel momento mi voltai di nuovo guardando il ragazzo davanti a me.

Scarlett.     H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora