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Harry era nervoso. Lo era sempre prima di un concerto ma quel giorno lo era molto di più perché il suo ragazzo lo stava guardando mentre si pettinava i capelli.

"Quindi ti fai i capelli per un concerto, ma indossi solo capelli per i nostri appuntamenti?" domando e Lou – la parrucchiera di Harry- rise.

"Perché non se li sa fare da solo" disse la ragazza mentre continuava a sistemargli i capelli.

"Perché ti serve una parrucchiera? È un concerto" chiese Louis e Harry e Lou rotearono gli occhi.

"È per fare scena. Ha un'immagine da mantenere" gli disse Lou e Louis guardò Harry nello specchio con un cipiglio sul viso.

"Non può essere se stesso?" chiese e Harry allungo la mano prendendogliela e trascinandolo sulle sue gambe.

"Io sono me stesso. Ho solo bisogno di essere abbellito" gli spiegò Harry e Louis annuì.

"Comprensibile"

"Ehi! Dovresti dire che sono sempre bello" Harry mise il broncio.

"Mamma mi ha sempre detto di non dire bugie" replicò e Harry gli schiaffeggiò leggermente il braccio.

"Stai fermo!" ordinò Lou e Louis le sorrise poggiando la testa sulla spalla di Harry che guardò il loro riflesso nello specchio sorridendo.

"Ho finito la tua canzone" gli disse Harry e Louis alzò la testa guardandolo.

"Davvero?"

"Sì. La canterò stasera" lo informò e Louis sorrise.

"Finito", ridacchiò Lou "I tuoi vestiti sono sullo scaffale" disse prima di andare via.

Louis continuò a sorridere a Harry che lo strinse.

"Sei nervoso?" sussurrò Louis e Harry si morse l'interno della guancia.

"Sì, per colpa tua. So che non ti piacerà il concerto perché non è il tuo stile"gli disse e Louis gli prese la mano scuotendo la testa.

"Sarò melenso come sempre, ma sarà il mio concerto preferito perché è il tuo" confessò e Harry gli baciò il capo inspirando il profumo di vaniglia. Era un buon odore ma Harry preferiva quello di caffè che aveva quando si erano conosciuti.

"Devo cambiarmi. Vuoi aiutarmi?" chiese e Louis si alzò aspettando che il ragazzo facesse lo stesso. Louis lo baciò passando le mani sotto la maglia di Harry e iniziando a togliergliela. Harry gli strinse i fianchi e lo avvicinò al suo petto.

Louis smise di baciarlo togliendogli la maglietta e passando al bottone dei pantaloni, facendo incontrare di nuovo le loro labbra. Era tutto innocente e nessuno dei due voleva andare oltre il bacio. Harry si allontanò e si tolse i pantaloni lasciando che Louis lo fissasse.

"Guarda com'è carina la tua farfalla" tubò Louis e Harry ridacchiò mentre il ragazzo muoveva le dita suoi tatuaggi.

"I tuoi tatuaggi sono così belli. Dovremmo farci dei tatuaggi coordinati" gli disse Louis e Harry scosse la testa.

"Porta sfortuna"

"Piccoli. Possiamo coprirli" ribattè e Harry annuì. Poi si baciarono di nuovo.

"Lou mi ha detto di vestirti. Devo portare via le distrazioni" disse Niall mentre Josh toglieva Louis dalle sue braccia facendogli mettere il broncio.

"Niall" si lamentò e il biondo scosse la testa.

"Lo riavrai quando avrai finito. Sbrigati" disse Niall come se stesse parlando con un bambino. Louis rise e seguì Josh fuori dalla porta. Camminarono nella hall, dove c'erano persone che spingevano e urlavano.

Write Me a Song|| Italian TranslationWhere stories live. Discover now