Chapter XXV

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Questo capitolo lo dedico a tutte le persone che si sentono messe da parte o discriminate, la vita è troppo breve per lasciare agli altri il potere di farci stare male.

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"Se avremo aiutato una sola persona a sperare, non saremo vissuti invano"

Martin Luther King

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"Cara Allie,

quante cose sono successe da quel giorno, se ci ripenso mi sembra di rivivere un sogno e un incubo insieme. Alla fine quella ragazza un nome ce l'ha, si chiama Alice e no, non l'hai mai vista ma ti basta sapere che ha fatto troppo male sia a zio Zayn che a Oliver.

E' spuntata dal nulla a casa di zio con questo fagotto tra le braccia, ero con lui quel giorno, stavamo lavorando ad una canzone e le sue parole mi sono risuonate in testa per giorni:

"Se non lo vuoi, lo lascerò da qualche parte".

Fino a quel momento non avevo pensato che al mondo si potesse abbandonare un figlio, soprattutto dopo aver provato l'emozione di averti tra le mie braccia. Ho immaginato come sarebbe stato se nella mia vita non avessi incontrato tua madre, come avrei fatto? Vedevo nel volto di Zayn la delusione, la tristezza e la paura... ci ho visto mille cose nei suoi occhi ma mi ha insegnato cosa vuol dire prendersi le proprie responsabilità, mi ha insegnato cosa significa amare senza freni qualcuno e lasciarlo andare nonostante il dolore, l'ho imparato osservando il modo in cui guardava e continua a guardare tua madre. Non sono geloso, triste forse ma geloso no, non ho paura che me la porti via perché so che non lo farebbe mai e non mi pesa nemmeno averlo in giro più volte del necessario perché c'è un momento nella vita Allie in cui capisci che c'è qualcuno che ha più bisogno di te di un sorriso, che sentirsi soli è la peggiore delle malattie e allora ci ho provato a donargli quella parte di amore che gli manca, come ci ha provato Liz, ma non potevamo sostituire quello di cui aveva bisogno. Forse l'arrivo di Oliver l'ha aiutato a incanalare il suo amore in una certa direzione e io non potrei esserne più felice, abbiamo passato dei mesi complicati, alcune volte c'eri tu a piangere in un angolo e Oliver dall'altro faceva lo stesso, quasi volesse risponderti. Non mi sono mai pentito di niente in questi anni e ho continuato a scrivere in queste lettere tutto quello che ci è successo perché volevo raccontarti di noi... o forse ho solo bisogno di scrivere queste parole per me stesso, scrivere quello che non riesco a trascrivere in musica per non dimenticare niente.

Ho smesso per un po' di tempo di farlo da quando ho chiesto a tua madre di sposarmi perché con lei vicino mi sento così pieno da non aver bisogno di un foglio di carta, mi piace pensare che a te basti guardarci insieme per capire cos'è amare qualcuno ma oggi dovevo tornare a scriverti, dovevo farlo perché sono solo a casa e ho il fiato corto e la paura nel cuore.

Ci sono troppe cose sbagliate in questo mondo, troppa cattiveria da affrontare e questi sono quei giorni che mi auguro nessuno dovrà mai più vivere. Sono quei giorni in cui capisci che la vita è appesa ad un filo immaginario che non sei tu a manovrare.

Ti scrivo perché spero di poterti tornare utile in futuro, ti dirò queste cose anche a voce quando sarai grande ma in questo modo le terrai sempre con te così da poterle ricordare anche quando saremo distanti.

Ho conosciuto Zayn a diciassette anni, ho conosciuto lui, la sua famiglia e le sue tradizioni. Non sono poi così diverse da quelle che abbiamo noi sai? La famiglia è importante per tutti, così come l'istruzione, l'amore e l'amicizia. L'ho visto prendersi carico di problemi che non gli spettavano, ho visto persone insultarlo per la sua provenienza, per il suo credo religioso, per le sue origini e mi sono chiesto più volte come la gente faccia a giudicare a prescindere da tutto, i pregiudizi alcune volte possono essere peggio di un pugno in faccia.

The most beautiful flower | Liam PayneUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum