Chapter X

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"Dove si trova la bellezza?

Nelle grandi cose che, come le altre, sono destinate a morire

oppure nelle piccole che, senza nessuna pretesa,

sanno incastonare nell'attimo una gemma di infinito?"

- L'eleganza del riccio, Muriel Barbery





– Ancora due settimane? –.

Sospiro e mi guardo attorno, l'interno della libreria sembra un campo minato, abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione da quindici giorni per allargare lo spazio disponibile, ripenso ancora al capo degli operai il primo giorno di lavoro – Non si preoccupi dieci giorni al massimo e sarà tutto pronto – certo, ne sono passati quindici e qui dentro c'è solo tanta polvere.

– Lo so, mi dispiace ma ci sono stati degli imprevisti e dobbiamo mettere tutto a norma prima dell'apertura – dice giustificandosi.

– Si, capisco, grazie – dico sorridendo leggermente, in fondo ha ragione, dev'essere tutto perfetto per riaprire, solo che mi mancano i miei libri, mi manca girare per i miei scaffali.

Osservo per qualche secondo le persone accanto a me, sembrano andare tutti di fretta e avere un obiettivo, c'è chi sta aggiustando l'impianto elettrico, chi dipinge una parete finita, chi costruisce un piccolo muretto, sono un po' una catena di montaggio tutti insieme.

L'unica parte che non verrà toccata è il piccolo piano di sopra così mi affretto a raggiungere le scale in legno e salgo su.

– Allora? Quanto ci vorrà? –.

– Due settimane in più perché ci sono stati degli imprevisti – dico sedendomi sulla piccola poltrona mentre Zayn se ne sta appoggiato alla scrivania con il telefono in mano.

– Dai, passeranno prima del previsto, fidati – dice alzando per un momento lo sguardo e sorridendomi.

Sbuffo, poi afferro una bottiglietta d'acqua e butto giù un sorso.

Ricado indietro, allungandomi e chiudo gli occhi, mi sento quasi un estranea nel mio stesso corpo, costretta a nascondersi per uscire e a mentire alla famiglia sul perché non può proprio tornare per un weekend a casa.

Ricordo la prima volta che ho ascoltato una canzone dei One Direction, l'ho fatto quasi per noia, per sentire chi erano questi ragazzini che facevano impazzire il mondo, poi mi sono innamorata piano piano, in qualche modo arrivano nella vita di una persona quando quella ne ha più bisogno, quando sente qualcosa che manca e allora loro sono lì, a tenderti una mano e ad essere tutto quello che desideri, nonostante la distanza, nonostante tutto. Non mi sarei mai immaginata di riuscire a viverli veramente nella loro quotidianità, perché in fondo è il sogno di tutti riuscire a viverli anche fuori dalla vita lavorativa, solo che le cose non sono semplici come sembra.

Ci sono cose che non si possono fare, altre che non si possono dire e un'immagine da tenere, forse un po' Zayn è comprensibile anche se nonostante sia letteralmente a pochi passi da me mi manca, vedere i ragazzi senza di lui nelle interviste, negli eventi anche se sta diventando quasi la normalità fa sempre effetto.

– Ehi, a che stai pensando? – la sua voce mi riscuote e nego con la testa – Niente, è tutto ok – dico alzandomi.

Sorrido e lui mi guarda un po' serio, poi annuisce e controlla il telefono ancora una volta..

The most beautiful flower | Liam PayneWhere stories live. Discover now