Chapter VII

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"Bisognerebbe avere l'intelligenza di lasciare andare chi non vuol restare.

Alcuni la chiamano arresa, io lo chiamo coraggio."



Gli uffici della Sony sono in pieno centro a Londra, arrivo in contemporanea con Harry e - Hai dormito un pochino? - mi chiede.

Scuoto la testa e saliamo insieme al decimo piano. Quando le porte dell'ascensore si aprono il corpo magro di Zayn è l'unica cosa che vedo. E' poggiato contro il muro, la camicia a quadri verde e nera, una delle tante che ci scambiamo durante il tour, aperta sulla canotta nera.

Sento la mano di Harry stringere la mia maglia sulla schiena, ma mi dispiace Haz, in questo momento non sono in grado di sorreggere te, ho solo bisogno di piangere.

Piangere perché come sempre negli occhi di Zayn leggo quello che ho bisogno di sapere.

Anche se non mi piace per niente.

Non mi piace quel suo piccolo accenno di sorriso, non mi piace il modo in cui abbassa lo sguardo quando - Zay - lo chiama Harry.

Harry che è tanto grande quanto fragile. Harry che corre a stringerselo addosso e quando le sue braccia avvolgono il corpo di Zayn, gli occhi del moro incontrano i miei.

E ancora una volta vi leggo dentro quello che non vorrei, il suo sentirsi in colpa, il suo scusa taciturno.

Sento le lacrime combattere per uscire, così distolgo lo sguardo.

Veniamo distratti da Louis che con il suo fare rumoroso annuncia la sua presenza irrompendo con un - Allora? Prima facciamo e prima posso tornare a giocare alla play station -.

Non guarda Zayn, lo supera come se non ci fosse e dalle sue spalle rigide riesco a percepire i suoi sentimenti anche da lontano.

E' arrabbiato, si sente abbandonato e lo capisco, è un po' come mi sento io in questo momento.

- Entriamo dai, Niall sta arrivando - ci avverte Paul.

Quando entriamo nell'ufficio Simon ci accoglie calorosamente come sempre.

Sembra tranquillo a differenza nostra, sembra quasi che abbia avuto del tempo per considerare tutto e mi domando quando Zayn abbia parlato con lui.

Mi giro a guardarlo e sta aspettando che io prenda posto per sedersi accanto a me.

- Lee - mi chiama.

- E' tutto ok Zay - dico e forse lo penso sul serio.

Dopo una notte di pensieri sono arrivato alla conclusione che per mio fratello vorrei sempre e solo felicità, anche se bisogna rinunciare a qualcosa.

- Bene, ci siamo tutti, accomodatevi - dice Simon quando la chioma bionda di Niall fa capolino dalla porta.

Ci sediamo sulle stesse sedie che ci hanno visti firmare per l'inizio della nostra avventura e il mio cuore sobbalza.

- Ho parlato con Zayn qualche giorno fa... ma è giusto che sia lui a parlare con voi - dice Simon.

Sento il moro irrigidirsi accanto a me, mentre ci voltiamo tutti a guardarlo.

So come si sente in questo momento, per questo prendo un respiro e - Zay, noi vogliamo solo che tu stia bene, che tu sia felice, ne abbiamo passate tante insieme e sai che puoi parlare tranquillamente con noi - dico.

Sento Louis fare uno schiocco con la lingua e lo fulmino con lo sguardo.

Zayn annuisce rivolto a me e - Ci ho pensato bene ragazzi, voi sapete che ho sempre vissuto diversamente da voi la fama, non ci sto più bene qui, non mi sento al mio posto... -

The most beautiful flower | Liam PayneWhere stories live. Discover now