Capitolo 18

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Pov Allison.
Entro in casa e mi spalmo sul divano.
Fa caldissimo ma non ho per niente voglia di uscire o andare in spiaggia.
Manca sempre meno all'inizio della scuola, sono un pochino agitata.
Chiamo Sarah.
*Pronto?*
*Sarahh! Come stai tesoro?*
*benissimo bellezza. Tu?*
*Insomma, qua è tutto un casino ma me la cavo dai ...quando vieni a trovarmi??*
*Pensavo per le vacanze di Natale, se i miei non si inventano qualcosa*
*non vedo l'oraa*
Parliamo un'altra ventina di minuti del più e del meno.
Appena metto giù vedo due messaggi da due numeri diversi.
La prima è Cloe che mi chiede di andare in spiaggia 'Scusami ma non ho molta voglia, se ti va possiamo andare in piscina da me'
Risponde dopo pochissimo con 'Perfetto'.
L'altro messaggio è di Drew che mi chiede di portargli la cartigienica. Mi piacerebbe ignorare il messaggio e quindi lasciarlo senza carta. Ahaha mi piacerebbe proprio però non potrei mai insomma è pur sempre mio fratello e siccome gira negli stessi spazi in cui giro e si siede sullo stesso divano in cui mi siedo io mi interessa che non impuzzolentisca il divano perché ha il culo sporco.
Il resto della mattina lo passo su internet girovagando un po' a caso di qua e di là.
Tra un mezz'ora arriverà la zia. Decido di andare di sotto a preparare la tavola.
Drew e James, stranamente, mi danno una mano.
"Verrà Cloe nel pomeriggio e staremo in piscina, se potete non venire a rompere..."
"Ahahah va bene va bene All" dice James in accordo con Drew.
Dopo poco arriva la zia, mangiamo velocemente e io corro su a prepararmi.
Mi metto il costume azzurro, a fascia, con un fiocco sul pezzo sopra.
Mentre aspetto Cloe mi butto sul letto e guardo le ultime notifiche del telefono.
Ho un messaggio da Taylor, ma decido di ignorarlo, non sono proprio in vena di sapere cosa vuole.
Sento suonare il campanello e mi fiondo di sotto, apro la porta e trovo Cloe con un sorriso smagliante.
"Ei, vieni entra" dico io spostandomi da davanti la porta.
Andiamo nel giardino sul retro con la piscina e la vedo restare a bocca aperta.
"O mio odio ma è bellissimo qua" dice lei.
"Ahahah grazie ma il merito è della zia."
Ci sistemiamo sugli sdrai e iniziamo a chiaccherare. Facciamo dei tuffi in piscina e qualche foto.
Ad un certo punto, Cloe mi chiede: "David mi ha appena mandato un messaggio, mi ha chiesto se vado a trovarlo in centro, gli ho detto che sono da te e lui ha detto che puoi venire con me se ti va"
Sono le 4, siamo state tutto il giorno in casa, quasi quasi.
"Va bene dai" dico infine.
Ci facciamo una doccia veloce per toglierci il cloro di dosso e ci mettiamo io un vestito semplice dello stesso colore del costume, e lei un vestito a righe. Per le 4 e mezza siamo fuori dalla porta di casa.
Per la strada le chiedo "Non ci sarà anche Taylor vero?"
"Non credo, almeno, David non mi ha detto nulla"
"Oh okay" dico, sento una piccola sensazione di vuoto nello stomaco, in fondo spero sempre che ci sia anche se lo odio, lo spero anche solo per poterlo ignorare.
"All, so quanto ci tieni a quel ragazzo, ma è davvero una mina vagante, può deluderti da un momento all'altro, molto peggio di quanto già non stia facendo adesso" Dice Cloe.
"Da quanto vi conoscete?"domando subito io. Ignoro le sue parole che mi fanno tanto pensare ogni volta che ci penso. È vero, è dannatamente vero. Quel ragazzo è da evitare. Eccome se è da evitare. Ma mi spiegate come si fa? Come si fa se ogni volta che sto così bene e che non ci penso compare lui con il suo bel sorriso, a salvarmi da una figura di merda dopo essere andata addosso ad un albero. Al solo ricordo mi viene da ridere ma tengo le risate sennò Cloe potrebbe prendermi veramente per una psicopatica.
"Siamo praticamente cresciuti assieme, andavamo a scuola assieme dall'asilo."
"Ed è sempre stato così?" Spero proprio di no.
"Beh, da piccolo naturalmente no, poi mano a mano che cresceva vedeva che poteva avere qualsiasi ragazza e si è lasciato prendere la mano" dice simulando le virgolette con le mani alla fine.
Ovvio che era pieno di ragazze basta guardarlo.
Arrivati nella piazza, Cloe chiama David per riuscire a trovarlo.
Ero in piedi in mezzo alla piazza con Cloe davanti che continuava a dare indicazioni al suo ragazzo quando la vedo sorridere guardando alle mie spalle, faccio per voltarmi ma due mani mi chiudono gli occhi.
Riconosco l'odore. Merda. Sento una breve sensazione di contentezza e poi subito un vuoto.
Dopo poco sento David dire "Eii Ta.."
"Shh" lo interrompe Cloe.
"Ei ragazzina, tu shh a me non lo dici"
Cloe si mette a ridere e le schiocca un bacio sulla guancia, almeno penso che sia stato bacio dato che non riesco a vedere niente fino a quando le morbide mani si tolgono dai miei occhi e si spostano sui miei fianchi facendomi ruotare. Piano piano apro le palpebre e trovo i suoi cazzo di occhi che mi fissano.
Guardo la sua bocca, piegata in un sorriso, dio le ore che starei a baciarla.
"Ciao" dico io con il cuore che batte a mille.
"Ciao" dice lui con un ghigno sulle labbra.
"Bel vestito ragazza" mi squadra da testa a piedi.
"Grazie lo so" rispondo io sorridendo.
"Ahn però modesta la tipa"
"Con te sempre" mi piace vederlo sorridere in quel modo malizioso.
Continua fissarmi e so cosa vuole fare però sa anche che non possiamo, quindi cerco di distrarlo.
"Che si fa?" Domando subito.
"Vieni con me" dice poi Taylor prendendomi la mano.
Mi faccio condurre da lui, e non guardo neanche più che fine abbiano fatto Cloe e David. Saranno andati in spiaggia o per qualche negozietto.
Camminiamo per una buona mezz'oretta, per le vie del centro, mano nella mano. Lui non parla e io non oso parlare so solo che se ci vedesse quella oca di sua morosa mi sgozzerebbe.
"Che c'è?" Mi guarda perplesso come se mi avesse letto nel pensiero.
"Oh niente" non posso dirgli che stavo pensando a quanto oca è sua morosa. Sempre se stanno ancora insieme.
"Dai andiamo non dire le bugie..."e mi prende il naso tra le mani, "...sennò il naso cresce, pinocchietta" non posso fare a meno di ridere per le sue parole infantili ma dannatamente dolci.
"Allora?" Continua a guardarmi fisso negli occhi.
"Ma niente stavo solo pensando se ci vedesse Cristen, mano nella mano come due fidanzati" no lo ho veramente detto. Come due fidanzati? Okay adesso muoio. Sprofondo.
"Ti piacerebbe eh?" Dice lui con il suo solito ghigno. Adoro quando lo fa.
"Ma cosa dici!" Mi copro la faccia con le mani. Penso di essere viola.
"Ei" mi chiama lui. Ma io con le mani che mi coprono il viso resto nella stessa posizione di prima.
"Eii" mi richiama lui.
Quando apro gli occhi mi è davanti e si sta avvicinando sempre di più alle mie labbra.
"Tay... Non poss..." Lo intimo io ma lui non mi lascia finire di parlare:" shh" e appoggia delicatamente le sue labbra sulle mie. Quanto mi era mancato. Il suo sapore di buono. Lui. È una sensazione indescrivibile. Mai e poi mai mi è successa una cosa del genere. L'attrazione che provo per questo ragazzo è indescrivibile, è fortissima e non penso ci sia mai sentimento più forte della passione, dell'attrazione, dell'amore. Si perché è questo ciò che provo per lui. Amore. Io sono innamorata di lui dal primo giorno che lo ho visto sulla spiaggia e poi quando mi ha guardato, mi sono innamorata del suo sorriso, dei suoi occhi, dei suoi capelli, e dico la verità anche del suo modo di fare. Stronzo o no io lo trovo perfetto.
Stacca leggermente le sue labbra dalle mie e faccio un gemito di disapprovazione per ciò che ha appena fatto e lo sento subito sorridere tra le labbra perché evidentemente ha capito che lo voglio sentire ancora.
"Comunque io e Cristen non stiamo più insieme" mi dice ancora vicinissimo a me. Lo guardo direttamente negli occhi?
"Cosa?" Mi scappa dalla bocca un mezzo urlo e lui mi mette subito la mano davanti facendomi annusare ancora quell'odore che io tanto adoro.
"Si ci siamo lasciati, o meglio io la ho lasciata, ieri, mi sembra, ieri sera si" lo guardo perplessa. In questo momento provo solo gioia. Che sollievo.
"Sei contenta eh?"
"Beh sì insomma non mi sta particolarmente simpatica e questo lo sai anche te"
"Solo per questo?" Alza un sopracciglio in modo malizioso.
"Beh si"
"Secondo me sei anche contenta perché così io sono libero di poterti baciare senza che lei ci scopra" sta sorridendo lo so. Mi giro direttamente e lo guardo in faccia per quelle sue parole. Quanto maledettamente ha ragione ma non potrei mai dirgli la verità.
"Nah"
"Ah no? E perché hai fatto un gemito quando mi sono staccato dalle tua labbra? Così eh?"
"Mmh si così" non gliela darò vinta. Almeno non per adesso.
Lui si mette a ridere.
"Sei incomprensibile Parker" e continua a ridere per conto suo.
Il resto del pomeriggio andiamo a fare un giretto per il centro commerciale senza comperare nulla.
Guardo il telefono e vedo che sono quasi le 7.
"Tay dovrei tornare a casa ora, non ho nemmeno avvisato la zia, grazie di tutto per oggi sono stata benissimo" e gli lascio un bacio sulla guancia.
"Ahah no carina, non vai da nessuna parte, la zia l'ho gia avvistata io questa mattina, sembrava contenta che ti portassi a vedere la scuola"e mi prende per il polso tirandomi a se.
"La scuola?"
"Si, la scuola dove vado io e dove andrai tu, hai presente?"
"Si ma..." Non sono ancora pronta per vedere la scuola dove soffrirò le pene dell' inferno. Diciamo che sono brava a scuola però non mi piace molto studiare.
"Ma... niente opposizioni ho deciso io" e sorride.
"Quindi cosa si fa sta sera?" Domando subito io.
"Lo vedrai più tardi" dice mettendomi il braccio attorno alle spalle.

IO E IL MIO FANTASTICO CASINO [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora