Capitolo 17

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POV. Taylor
È domenica e come ogni altro giorno di questa infinita estate non c'ho niente da fare.
Mi piace l'estate, insomma caldo, spiaggia, mare, surf, belle ragazze che prendono il sole, però almeno quando vai a scuola hai un input in più, almeno ci sono compiti, anche se non li faccio... dettagli.
"Tay Tay svegliati la mamma è andata a fare la spesa e io ho fameeeee" Charlotte mi tira la maglietta del pigiama.
"Si Charlotte arrivo subito"
Appena Charlotte scende le scale per andare in cucina io mi riaddormento.
Non ho proprio le forze di alzarmi.
Poco dopo peró qualcuno dal piano di sotto inizia ad urlare:" AIUTOOO CI SONO AI LADRIIIII" mi sveglio di colpo.
I ladri alle 9.00 di mattina? Mi vesto velocemente e scendo lo scale con una mazza in mano.
La mazza da golf che mi aveva regalato papà ancora prima di andarsene.
Io e lui andavamo spesso a fare golf.
Lascio da parte i pensieri e continuo a scendere le scale.
Magari hanno già preso mia sorella. Quando arrivo al piano inferiore Charlotte non c'è. Inizio a preoccuparmi, e se ci sono veramente i ladri?
E Carol? Se hanno preso anche lei cazzo dico alla mamma? la verità ovvio... Mi sono finalmente liberato di
un grosso peso.
Con passi lenti e cauti mi dirigo verso la cucina ed è qui che compare Charlotte con il pigiamino addosso che mi guarda mentre tiene in una mano una scatola di cereali. Continua a sgranocchiarli mentre dice:"oh finalmente sei arrivato pensavo fossi caduto dentro il water"
Per fortuna che ha cinque anni. Chi lo direbbe mai.
"E i ladri? Hai urlato che c'erano i ladri, dove sono?" Domando subito alla bambina che all'apparenza sembra esile e indifesa però è una peste e questo ne è un esempio.
"Oh dai vuoi dirmi che credevi seriamente che ci fossero i ladri? L'ho fatto solo perché tu scendessi le scale e mi venissi a fare la colazione" ok ci sono rimasto di merda.
In effetti i ladri a ste ore della mattina e... insomma mai fidarsi dei bambini di cinque anni, chissà quante stronzate ti dicono pur di averla vinta.
"No figurati non pensavo ci fossero i ladri"e nascondo la mazza dietro la schiena.
Lei si gira e ritorna in cucina.
Io resto fermo, immobilizzato e sconvolto.
"Pensi di muoverti?"mi dice la bambina anzi il diavoletto dalla cucina.
"Si signora arrivo subito" e vado in cucina a farle la colazione, così ne approfitto per farla anche io.
Dopo aver fatto colazione mi faccio una doccia veloce e mi vesto.
"Dove vai?" Dalla porta di camera mia appare l'altra sorella che pensavo rapita dai ladri.
"Penso che andrò in città a fare un giro"
"Okay" risponde lei e se ne va via.
"SONO A CASAA"urla la mamma appena arrivata a casa.
Io intendo scendo le scale ed esco.
Mi incammino, dopo pochi minuti mi trovo davanti casa di All, non so nemmeno come ho fatto ad arrivarci fino a qui. Vedo lei in pigiama che rincorre suo fratello che ha qualcosa in mano.
Dio che bella, possibile che stia bene con ogni cosa quella ragazza?!
No no Taylor, concentrato.
A te non piace Allison, tu ami solo Cristen e le altre tipe con cui ci provi.
Ma al diavolo!
Io amo quella ragazza, non so cosa darei per averla mia. Ma non posso. Lei sicuramente non vuole un tipo come me, e io non saprei stare assieme ad una come lei.
Decido di ignorarla e di non averla mai vista anche perché non andrebbe a finire bene, quindi continua a camminare a testa bassa con le cuffiette sulle orecchie.
La farei soffrire, lei si fiderebbe di me e io le spezzerei il cuore.
No! Io non potrei mai stare con una persona del genere, non sarei più io, non sarei più il Taylor da tante ragazze.
La relazione più lunga che abbia mai avuto è proprio questa con Cristen.
Lei è convinta che io le appartenga, che sia innamorato perso di lei.
Per carità è una bellissima ragazza ed è sempre disposta ad ogni cosa però la ragazza che sta davanti a me mi fa venir voglia di essere diverso, di essere gentile e non stronzo come sono sempre. Lei ha qualcosa in più delle altre ne sono sicuro, lei è lei!
Assorto nei miei pensieri tiro su lo sguardo e vedo All schiantarsi su per l'unico albero del giardino.
Ahahahah solo lei potrebbe fare una cosa del genere. Ovviamente non posso fare a meno di andare da lei. Stupido che sono si!
"Allison ?" Domando subito.
"Allison svegliati" e continuo a ridere.
Piano piano apre gli occhi. Quegli occhi. Starei ore a fissarli. Sono così azzurri, profondi, ti ci perdi dentro.
"Cosa.. Cosa è successo?" Domanda confusa.
"Oh niente sei solo andata addosso all'unico albero di tutto il giardino, anzi uno dei pochi alberi che ci sono in tutto il quartiere ahaha" le dico ridendole dietro ancora.
Si alza in piedi.
"Potresti anche smetterla di ridere"
"Ehm si Ahha" non riesco a trattenermi.
Pfff.
"Come stai?" Le chiedo.
"Penso di stare bene" risponde subito.
"Sicura?" Continuo.
"Perché fai finta di interessarti a come sto? Non c'è mia zia non serve che fai bella figura"
"Ah okay" mi giro e fingo di andarmene, sono sicuro che pensa che me ne sto andando veramente. Sarei capace di farlo si è vero. Ma non con lei!
"Ah-ha pensavi che me ne sarei andato, povera illusa" le dico io con un ghigno.
"Si ci speravo lo ammetto" e ci mettiamo tutti e due a ridere.
"Comunque bel pigiama" le dico subito facendola diventare rossa.
Ahaha. Si copre subito incrociando le braccia davanti a lei.
Si è vero. Glielo ho detto perché sono stronzo, perché le si vede il seno.
Non indossa il reggiseno.
Stupido anche io però che glielo vado a dire.
Se non glielo avessi detto magari non si sarebbe coperta. Va be dai lo faccio per lei, ma quando mai io faccio qualcosa per gli altri?
Meglio che ritorni in me.
"Vero?" Mi domanda con il sorriso più falso di sto mondo.
Si Allison lo ho notato, ho notato che mi stai sorridendo in modo sornione perché hai capito dove voglio andare a parare.
"Ahaha no dai apparte gli scherzi è bello" le dico.
Questo invece non ha i gabbiani, bensì tante palme sparse di qua è di la.
"E il pigiama con gli uccelli non lo metti più?" Fermatemi.
Sono proprio uno stronzo però so che a lei in fin dei conti piace.
"Gabbiani, sono gabbiani Taylor comunque si resta sempre il mio preferito"
"Va be insomma sempre volatili o uccelli, semplicemente, sono"
Non capisco che differenza ci sia. Non hanno tutti le ali?
"Eh si.
Come mai da queste parti non ti ho mai visto camminare alla mattina?" Mi chiede subito.
"Solitamente non vado mai a camminare alla mattina ma adesso che so che potrei trovarmi davanti una ragazza mezza nuda che con un vasetto di Nutella, va addosso all'unico albero che c'è nel giardino a cento all'ora, penso che verrò a camminare tutte le mattine "e mi metto a ridere.
"Eddai non sono mezza nuda"
"Ah nono" rispondo io. In effetti non è mezza nuda perché non si vede niente per mia sfortuna però voglio solo farla arrossire e imbarazzare.
"Beh io indosso una maglietta e un paio di pantaloni e sotto i pantaloni ho perfino un paio di mutande, una ragazza nuda non indosserebbe neanche quelle" spiega lei in maniera chiara e precisa.
"Eh magari" dico io sottovoce senza farmi sentire anche se ci scommetterei che mi ha sentito.
Non sembra però dato che non reagisce, cosa strana.
"Ei c'è la tua morosetta" dice lei imrovvisamente.
Oh no! Se mi vede con lei quella sclera.
"Shhhh se ti sente e ci vede va su tutte le furie" decido di trascurare il fatto che Cristen è gelosa di Allison.
E fa bene. Cristen è una ragazza perfetta, ha delle curve da urlo ed è sempre disposta a tutto. Però Allison, Allison non c'è paragone. È come se fosse in competizione con me e questo mi piace tremendamente. Non c'è nulla di più noioso delle persone che annuiscono a tutte le cose che dici. Sono monotone e non hanno idee loro. Si limitano alle idee degli altri concordandole e basta. Lei invece sembra sempre contro le mie idee e per questo mi fa rodere dentro, mi piace un sacco. Sopratutto perché è lei. Con quel sorriso. Con quei capelli, con quegli occhi.
Okay basta! Basta Taylor!
La prendo per un braccio e la tiro fin dietro all'albero cui lei è andata addosso.
Ahaha rido ancora se ci ripenso.
Lei continua a guardare Cristen. Non la ho neanche guardata per vedere se c'era realmente.
Adesso faccio lo stronzo.
Faccio finta di stare male così la preoccupo. Si veramente proprio sadico sono. Voglio vedere come si comporta.
"Taylor?tutto bene" chiede immediatamente lei non appena vede la mia faccia. Ho gli occhi socchiusi.
Ho il respiro pesante.
"Stendimi per terra non mi sento molto bene" le dico subito continuando la mia recita.
Mi distende velocemente per terra e mi inizia a sentire le pulsazioni. Potrei iniziare ridere da un momento all'altro. Ahaha... Che stupida, pensa che stia per morire? Ahaha.
Potrei però fingere di morire. Basta solo che.... Inizio a tenere il respiro e a non respirare più. Con mezzo occhio aperto riesco a vedere l'agitazione sul suo volto fin quando non si avvicina di più alla mia faccia.
"Sono morto?" Le domando facendole prendere un colpo. E mi metto a ridere.
"Ma va cagare Taylor, io stavo per morire se mi fai sti scherzi stupidi" lei si alza subito per tornarsene a casa ma io la blocco, prendendola per il polso.
Ma perché? Perchè reagisco così? Ma sopratutto perché mi fa questo effetto? Perché ogni volta che guardo i suoi occhi mi ci perdo dentro e non riesco più a concentrarmi su niente? Perché ogni volta che la guardo non riesco a non fissarle le labbra? Quelle morbide e carnose labbra? Che sanno sempre da buono e che non riesco a smettere a baciare? Lei cade sopra di me, come volevo io in fondo.
Siamo nuovamente vicini, troppo vicino ma per me siamo distanti, tanto distanti che no riesco a non avvicinarmi di più.
Inizio a guardarla negli occhi come se non si capisse cosa voglio fare, ma il problema è che io non voglio farlo ma è come se ci fosse una calamita in quella ragazza che mi attira a lei. Non riesco a non resisterle. E poi di nuovo le sue labbra, quando cazzo mi attirano le sue labbra. Sono così.. Perfette. Ecco. Sono a centimetri neanche millimetri da lei..."no Tay non possiamo" lei interrompe tutto. Tutto. E io vorrei non ascoltarla, zittirla soltanto ma non posso. Devo ascoltarla. Devo stare a sentire cosa ha da dire. Io devo sapere se anche lei prova questa voglia di avvicinarmi a lei in questo modo.
"Perché no?" Voglio ascoltarla. Voglio sentire cosa ha da dire. Non andrò contro le sue idee. Già ne faccio di cazzate e non voglio farla soffrire.
"Perché tu sei fidanzato e io non rovinare questo vostro rapporto. Non voglio creare casini" dice rassegnata. La voce ridotto al limite.
"Okay" dico io infine. Okay.
.... Ma okay? Cosa okay? Non c'è niente che va okay? Io mi sono perdutamente innamorato di sta ragazza. Cazzo Taylor cosa hai fatto? Cosa mi ha fatto?
Lei. Ecco il mio casino. Il mio fantastico casino. Okay.

~spazio autrice~
Ciao ragazziii!
Scusate davvero il ritardo, ma come avevamo gia avvisato abbiamo un po' di problemi in questo periodo, perciò non pubblicheremo ogni settimana.
Pensiamo di fara al minimo due capitoli al mese. MINIMO però, se siete fortunati anche più di due
Bacioniii
CloeSve

IO E IL MIO FANTASTICO CASINO [in revisione]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora